Jerez: Problemi tecnici

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"Max, la moto non va." Il fatto che già alle terze prove libere fosse pronta a gettare la spugna la diceva lunga su come stesse andando il weekend di gara; si era sfilata i guanti, quasi gettandoli sulla poltrona mentre si voltava per osservare il suo manager.

"Hai detto tu di diminuire la potenza, dicevi che in curva non la sentivi abbastanza sotto controllo." Si era limitato a risponderle il suo manager cercando di farla ragionare, perdere la testa già alle libere non aiutava per il resto del weekend.

"Si, adesso invece Dani ha quasi un secondo di vantaggio sul mio miglior tempo perché non riesco a staccare uscendo dalla curva." Aveva scosso la testa prendendo un sorso dalla borraccia prima di iniziare a disfare le fasciature alle mani "Ci dovrà essere un assetto in cui non devo fare le curve sulle uova però poi la moto accelera normalmente, oppure la gara la devo dare per persa adesso? Perché questi tempi li sto facendo con una gomma praticamente nuova, in gara la situazione sarà molto peggio."

"Sapevi che sarebbe successo dal Qatar, e cosa ti avevo detto di fare?" 

Caterina aveva alzato gli occhi al cielo afferrando la tabella dei tempi dalle mani di Max "Limitare i danni." Aveva sbuffato, facendo correre gli occhi sulle sequele di numeri.

"Ecco, tu invece sei finita a terra a Austin e quindi ho bisogno tu corra la gara a mente fredda domani." L'uomo le aveva strappato dalle mani la cartella richiamando la sua attenzione "Niente distrazioni, di nessun tipo. Intesi? Non mi costringere a interferire."

La ragazza aveva annuito, slacciandosi la parte superiore della tuta prima di sedersi sulla poltrona con un sospiro "Io posso non distrarmi, la domanda è se la moto sarà all'altezza entro domani. Non posso rischiare un'altra caduta e preferirei non essere fuori dai primi dieci, ci tengo a rimanere tra i primi per questo mondiale."

Max si era poggiato al muretto che separava la sua parte del box da quella del team di Valentino, osservandola con attenzione "Non è una situazione così drastica. Il posto fra i primi dieci è quasi sicuro. La questione è come senti tu la moto, è da Valencia dell'anno scorso che non ti vedevo così tesa, e lì ti giocavi il mondiale."

"Qui mi gioco la credibilità, prestagione da paura, due vittorie consecutive... e poi Austin. Se fallisco anche questa dò prova di non avere continuità nelle prestazioni. Un pilota senza continuità è inutile." Si era passata una mano tra i capelli, cercando di risistemarli dopo aver passato la mattina indossando il casco, non vedeva una soluzione semplice al problema di potenza che la sua moto stava dimostrando.

"Due gare su diciotto non fanno un campionato. Prenditi il tuo tempo, lavora con i tecnici, trova un assetto che ti crei meno problemi e fai delle buone qualifiche. Al resto hai fino a domani pomeriggio per pensarci."

Caterina aveva annuito distrattamente prendendo un ultimo sorso dalla borraccia prima di alzarsi in piedi e stiracchiarsi "Non lo ammetto spesso, ma hai ragione tu. È inutile che mi faccia prendere dal panico." 

"Dovresti farlo più spesso." Si era limitato a farle notare dandole una pacca sulla spalla "Vado a prenderti qualcosa da mangiare, rimani qui, concentrati su come migliorare la moto."

La riminese aveva sospirato mentre guardava il suo manager allontanarsi, si era legata in vita la parte superiore della tuta prima di iniziare a lavorare con il team. Non era semplice aiutare nello sviluppo di una moto Factory, soprattutto considerando che la Yamaha era una delle moto che partivano favorite, quasi si pentiva di non aver firmato con il team privato che utilizzava il modello dell'anno precedente, certo ci sarebbero state meno possibilità di vincere il mondiale ma le responsabilità che lei avrebbe avuto come pilota sarebbero state molte meno. Aveva passato una mano sul muso della sua moto mentre ascoltava il team manager spiegarle le modifiche che avrebbero apportato al setting, in realtà passare dalla Moto 2 al team ufficiale era un onore che potevano vantare in ben pochi. Non poteva veramente lamentarsi di un'occasione come quella neppure con i vari problemi che stavano riscontrando con il nuovo modello.
Le ore che separavano la terza prova libera dalla quarta e dalle qualifiche erano passate nella frenesia dei box facendo modifiche dell'ultimo minuto e decidendo quale sarebbe stato l'assetto definitivo su cui scommettere per la gara di domenica.

Una vita ai 300km/h ||Valentino Rossi|| [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora