I primi giorni nella casa dei Marquez erano andati come previsto, Julia e Roser l'avevano accolta come facevano sempre, facendola sentire parte della famiglia più di quanto i suoi genitori non facessero da anni. Valentino aveva continuato a chiamarla e lei aveva sistematicamente ignorato le sue chiamate, ma il fatto che il suo cellulare squillasse almeno tre volte al giorno e che sullo schermo apparisse sempre lo stesso nome aveva reso sempre più curioso Marc.
Era giovedì mattina quando lei, Marc e Alex avevano deciso di andarsi ad allenare a Rufea, il circuito era motocross puro, molto più pesante per il fisico rispetto al flat track della cava, ma i Marquez l'avevano portata lì ogni volta che si era trovata in Spagna e ormai conosceva quella pista come conosceva qualsiasi pista del mondiale.
Si stavano cambiando nella tuta da cross quando Marc aveva aperto bocca facendola bloccare a metà movimento."Cate, ti decidi a dirmi cos'è successo tra te e Rossi?" Si era limitato a chiederle mentre si allacciava le protezioni "Anche io e Dani siamo amici, ma lui non mi chiama tre volte al giorno."
"Io e Vale non eravamo solo amici." Si era limitata a dire, allacciando la parte superiore della tuta prima di afferrare le bende per fasciarsi le nocche "Andava avanti da un po' e poi lo beccato che baciava un'altra. Sta cercando di farmi tornare indietro."
La velocità con cui Marc aveva alzato il volto per guardarla l'aveva fatta preoccupare per il suo collo "Me lo avresti dovuto dire."
Si era lasciata sfuggire una mezza risata "Il punto era non dirlo a nessuno, gli unici che lo sapevano erano i ragazzi dell'Academy."
"Fammi finire, se me lo avessi detto ti avrei avvisato che di Rossi non c'è da fidarsi." Caterina aveva aperto bocca per replicare, perché al di là del suo ego ferito Vale rimaneva un suo amico, ma Marc l'aveva preceduta "Lo so che ti sembra uno per bene e so quanto lo stimi, ma fidati, gli stai simpatica finché non ti considera vera e propria concorrenza per il mondiale. Quando gli dimostrerai quanto effettivamente vali come minimo smetterà di parlarti, o peggio, farà in modo che i suoi fan ti odino come ha fatto con me dopo il 2015."
Caterina aveva sospirato allacciandosi i guanti con gesti meccanici, la tuta non era una delle sue fatte su misura e si sentiva, era dai tempi nei campionati italiani che non stava così scomoda "Perché credi io sia rimasta a Cervera? Cioè, ci tenevo a vedere i tuoi, ma avevo bisogno di staccare e sapevo che stando in Italia Vale sarebbe venuto a cercarmi." Aveva risposto cercando di risitemare le protezioni.
"Fai quello che vuoi, ma non farti distrarre dal mondiale." Marc aveva finito di allacciarsi la tuta prima di alzarsi in piedi e recuperare il casco "Quelli come noi non hanno tempo per le relazioni e lo sai anche tu."
Caterina aveva sospirato mentre lo guardava uscire dallo spogliatoio, Marc aveva ragione e lei lo sapeva fin troppo bene, aveva condiviso la sua stessa filosofia di vita per praticamente tutta la sua carriera, per un pilota ai loro livelli la vita doveva essere sul tracciato, le storie romantiche diventavano solamente un problema, rischiare la vita per lavoro era molto più semplice quando non c'era nessuno a preoccuparsi per te. Aveva scosso la testa, afferrando il casco prima di seguire lo spagnolo all'esterno, non era quello il momento di piangersi addosso, non ne aveva il tempo.
Riprendere familiarità con Rufea non era stato difficile, in un paio di giri era tornata a sentirsi a suo agio con la pista e con la moto da cross che a ogni curva danzava sotto di lei. L'odore della polvere mista a fango della pista la distraeva da tutto il resto come solo il guidare una moto poteva fare, e il fatto che per una volta dopo mesi Valentino non avesse nulla a che fare con quello che stava facendo in pista era forse il miglior calmante di tutti. Erano mesi che ogni volta che correva era più che cosciente della presenza di Rossi in pista con lei, poter tornare a correre solo contro Marc e Alex era quasi una liberazione. A mente fredda non la sorprendeva che lo stare con Valentino fosse diventata un'abitudine; non quando, in quanto piloti, passavano giornate intere sul circuito. Se poi ai giorni di mondiale si aggiungevano le giornate alla cava e i test per il telaio 2017, negli ultimi mesi aveva passato decisamente troppo tempo con Rossi e in quel momento il dubbio era se quello che pensava di provare fosse dovuto, in parte a tutto il tempo che avevano passato insieme lavorando in moto, e in parte al fatto che Rossi era stato per anni la sua celebrity crush.
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Una vita ai 300km/h ||Valentino Rossi|| [COMPLETA]
FanfictionCaterina è nata a Rimini con la passione dei motori, cresciuta tra piste per le minimoto e piste per moto vere, non è una sorpresa che faccia parte della famiglia disfunzionale dei piloti del campionato motociclistico. Il suo numero? 97. La sua pas...