Capitolo 33:

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Lauren:

Sono giorni che tutta la scuola cerca Brian in giro per la dispersiva New York, ma di lui non abbiamo ancora nessun indizio né traccia. La mia disperazione non si può raccontare, non vi sono parole sufficientemente tormentate per rappresentare l'angoscia che porto dentro. Sento che, in un modo o nell'altro, essendoci maggiormente per lui, anche quando non faceva altro che respingermi, avrei potuto evitare ciò che è accaduto. Fatico a girare per la scuola circondata da volantini con la sua faccia e con su scritto "scomparso"; costretta a dover sopportare gli sguardi di tutti i miei compagni, che mi vedono come un'assassina, e non hanno tutti i torti. Sono esausta, negli ultimi tre giorni ho dormito poche ore, spendo giorno e notte a cercarlo, ovunque, ma ogni posto senza la sua presenza spegne sempre di più la flebile speranza rimasta ancora in me. Hannah vorrebbe aiutarmi con le ricerche, ma non voglio distrazioni, non posso più permettermi di essere una metà per il mio migliore amica, devo dedicarmi a lui al cento per cento, sfruttare fino alla mia ultima forza se sarà necessario.            
Persino il gruppo di Melanie si è unito alle ricerche, senza alcun commento sgradevole, o almeno non davanti a me. Devo ammettere che questo mi ha stupito, forse la nostra dimostrazione di forza davanti alle loro cattiverie ha funzionato; non far vedere le crepe al tuo assassino è il primo passo da compiere per la sopravvivenza in questa società tiranna, specialmente con chi non è come tutti gli altri e non si mette in un angolo per questo. Non avrei mai voluto farlo ma, in preda alla disperazione, decido di chiamare Cody, nelle migliori delle mie previsioni Brian è con lui da qualche parte in giro per l'America, lontano da tutta questa indifferenza che uccide. Nonostante Hannah sia contraria, lo chiamo; al posto suo risponde la madre, quella vipera. Un po' sconcertata chiedo notizie di Cody, fingendomi una compagna di classe che doveva dargli dei compiti; se mai le avessi detto la verità sarebbe stata una perdita di tempo, non sarei mai andata avanti con le mie indagini. Con la voce alquanto scossa, dopo pochi secondi, la madre di Cody dice ciò che accende la speranza in me, per la prima volta in tre giorni di ricerca sfrenata. "C-Cody non è a casa. A dire il vero non torna da un po' e sono spariti tutti i suoi vestiti, ma il suo cellulare è rimasto qua a casa. Lo stiamo cercando da giorni ma di lui non c'è traccia. La polizia suppone che sia fuggito chissà dove.." Si interrompe con la voce forgiata dal pianto, probabilmente per i sensi di colpa che si porta dietro ora che suo figlio ha deciso di ribellarsi a tutti i suoi pregiudizi, che l'hanno devastato dentro per fin troppo tempo. Ringrazio la Signora e attacco con molta più forza di pochi minuti prima. Sono certa che sono scappati insieme, sono una coppia davvero coraggiosa, disposta a tutto pur di raggiungere il loro lieto fine. Nonostante io continui a non credere nell'amore vero, quello per cui si è disposti a lottare, non perché non lo abbia mai provato, per Kate avrei fatto di tutto, per il semplice fatto che non credo nella pura reciprocità di tale sentimento. Ma loro, beh sono tutt'altra storia. Su un amore così varrebbe la pena scriverci un romanzo e io non ho mai smesso di credere in loro, persino quando vedevo Brian conciato in quel modo. Non so cosa fare, se dire alla madre di Brian qual è la mia impressione o lasciare che tutto scorra. Non sono mai stata brava a placare i miei sentimenti e soprattutto pensieri, per questo nella vita non mi sono mai fermata, nemmeno quando sentivo le spalle cedere dalle troppe insicurezze accumulate da anni di disapprovazione. Prima di correre a casa di Brian rifletto, sento come se ci fosse qualcosa che mi sono lasciata sfuggire. Frugo a lungo tra i miei ricordi per trovare un posto in