Capitolo 19:

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Lauren:
Sono molto confusa. Non so se quello che sto facendo sia la cosa giusta oppure un altro dei miei molteplici sbagli.
Si, ho paura di perderla, ma forse ciò che ho scelto di fare è la cosa giusta. Lasciando passare un po' di tempo, sia io che lei potremo schiarirci le idee, inoltre credo che tra noi non sarebbe mai potuta funzionare, o chi lo sa. Forse solo sotto un legame di profonda amicizia; il che, anche se da una parte è una costante restrizione e sofferenza, mi sarebbe andata bene, con lei mi sento a casa, mi vedo migliore.
In questo momento io sono troppo presa da Kate per pretendere una semplice amicizia. E come se non bastasse ho un mucchio di problemi famigliari che devo affrontare, al più presto. Negli ultimi giorni ho dormito da Brian. Penso che mia mamma sia ancora in ospedale e dovrei andare a parlarle ma non ho ancora avuto il coraggio e soprattutto la forza per farlo. Dopo tutto quello che è successo ho bisogno di tempo per tornare la Lauren di prima, quella con la faccia d'angelo a cui tutto va bene, che dentro sembra un deserto ma dentro nasconde un uragano. Ma non credo riuscirò più ad essere come prima. In quel frangente ci sarà sempre una crepa insanabile, ogni gesto, parola, tutto sarà futile.
Per quanto riguarda mio padre non ci sono molte novità; gli ho comunicato che sarei stata per un po' da Brian, prendendomi del tempo per riflettere e per pensare una volta tanto a me stessa. La mia vita è un casino, ne sono consapevole, ma non mi arrenderò mai a cercare di sistemarlo, almeno qua e là.
Spero sempre che un giorno arrivi qualcuno capace di aiutarmi a trasformare questo disastro in un capolavoro, o almeno per noi. Ma per ora la realtà è questa e devo trovare le forze per affrontarla praticamente sola...
"Lauren ti squilla il telefono!" Urla Brian dal soggiorno, così mi affretto a raggiungere il cellulare prima di perdere la chiamata. Guardo la schermata e leggo. È Kate. Da quando sono scappata da casa sua non ha fatto altro che chiamarmi, mandarmi messaggi e cercarmi, persino a scuola. Ed io l'ho sempre evitata, nel modo più eclatante possibile. Mi dispiace, con tutta me stessa, ma non posso proprio né chiamarla né vederla per spiegarle tutto. Per il semplice motivo che non saprei che dirle, non ho motivazioni valide per fare ciò che ho deciso di fare. Per lo meno non sono pensieri che lei sarebbe in grado di accettare e soprattutto comprendere pienamente. Quando, l'altro giorno a casa sua, ho origliato cosa stesse dicendo a Melanie e Trevor, per cercare qualcosa a cui aggrappare le mie speranze, ho sentito che mi difendeva come non aveva mai fatto nessuno. Me ne sono andata, pur essendo consapevole che lei stava facendo di tutto per far levare il culo di quegli esseri da casa sua. Mi stava aspettando. Non voleva altro quella sera, nemmeno le scuse più ridicole ma sempre attizzanti dei suoi ormai ex migliori amici.
E questo mi ha fatta innamorare ancor di più. La Kate che stavo segretamente ascoltando mostrava la sua parte più sincera, non era obbligata a proteggermi dato che io non ero lì con lei. Devo ammettere che questa cosa mi ha stupita parecchio. Pensavo che lei, alle mie spalle, fosse un tantino diversa. Ho scoperto una lei diversa, in un senso più che positivo; chiunque avesse ascoltato le parole che serbava solo a me, avrebbe potuto persino pensare che lei fosse veramente affezionata a me, e non solo in un senso d'amicizia...
Forse le mie emozioni hanno preso nuovamente il comando e sono scappata, correndo fortissimo, un'altra volta. Non so il perché di questa azione, non lo saprò mai. Però so che distaccarmi un po' da lei mi farà bene, farà bene ad entrambe. Anche lei mi è sembrata confusa, dopo avermi baciata, cosa del tutto inaspettata da parte sua. È stata proprio quella la cosa più bella e indimenticabile. Nessuno se lo sarebbe mai aspettato, tantomeno la Lauren insicura e debole che è in me.
Tutte le cose che succedono inaspettatamente sono le più meravigliose e profonde, poiché fatte d'impulso, con il cuore, lasciando alla ragione un ruolo secondario.

