La visita medica era stata relativamente veloce, ma non poteva dire che fosse stata indolore, era abituata come qualsiasi pilota a infortunarsi e poi a doversi riprendere in tempi record, ma farsi sistemare una spalla lussata era probabilmente una delle sensazioni più spiacevoli che avesse mai provato.
La spalla però era la meno. Quella era tornata a funzionare una volta rimesso l'osso al suo posto, indolenzita e dolorante più del solito ma, in generale, gestibile. Il problema era la slogatura al polso, non c'era molto da fare per quella se non tenerlo il più immobile possibile e sperare che il dolore si alleviasse entro domenica. Per lo meno non era nulla di rotto, altrimenti il danno che non si era fatta da sola cadendo lo avrebbe fatto Max una volta che le avesse messo le mani addosso.
Quindi tutto sommato, sarebbe potuta andare peggio, molto peggio, ma correre la gara con il tutore al polso sarebbe stato un fastidio continuo a cui avrebbe preferito non sottoporsi. Certo, così imparava che fare motocross il giorno prima di partire per una gara forse non era l'idea più brillante che le potesse venire in mente, ma una cosa simile sarebbe potuta succederle anche correndo in pista.Una volta tornata alla villa di Marc con il nulla aosta per correre la gara si era decisa a chiamare il suo manager, sapendo fin troppo bene che probabilmente più che esserle d'aiuto si sarebbe limitato ad insultarla per poi effettivamente dirle come gestire i giornalisti, perché sapeva fin troppo bene che a nessuno di loro sarebbe sfuggita la fasciatura al suo polso sinistro.
"Caterina, a cosa devo il piacere?" Max la conosceva troppo bene, se il tono sarcastico con cui aveva calcato sulla parola piacere era un'indicazione allora doveva aver già capito che qualcosa non andava.
"Non è esattamente una chiamata di piacere. Più un avviso per prepararti a gestire i giornalisti." Aveva risposto risistemandosi sul divano, avere metà del torso completamente indolenzita era una tortura a sé stante.
"Immaginavo. Che avete combinato tu e Marquez?"
Si era lasciata sfuggire una risata "Marc non c'entra nulla in realtà. Sono io che ho fatto una caduta stupida in allenamento."
"Quanto è grave? Puoi correre domenica?" Il tono preoccupato di Massimo l'aveva fatta sorridere, prima o poi gli avrebbe fatto venire i capelli bianchi con tutti i casini in cui si cacciava.
"Spalla sinistra lussata e slogatura al polso sinistro. Ho fatto una brutta caduta a Rufea, ma mi hanno già dato il nulla aosta. Non è nulla che possa impedirmi di correre. L'unico problema è che la fasciatura si nota e i giornalisti mi massacreranno di domande." Che poi era il suo problema peggiore, perché la gara l'avrebbe corsa anche con infortuni molto più gravi, quindi l'unico vero problema erano i giornalisti.
"Quindi, fammi capire, tu hai passato due settimane in spagna senza la mia supervisione e riesci a infortunarti? Ma hai 24 anni o no?" Il tono esasperato nella voce del suo manager era il chiaro sintomo del fatto che gli stesse dando troppi problemi per un solo mondiale "Prima Valentino. Adesso i Marquez che ti portano a fare motocross... certo che ci si stanno impegnando a non farti vincere il mondiale."
Aveva sbuffato una risata, Max ovviamente non aveva visto quanto preoccupati i due fratelli quando l'avevano trovata in piedi accanto alla pista con un braccio ovviamente fuori uso "Non credo, lo sai anche tu quante volte ho corso a Rufea. Oggi è semplicemente andata male, il polso dovrebbe essere a posto per la gara in ogni caso."
"Dovresti tenerlo a riposo per minimo tre giorni e Venerdì ci sono le libere, il polso ti farà un male cane in gara, ma apprezzo il tentativo."
Caterina si era stretta nelle spalle, lasciandosi sfuggire un'imprecazione sotto voce quando la spalla sinistra le aveva ricordato di non essere in condizioni ottimali "Probabile, ma lo sai che darò comunque tutto quello che ho. Mi conosci."
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Una vita ai 300km/h ||Valentino Rossi|| [COMPLETA]
أدب الهواةCaterina è nata a Rimini con la passione dei motori, cresciuta tra piste per le minimoto e piste per moto vere, non è una sorpresa che faccia parte della famiglia disfunzionale dei piloti del campionato motociclistico. Il suo numero? 97. La sua pas...