cui possano essere diretti quei due, là dove possano vivere senza pressioni esterne che non fanno altro che portare odio e rancore a due persone stupende quali sono. Sentendomi totalmente persa tra ricordi troppo sfuocati per mollare tutto e partire in giro per l'America, decido di fare proprio come vedo nelle serie televisive: controllare nelle sue ultime ricerche sul Mac che ho scorto l'ultima volta a casa sua. Se tutta la mia teoria non è sbagliata deve aver prenotato un biglietto aereo. Mi affretto ed esco di casa per alimentare l'unico raggio di sole in un mare di nebbia. Nel vialetto per casa di Brian incontro Hannah che, non appena mi vede, si blocca, quasi avesse visto un fantasma protrarsi verso di lei. Stava discutendo animatamente con Chris, il tipo con cui l'ho vista uscire dal bagno a scuola, ciò che ha liberato tutti i dubbi che da allora ruotano imperturbabili nella mia testa. Chissà di cosa parlavano così intensamente, sembrava qualcosa di davvero importante, ed io li ho interrotti sul più bello. Guardo Hannah negli occhi, come per cercarvi sicurezze ma, al contrario, i suoi sono rivolti verso la strada, senza mai rischiare di incrociare i miei. Dopo pochi istanti colmi di silenzi imbarazzanti decido di andarmene, su tutte le furie. Hannah fa la scenata di rincorrermi, ha capito di aver rovinato ogni cosa nascondendomi la verità. Io mi limito a dire con tono freddo :"Ora devo trovare Brian, non mi importa delle storielle che mi nascondi da chissà quanto." "E' più complicato di quel che sembra. Ti aspetto a casa e, quando tornerai, sarò lì pronta a dirti tutto, questa volta sul serio." Le sue parole mi spaventano, ma fingo indifferenza ed entro in casa di Brian. Dopo pochi minuti di ricerca sul Mac scopro che ha prenotato due biglietti per Amsterdam, la patria della libertà. L'aereo parte tra qualche ora. se mi sbrigo riesco ad arrivare in tempo per salutarlo e fargli i miei auguri più sinceri per la sua nuova vita. Se voglio provare a fermarlo? Non l'ho pensato nemmeno per un istante, so che con Cody è una persona migliore e non voglio altro che la sua felicità. So che sarà dura non vederlo più, non averlo sempre attorno, ma le vite a volte prendono delle direzioni inaspettate e incredibili. Sono fiera di loro, del coraggio che hanno nel mollare tutto e tutti per la propria anima gemella, per ribellarsi a tutte le discriminazioni che costellano gran parte dei paesi del mondo. Il coraggio mischiato alla ribellione è la prima arma per arrivare ad un cambiamento, un passo avanti verso l'accettazione universale. Corro all'impazzata verso la mia macchina e, solo in un'ora, arrivo all'aeroporto dove, dopo un po' di ricerche e qualche informazione rubata qua e là, vedo Brian e Cody con le valige, in attesa di volare verso il loro futuro. Appena mi vedono, sorpresi, cercano di scappare, quasi fossi solo che un ostacolo per il loro avvenire. Allora per fermarli urlo :" Volevo solo augurarvi buon viaggio e che vi voglio bene!" Come previsto, sentendo le mie parole, fanno marcia indietro e si precipitano tra le mie braccia, rischiando di farmi cadere a terra. "Eravamo tutti in pensiero Brian, sono tre giorni che non chiudo occhio. ti ho cercato ovunque!" Faccio per rimproverarlo e lui mi sorride in un modo così smagliante da far sorridere anche me. "Chi sa del nostro piano?" Domanda Cody innervosito all'idea che i suoi lo possano raggiungere anche dall'altra parte del mondo. "Tranquilli, solo l'unica a saperne qualcosa. però Brian, tua madre sta soffrendo molto e non penso che si meriti questo; chiamala, almeno per salutarla e dirle che va tutto bene." Dopo qualche minuto di riflessione il mio migliore amico decide di seguire il mio consiglio e chiamarla. Poche ore dopo i due piccioncini partono verso un nuovo futuro, costruito solo con le loro mani, ma con un grande aiuto, quello dell'amore.

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