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Sono a scuola. La lezione di chimica è a dir poco noiosa ed incomprensibile. Cerco in ogni modo di concentrarmi, lasciando una volta tanto tutto il resto da parte.
Nulla d'interessante, nulla di bello, niente di niente.
Questa è la descrizione, in poche parole, di quello che è successo oggi. Kate era probabilmente assente. Non l'ho vista, nemmeno nei corridoi o all'uscita. Forse sta male oppure ha semplicemente smesso di cercarmi e cominciato a trattarmi come prima, come se non esistessi Pensare a ciò mi fa star male, ma so benissimo che è la diretta conseguenza del mio comportamento; accettarlo è difficile, anche se è tutta opera mia. Lo so, sembra una totale contraddizione, ma l'amore spinge a far cose inimmaginabili. Ed io per il suo bene farei di tutto.
Passare dal vederla tutti i giorni per ore, a non vederla più, nemmeno di sfuggita, fa ulteriormente male. Ma ,se servirà, sopporterò anche questo.
L'unica cosa che mi ha incuriosita un po' è stata l'arrivo di una nuova ragazza nella nostra classe. Il suo nome è Hannah, se non ho capito male. Mi sembra un potenziale nuova amica, simpatica anche se un po' tanto timida. Inoltre è la cugina di Cody, l'attuale compagno di Brian. Non ho ancora capito bene come siano messi quei due ma secondo me stanno insieme, non l'hanno ufficializzato ma lo si vede da come si guardano che il loro è un'amore speciale. Che duri a lungo o meno, non è un bene comune e ne sono felicissima.
Brian mi racconta molto di lui e, dal modo in cui lo fa, si capisce che è innamorato veramente. Adoro quando me ne parla, la luce dei suoi occhi è tale da illuminare anche la mia buia vita.
Appena gli ho parlato di Hannah mi ha raccontato tutto ciò che sapeva di lei e, per essere solo la cugina del suo "forse" fidanzato, sapeva davvero parecchio. Mi ha rivelato informazioni "interessanti", ma di sicuro si sarà sbagliato o l'avrà fatto per attirare un po' la mia attenzione su di lei e non su Kate. In ogni caso mi ha detto che me la farà conoscere. Spero sempre  in una nuova amicizia e chissà magari anche altro, visto le informazioni date da Brian, secondo le quali Hannah sarebbe bisessuale. Secondo me no, però non si sa mai, si vedrà. Il tempo è complice di queste cose.
Stasera tornerò a casa mia, o meglio la mia vecchia casa, per prendere dei vestiti. Se ci sarà mio padre ne approfitterò per parlare un po' con lui. Ho bisogno di ulteriori chiarimenti, per assicurarmi di non star facendo un'ulteriore cazzata. Il giorno in cui mi ha confessato tutto ero frastornata e ora è tutto molto confuso e offuscato nella mia mente. Tutte quelle inaspettate notizie hanno ribaltato i pensieri che avevo creato negli ultimi tempi con le parole di mia madre. Mi ero promessa che, appena potuto, sarei andata a parlargli di tutto questo, per capirne un po' di più. Ora è tutto come una costellazione di pensieri avversi tra loro, un caos totale.
Visto tutto ciò che è accaduto, il primo momento opportuno è questa sera. Brian sarà fuori con Cody ad una festa alla quale dovevo andare anche io, ma non mi sento dell'umore esatto.
È già tramontato il sole, sono in camera di Brian sdraiata sul suo letto, pensando a come potrei incanalare un ipotetico discorso con mio padre. Le cose sono due: o entro inventando delle scuse che mi hanno portato lì e dopo un po' inizio a girare intorno a quel discorso. Oppure vado diretta al punto. Solitamente preferisco la schiettezza, visto che è una cosa importante sulla quale bisogna discutere un bel po'. Deciso. Opterò per il secondo modo.
Il mio respiro è affannoso e ansioso mentre mi preparo ed entro in macchina. Il tragitto da casa di Brian a quella che era la mia, sembra lunghissimo. Anche se, in realtà, si tratta di pochi chilometri.
In ogni caso riesco a gestire le emozioni e suono immediatamente alla porta. Quest'ultimo periodo è stato tosto, duro da affrontare per me, però penso che mi sia servito. Ora mi sento più, in un certo inspiegabile senso, forte e capace di gestire le mie emozioni.
Dopo poco mio padre apre ed è a dir poco scioccato nel vedermi lì. Inizia a balbettare. C'è qualcosa che non quadra. Qualcosa si cela dietro quelle maledettissime mura. Così lo esorto a farmi entrare e, dopo innumerevoli parole, riesco ad entrare.
Ciò che vedo mi lascia senza fiato. Ancora una volta ho sbagliato a fidarmi di quell'uomo...

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