Pole, Vittorie, Festini

956 40 40
                                    

Le FP2, le FP3 e le FP4 l'avevano vista uscire con il primo tempo dalla sessione di prove libere, voleva dire un posto asicurato tra i primi dodici in griglia di partenza, finché non aveva iniziato a piovere. Su Losail sembrava essere arrivato il diluvio universale, le qualifiche erano state ritardate a tempo indeterminato, inutile cambiarsi e tornare nel motorhome. Caterina si era rassegnata a sedersi sulla sua poltrona all'interno dei box e discutere con Max e con il suo team, se la gara si fosse tenuta sul bagnato non sarebbe andata bene, e lei lo sapeva.
Stava prendendo un sorso dalla sua borraccia della Monster quando Max era rientrato nei box un sorriso sulle labbra "Hanno annullato le qualifiche, la griglia si basa sulle prove. Sei in pole."

Caterina lo aveva guardato con gli occhi sbarrati, doveva aver capito male, in pole nella sua prima gara in MotoGP "Pole? Parto davanti?"

Max aveva annuito e lei si era lasciata andare a una risata liberatoria, prima gara in MotoGP e partiva davanti. Quasi non ci poteva credere.
I festeggiamenti per la pole erano stati brevi e ristretti solo al suo team, non c'era tempo di festeggiare quando dovevano prepararsi a una gara che probabilmente si sarebbe corsa su asfalto umido.

La sera dopo il disastro climatico si era ripetuto, corsa ritardata. Un quarto d'ora, mezz'ora... La paura che la gara non venisse neppure disputata e poi, con tre quarti d'ora di ritardo, il via libera. I piloti avevano preso posto sulla griglia per il warm up lap prima della gara vera e propria, i dieci minuti di nulla tra preparazione, arrivo in grid e partenza passati già con il casco sulla testa e i tappi nelle orecchie. Aveva preso un sorso di Monster prima di riconsegnarla alla sua ombrellina. I team avevano abbandonato la pista poco prima che i semafori si accendessero, aveva preso un respiro profondo, prima di voltarsi verso Marc che partiva accanto a lei, lo spagnolo aveva incrociato il suo sguardo con un occhiata di sfida, la stessa che correva tra lei e il fratello minore in moto2. Aveva annuito in direzione dello spagnolo prima di riportare gli occhi sui semafori.

La partenza era andata male, come sempre, non era mai stata brava in partenza, in compenso sapeva recuperare durante la gara, sfruttando la gomma in modo da averne abbastanza per combattere fino all'ultimo giro, era finita quinta.
Aveva corso i primi giri in quinta posizione con Pedrosa che la tallonava, Zarco stava prendendo il via in prima posizione e lei sapeva di doverlo recuperare. Ora o mai più, nella seconda parte di gara il francese ne avrebbe avuto più di lei, lo sapeva fin  troppo bene.
Diciasette giri dalla fine, il 26 di Dani Pedrosa che la stava inseguendo era stato scambiato per il 46 di Valentino, e a quel punto aveva davvero accellerato, a quindici giri dalla fine aveva chiuso il distacco sui quattro in testa; l'unico che sembrava imprendibile era Zarco. Quattordici giri dalla fine, il francese era caduto; lasciando Dovizioso davanti, Marquez secondo, Iannone terzo, c'era solo da aspettare il momento giusto.
Dodici giri dalla fine, Marc aveva iniziato ad avere problemi, Iannone l'aveva superato ma lo spagnolo stava rallentando, aveva tenuto botta per una paio di giri ma dopo la caduta di Iannone a dieci giri dalla fine lei aveva tirato fuori le unghie.
Aveva affiancato Marc sul rettilineo del traguardo, gli aveva rubato la traiettoria per entrare nella prima a destra ed era dentro, seconda e con Dovizioso poco lontano. Aveva aperto la battuta di caccia, curve sempre più strette, il cuore che le batteva sempre più veloce.
A sette giri dalla fine gli aveva messo le ruote davanti per la prima volta, nel terzo settore era nettamente più veloce del connazionale, ma doveva costruire su quel vantaggio o nel rettilineo rischiava la rimonta di Dovizioso, il motore Ducati in rettilineo era difficile da contrastare.
Solo tra il finire del penultimo e l'ultimo giro era riuscita a staccarlo abbastanza da poter dire che sarebbe arrivata prima sul traguardo, ma l'idea era servita solo a farla accellerare.
Curva sedici a sinistra, gas a martello, aveva visto il suo team festeggiare mentre oltrepassava il traguardo, aveva rallentato, raddrizzando la schiena e guardandosi intorno frastornata, aveva vinto? Dovi le si era affiancato, dandole una pacca sulla spalla prima di porgerle la mano che lei si era affrettata a stringere. Era stata un bella gara, avevano combattuto fino alla fine, e le andava bene così.
Aveva continuato il giro d'onore con una calma che non si aspettava di avere dopo una vittoria, aveva stretto la mano a Marquez e Pedrosa che l'avevano affiancata con una luce divertita negli occhi, ma per il resto era ancora veramente frastornata, il 46 di Vale stava girando davanti a lei da un po', se lei la stava prendendo comoda il marchigiano stava già festeggiando con i suoi fan, come sempre del resto. Vale si era voltato verso di lei, visiera del casco tirata su e occhi azzurri che la guardavano con un misto di sorpresa e divertimento. Le aveva fatto cenno di avvicinarsi, indicandole la telecamera interna alla carena, aveva rivolto un pollice in su alla videocamera prima di stringere la mano a Vale e dirigersi verso il Parc Ferme.
Si era tolta il casco lasciandolo sulla sella prima di chinarsi di fronte alla sua moto e baciarne il muso, il segnaposto con il numero 1 disegnato sopra la fissava da terra e tutto era estremamente surreale, si era lanciata sul suo team che l'aveva abbracciata come avrebbe fatto una famiglia. Persino Max si era unito alla dimostrazione d'affetto "Sapevo che ce l'avresti fatta." Le aveva detto, piazzandole sulla testa il cappellino della Yamaha e dandole una borraccia  di Monster per rifocillarsi. Intanto avevano fatto il loro ingresso nel parc ferme anche Dovizioso e Rossi, tripletta italiana in Qatar e l'aria che si respirava tra i tre era quella, avevano fatto due chiacchiere, l'adrenalina della corsa ancora in circolo, mentre aspettavano di essere intervistati. Si era passata una mano tra i capelli quando era stato il suo turno di parlare con il giornalista
"Caterina complimenti per la vittoria, ti saresti aspettata di vincere?"

Una vita ai 300km/h ||Valentino Rossi|| [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora