Le Mans: Thè e consulenze

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Si era ritrovata di fronte al motorhome di Jorge Lorenzo prima ancora di farci caso, controllando l'ora sul display del suo cellulare prima di decidersi a bussare, era abbastanza sicura il maiorchino fosse ancora sveglio, nonostante fosse quello più rigido tra loro nel seguire diete e orari, una capacità che lei gli invidiava abbastanza se doveva essere onesta.
Lo spagnolo si era palesato alla porta in un paio di pantaloni della tuta e una maglietta, squadrandola da capo a piedi con un'espressione stranita sul volto, era comprensibile che non si aspettasse di vederla, nemmeno lei si aspettava di trovarsi lì, ma aveva bisogno di fare due chiacchiere con qualcuno che fosse estraneo a tutto il casino che stava succedendo.

"Caterina? Come mai qui?" Aveva chiesto, prima di notare il labbro tumefatto e accigliarsi "Con chi hai fatto a pugni?" Aveva aggiunto, spostandosi di lato e facendole cenno di entrare.

"Io con nessuno." Aveva scosso la testa con un sospiro rassegnato "Marquez e Rossi stavano per improvvisare un incontro di boxe davanti al mio motorhome e mi sono messa in mezzo."

"E il fautore del tuo labbro spaccato che dovrà affrontare l'ira di Max domattina?"

"Marquez." Si era seduta a gambe incrociate su uno dei divani del salone "Io non ci credo che quei due siano veramente arrivati alle mani."

"Il ragazzino che è palesemente cotto di te e quello che ti ha tradita?" Jorge le si era piazzato davanti con in mano una busta di ghiaccio "Non so come avresti potuto aspettartelo."

Il tono sarcastico nella voce di Lorenzo le aveva fatto alzare gli occhi al cielo mentre premeva il ghiaccio contro il labbro "Jorge. Marc non ha una cotta per me. Ci avrebbe provato anni fa altrimenti, non si fa troppi problemi. Lo sai."

Lo spagnolo aveva scosso la testa con fare rassegnato "Come vuoi. Ti va una tazza di thè? So che voi italiani preferite il caffè, ma io preferisco non berlo prima di un weekend di gara."

Caterina aveva annuito, mormorando un "grazie" a malapena udibile "Mi dispiace averti scomodato a quest'ora, ma non è sicuro nemmeno il mio motorhome apparentemente."

Jorge aveva messo su l'acqua per il thè prima di guardarla con il sorrisetto più firmato Jorge Lorenzo che lei avesse mai visto "Io ti avevo detto che i rivali dovrebbero rimanere rivali."

La riminese aveva sbuffato una risata lasciando ricadere la testa all'indietro contro lo schienale del divano "Ti rendi conto che io sono una tua rivale e tu mi hai offerto una tazza di thè vero?" Gli aveva fatto notare con un mezzo sorriso sulle labbra.

"Solo perché voglio sentire il gossip, sono anni che succede qualcosa nei paddock in cui non sono convolto anche io."

Stava palesemente scherzando, ma Caterina aveva fatto fatica a non immaginarsi Jorge in versione amico gay, e con le sciarpette che indossava ogni tanto... non era così difficile immaginarselo "E io che pensavo lo facessi perché siamo diventati amici Jorge... Mi spezzi il cuore così."

La risata del maiorchino le aveva strappato un sorriso, non poteva credere a tutta la tensione che aveva accumulato nel giro di qualche ora, e non era nemmeno dovuto alla gara ma a tutto quello che succedeva nella parte della sua vita che con le moto non aveva nulla a che fare. Il fatto che per rilassarsi fosse finita da Jorge Lorenzo era abbastanza ridicolo, sapeva che la maggior parte dei suoi amici non ci avrebbero creduto, ma non era colpa sua se in quel momento l'unico posto in cui nessuno la sarebbe andata a cercare era il motorhome marchiato 99.

Jorge si era ripalesato dalla cucina qualche minuto dopo, sedendosi sulla poltrona di fronte al divano e porgendole una tazza di thè caldo. Aveva abbandonato quella bevanda ai tempi del liceo, ma il calore che le aveva attraversato il corpo quando ne aveva preso un sorso le aveva fatto ripromettere che sarebbe tornata a quell'abitudine prima o poi.

Una vita ai 300km/h ||Valentino Rossi|| [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora