"Comunque con un altro giro ti avrei passato." era stata la prima cosa che aveva detto a Dovi una volta che si era ritrovata accanto a lui nel parc fermè.
Il forlivese si era limitato a ridere spintonandola leggermente e scuotendo la testa "Fortuna che c'erano solo venti giri allora."
Caterina si era limitata a scuotere la testa con un sorriso divertito, l'adrenalina del post gara che ancora le scorreva nelle vene. Le dispiaceva non aver combattuto con Andrea per la vittoria com'era successo in Qatar, ma un secondo posto non era una brutta prestazione. Soprattutto considerando la sua decisione di utilizzare una gomma soft al posto della media come avevano fatto la maggior parte dei suoi avversari.
Il siparietto tra lei e Andrea, che stava facendo tanto divertire i giornalisti, era stato interrotto dall'arrivo in parc fermé della Yamaha marchiata 46, la serie di doppiette di inizio stagione le sembrava così lontana che ritrovarsi di nuovo sul podio con Valentino era quasi strano. Poco male però, gli italiani stavano dominando la classifica per una volta e, dopo anni di piloti spagnoli al vertice quello era un bel cambio della guardia. Il fatto che fosse Dovizioso il capofila le dava fastidio, ma nemmeno così tanto. Alla fine dei conti il forlivese stava finalmente dimostrando quanto valesse e, nonostante fosse una sua rivale, vedere un pilota italiano su una Ducati combattere per il campionato faceva sorgere in lei un qualche tipo di orgoglio patriottico che pensava di aver perso anni prima.Si era appoggiata alla barriera di fronte al suo team, scambiando saluti e abbracci con i suoi tecnici, non sarebbe stata sul podio se non fosse stato per loro. La sua prestazione valeva soltanto quanto la prestazione della sua moto e, dopo le difficoltà allo Spielberg e a Brno, arrivare sul podio senza l'assist del cambio gomme era una ventata d'aria fresca, soprattutto perché riapriva ufficialmente il suo inseguimento al titolo iridato. Era stato Crutchlow a richiamare la sua attenzione; il pilota inglese era arrivato quarto nel suo circuito di casa, ma il suo posto come primo tra i piloti delle scuderie private gli aveva garantito l'ingresso al parc fermé. Ovviamente ne aveva approfittato per farne una delle sue, rubando sua figlia dalle braccia della moglie e mostrandola con un certo orgoglio ad Andrea solo per poi avvicinarsi a lei con la bambina ancora tra le braccia.
No, Caterina Maggioli non era mai stata un'amante dei bambini e rimaneva convinta del suo non essere in grado di gestire una di quelle bombe batteriche ad orologeria che tanto sembravano piacere ai suoi amici, purtroppo però i bambini sembravano affezionarsi fin troppo a lei e la figlia del britannico non sembrava da meno."Vuoi prenderla in braccio?" Cal aveva dovuto urlare per farsi sentire al di sopra del casino dovuto ai fan che si affollavano attorno a loro.
Aveva scosso la testa con un sorriso sulle labbra "Meglio di no. Conoscendomi rischierei di farla cadere." l'aveva buttata sul ridere prima di fare i complimenti al britannico per la prestazione in gara. Scampato il pericolo babysitter era potuta tornare a discutere con il suo team, godendosi ancora per qualche momento la botta di adrenalina lasciata indietro da una gara finita bene, sapeva che quando fosse passata sarebbe stata esausta, ma aveva tutta l'intenzione di godersela finché ne aveva la possibilità. Aveva poggiato il casco sulla sella della moto, posando per qualche foto che sapeva avrebbero fatto contenti i giornalisti. Ormai conosceva quella categoria fin troppo bene e lasciare che le facessero qualche foto con il suo sorriso più "vincente" era il modo migliore per soddisfarli.
Si era presa qualche secondo prima di gravitare nuovamente verso l'ammasso di magliette blu e facce sorridenti ed euforiche che consisteva di entrambi i team Factory, si era affiancata a Valentino, poggiandogli una mano sulla spalla mentre scambiava i complimenti di routine con Uccio, Menegalli e il resto del team che accompagnava Rossi da anni."Te il posto me lo devi fregare sempre agli ultimi giri?" la voce divertita di Valentino le era giunta alle orecchie facendole sfuggire uno sbuffo divertito.
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Una vita ai 300km/h ||Valentino Rossi|| [COMPLETA]
أدب الهواةCaterina è nata a Rimini con la passione dei motori, cresciuta tra piste per le minimoto e piste per moto vere, non è una sorpresa che faccia parte della famiglia disfunzionale dei piloti del campionato motociclistico. Il suo numero? 97. La sua pas...