And now for the final bow

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Valencia, Gala di fine stagione 2016

Caterina era pronta a salire sul palco per essere incoronata come nuova campionessa di Moto2, non era un'amante delle celebrazioni in grande stile, ma considerando che sia lei che Marc avevano vinto il campionato avrebbe sopportato in silenzio. Attendeva con ansia quelle che sarebbero state le vere festività, a Cervera, dopo i primi test invernali, quando lei e i suoi amici avrebbero potuto effettivamente rilassarsi senza pensare alle piste per un po'.
Si era portata alle labbra il bicchiere di champagne, il liquido frizzante faceva ben poco per calmare la sua sete, ma le apparenze contavano quanto la sostanza, soprattutto quando i giornalisti erano pronti a catalogare ogni tua singola mossa.
Aveva lanciato un'occhiata alla modella con cui era arrivata, la sua accompagnatrice sembrava immersa in una fitta discussione con Alex, non che le dispiacesse. Una bella ragazza attirava fin troppi sguardi e lei era sempre stata meglio nell'ombra.

Si era appoggiata al muro slacciando un paio di bottoni della camicia di seta che Max aveva selezionato per lei, la giacca era stata abbandonata sulla sedia contrassegnata con il suo nome e le maniche arrotolate fino ad arrivarle ai gomiti. Quello che a inizio serata sarebbe passato per un completo elegante ora iniziava a prendere le sembianze di qualcosa che avrebbe potuto effettivamente indossare senza essere costretta da qualcuno a farlo.
Il suo migliore amico si era palesato accanto a lei dopo aver fatto lo slalom tra lo sciame di giornalisti, come lei aveva un bicchiere di champagne in mano, probabilmente l'unico che si sarebbero permessi di bere durante la serata, non potevano lasciarsi andare troppo, non con i due giorni di test che li aspettavano.

"Ti vedo pensierosa." 

Si era voltata verso Marc con un sorriso "È l'ultima volta che arriviamo tutti e due a quest'evento come vincitori. Dall'anno prossimo il gradino più alto sarà solo uno." aveva ribattuto con tono piatto, evitando completamente la domanda dello spagnolo e incrociando le braccia al petto.

La risata sguaiata del cabroncito aveva fatto voltare un paio di persone nella loro direzione con sguardi incuriositi "Non ho intenzione di farmi spodestare facilmente. Nemmeno da te."

"Mi offenderei se fosse il contrario." Aveva infilato le mani nelle tasche dei pantaloni, fin troppo, eleganti che indossava prima di tornare ad osservare il salone con occhi attenti "Non ho firmato un contratto in MotoGP per avere vita facile."

Valencia, Gala di fine stagione 2017

I flash delle macchine fotografiche dei giornalisti l'avevano praticamente stordita mentre scendeva dalla limousine, difficile dire se fossero per lei, o per Vale che era uscito dall'abitacolo qualche secondo prima e ora le stava porgendo la mano con un sorriso abbagliante quasi quanto le luci provenienti da quelle macchinette infernali.
Si era dovuta costringere a prendere la mano del marchigiano, ricordando a se stessa per l'ennesima volta che quella era la scelta giusta, che ormai aveva dimostrato chi era. Si era fatta un nome come pilota senza "l'aiuto" di una relazione con Valentino, ma una parte di lei sapeva fin troppo bene che il giorno dopo i giornali non l'avrebbero vista come lei.
Aveva sorriso leggermente, stringendo la mano di Vale come se fosse l'ancora che la teneva incollata alla realtà, ne aveva bisogno, soprattutto in un momento come quello in cui tutte le sue insicurezze sembravano tornare a galla.
La sua mano libera era passata sulla stoffa leggera del vestito lungo che il suo manager l'aveva costretta ad indossare, il blu elettrico dell'abito che faceva risaltare ancora di più la sua carnagione chiara intonandosi quasi alla perfezione con i suoi capelli.
Aveva chiuso gli occhi per qualche secondo, lasciando che Vale la tirasse verso di sé.

"Andiamo a farci una vacanza in Messico dopo i test a Valencia."

La proposta di Rossi l'aveva spiazzata così tanto da farla scoppiare a ridere, costringendola a nascondere il volto contro il suo petto "E questa da dove l'hai tirata fuori?" aveva chiesto poi, una volta che i suoi polmoni erano tornati a funzionare normalmente.

Una vita ai 300km/h ||Valentino Rossi|| [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora