Capitolo 23:

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Kate:
Sono precisamente sessantacinque giorni che non parlo con Lauren. Tutto questo silenzio è assordante, insostenibile.                                                 Non riesco, non posso restare più di un minuto senza pensare a lei, al suo corpo imperfettamente perfetto, al suo viso, ai suoi occhioni grigio-azzurri, al suo sorriso molto più luminoso quando mi aveva vicina e, in particolare, alle sue labbra. Quelle che ho sfiorato appena, ma quel poco è bastato a stravolgermi, come se lei fosse riuscita a toccare il tasto di accensione del mio cuore, in un modo che nessuno aveva mai fatto. Da lì ho iniziato a farmi mille domande, le cui risposte erano dentro di me, perfettamente accessibili, se solo non avessi avuto paura dei miei sentimenti. Sono sempre stata acciecata dal terrore di confrontarmi con me stessa, o meglio, con la vera me. Questo mi ha portata a perdere Lauren. Il problema ero io, mi sono accorta solo da poche settimane che la prima a non accettare il cambiamento che avevo dentro, ero proprio io. Per ora nessuno sta vivendo assieme a me questo sconvolgimento, non voglio che succeda, sicuramente i miei non lo accetterebbero mai ed io non ho bisogno di altri dubbi e problemi, mi basta già tutto il caos che ho in testa.
Inoltre, io tentavo e ritentavo di nascondere quegli strani sentimenti mai provati prima, ma più cercavo di farlo più diventavano intensi e forti. Ho cercato in tutti i modi di non pensare a Lauren, al bacio, alle mie emozioni, ma ogni volta che la vedo, anche solo per un secondo, i mille tentativi di lasciarmi quel bacio alle spalle cadono a terra sconfitti davanti al sentimento più importante: l'amore. Non dovrei reagire ancora così, è passato tempo abbastanza e il nostro rapporto è svanito; lei mi saluta appena, ma la cosa più brutta è che non mi sorride più. Il suo sorriso era ed è tuttora droga per me. E ora, sono terribilmente in astinenza della Lauren sorridente. Mi sento colpevole di questo. Il mio comportamento è stata sicuramente la causa principale dello svanimento dei suoi stupendi sorrisi. Sono stata una cogliona a scappare da lei, a fare e disfare in così poche ore, ma soprattutto a non essere stata sincera, con lei e con me stessa.
In questi ultimi mesi mi sono anche fidanzata con Luke, il più popolare e figo della scuola. Mi faccio schifo da sola per tutta questa finzione, per le maschere che indosso soprattutto con la mia anima. Il motivo? Non riuscivo a capacitarmi del fatto che sarei potuta essere lesbica, che solo con lei mi sono sentita vera e nel posto giusto. Eppure nessuno dei suoi baci, anche essendo più lunghi e intensi rispetto all'unico debole e veloce che ho dato a Lauren, poteva essere paragonabile anche solo alla vista degli occhi di Lauren. VI chiederete per un solo bacio a stampo cosa possa mai cambiare, beh per me è cambiato tutto. Sono consapevole di non essere più la persona che ero prima, non solo perché che ho scoperto che, molto probabilmente, ciò che provo per Lauren è vero e profondo, ma perché ho cambiato il modo di rapportarmi agli altri. Come per esempio ho smesso di frequentare le persone di prima e mi sono fatta amica tutti, anche quelli che prima consideravo "sfigati". Già, ero una persona terribile, però adesso sto cercando di rimediare, anche grazie alla storia di Lauren. Lei, assieme a tutto ciò che ha subito, mi è entrata dentro, marchiandomi l'anima e facendomi capire come ci si possa sentire ad essere vittime di bullismo, solo perché qua la gente vive di stereotipi. Le differenze non esistono nemmeno per scherzo per chi è veramente intelligente e ragiona con cuore e cervello. Invece sono ben visibili solo alle persone più deboli, decelebrate, che pensano di trarre qualcosa di buono nel far soffrire gli altri. Ma facendo del male non si potrà mai trarre veramente qualcosa di buono, mai. Ho deciso che, visto che non riuscirò mai ad essere felice, di provare a fare del bene per aiutare gli altri a raggiungere la loro felicità.

Ora sono qui, davanti al cancello della sua nuova casa, ad aspettare che lei arrivi. Ho bisogno di parlarle, mi manca tutto di lei e ho bisogno di sentirla, anche solo per un minuto o addirittura un secondo. Sono stata troppo senza di lei, lasciandomi vivere dalla vita, cercando di affondare i problemi anziché affrontarli. Ora ho deciso di farlo, rischiando. Molto probabilmente lei mi scaccerà via ma, nel caso, io rimarrò qua davanti finché non vorrà rivolgermi almeno una parola.
Sono agitata. Strano, di solito non mi preoccupo mai di niente, mi lascio scivolare tutto addosso. Non so quale possa essere la reazione di entrambe ad un rincontro del genere, tanto inaspettato per lei come il nostro bacio. L'ultima volta che le ho parlato non è finita benissimo, come potrete immaginare non ha molta voglia di avere a che fare con me, la capisco benissimo, nemmeno io vorrei passare del tempo con una come me. Però sento di doverle la verità, soprattutto sui miei sentimenti, anche con il rischio che non siano più ricambiati. In tal caso la colpa sarebbe, come sempre, la mia, non dovevo baciarla in quella circostanza e soprattutto reagire in quel modo.
Ultimamente ho notato che si è avvicinata molto alla cugina di Cody, Hannah mi pare si chiami. Spero che non stiano insieme, ma anche se fosse Lauren se lo merita e sarei felice per lei.
"Kate devi smetterla di farti inutili film mentali, non ti aiutano!" Mi rimprovero da sola.
È da due ore che sono qua, così decido di ascoltare un po' di musica per smorzare l'attesa. Sono le note di James Arthur con "Naked".
..." 'Cause bere I am
I'm giving all I can
But all you ever do is mess it up
Yeah, I'm right here
I'm traying to make it clear
That getting half of you, just ain't enough..."
Finite queste strofe scorgo una macchina, solo quando si avvicina di più capisco che è quella di Brian, con a bordo Lauren. Quando si gira e mi vede rimane stupita, a dir poco. Vedo che si volta verso Brian, probabilmente facendogli notare che io sono appostata davanti al loro cancello e continuo a fissarli. Non voglio abbassare lo sguardo, voglio godermi questi attimi in cui la posso vedere, dato che immagino siano pochi. Inoltre non è il momento per la timidezza, in questo momento sto giocando molto di me e non voglio perdere, non voglio perderla.
Lauren dopo due minuti, che sembrano essere durati un'eternità, scende dalla macchina e viene verso di me. Il cuore mi batte all'impazzata e le gambe sembrano non riuscire a reggermi in piedi. Ad ogni suo passo corrisponde un tonfo del mio cuore, finché non arriva di fronte a me e il mio cuore sembra cessare di battere.

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