Capitolo 29:

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Lauren:
Torno a casa felice della serata trascorsa con Hannah. Per la prima volta dopo tanto tempo mi sento leggera, libera da ogni pensiero, persino da quello ultimamente più ingombrante: Kate.
Mentre apro la porta scorgo una lettera incastrata sotto alla porta. La prendo con tutta la tranquillità possibile, credendo che sia solo una stupida pubblicità.
Stravolta mi butto sul letto e, proprio quando sono sul punto di addormentarmi, mi ricordo della lettera. Senza un motivo ben preciso la curiosità mi assale tanto da spingermi ad alzarmi per leggerla.
Sulla busta non c'è scritto niente, strano per un banale avviso pubblicitario.
Apro e, dalla scrittura, capisco immediatamente che è di Kate. Ed ecco come, proprio quando credevo di averla messa da parte dopo mesi, riappare quasi come un fantasma.
Sebbene esitante, decido di leggerla, consapevole che se non lo avessi fatto mi sarei tormentata tutta la notte. È strano come, dopo ciò che mi ha fatto e il tempo che è passato inesorabile, il cuore si faccia ancora sentire dentro al mio petto appena leggo il suo nome.
"Ehi Lauren, so che sono sparita senza darti alcuna spiegazione e ferendoti profondamente. So anche che è tardi per dare delle spiegazioni e per questo cercherò di parlarti solo del mio triste presente. 
Io e Stephen stiamo insieme da tre mesi. So cosa stai pensando e hai ragione, sono una vigliacca. Ho fatto ciò che voleva mia madre senza oppormi, lasciandomi vivere dalle scelte degli altri, senza fare o dire mai cose che mi rappresentassero veramente. Forse in questa relazione speravo di poter trovare un po' di felicità, ma le cose forzate non potranno mai diventare naturali e tantomeno funzionare.
Non immagini quanto mi vergogni di vivere in questo modo. Ho scelto la via più facile, mi sono accontentata senza combattere per ciò che volevo davvero.
Ma sai cosa? Ero davvero stanca di dover lottare ogni singolo giorno con gli altri e con me stessa. Già, perché il primo giudice di me stessa sono proprio io.
Non so quale sia il motivo ma è difficile per me accettare tutto questo.
Io ti invidio e ti ammiro tantissimo Laur.
Hai questa incredibile grinta, come se avessi un leone dentro. Però sei anche fragile soprattutto quando capisci che, malgrado tutti i tuoi sforzi, loro non cambieranno mai.
Ho sempre amato e ammirato soprattutto il tuo essere esattamente come una leonessa di cristallo.
Ciò che invece invidio di te è che riesci ad essere te stessa anche in una società che fa di tutto per farti apparire per ciò che non sei realmente. Nonostante i mille pregiudizi non ti sei mai fermata né vergognata.
Riesci ad amare, a volte anche fin troppo.
Vi riesci così bene perché ,prima di tutto e tutti, sei riuscita ad amare te stessa, per ciò che sei, senza importi inutili maschere.
Forse è questo il motivo per il quale io non sono riuscita ad amarti nonostante fossi tutto ciò che ho sempre desiderato.
Non so amare, nemmeno me stessa. Per questo mi va bene questa che chiamo vita, evito di danneggiare altre persone, come ho fatto con te.
Voglio che almeno tu vada avanti, te lo meriti. Però voglio anche che tu sappia che non ho mai smesso di pensarti; quei pochi ma indimenticabili attimi insieme rimarranno sempre impressi nella mia mente.
Gli stessi attimi che mi hanno fatto provare emozioni vere in grado di farmi sentire viva.
Tutti gli sforzi, i dolori, sembravano aver improvvisamente preso senso.
L'amore sembrava aver preso forma e il mio mondo sembrava completo.
Se solo avessi avuto più coraggio.
Lo so, mi sono dilungata troppo sul passato, ancora una volta. Cosa stavo dicendo? Ah si.
Lauren devi promettermi che guarderai solo avanti d'ora in poi.
Voglio solo vedere quel  fantastico sorriso impresso sul tuo volto, anche se consapevole che io non ne potrò mai più essere il motivo.
Prometti di tenere custodito almeno un nostro ricordo, senza lasciargli mai il potere di farti soffrire. Ricordati di me quando non sai cosa fare o solo per riderci un po' su ripensando a quale strana storia d'amore volevamo formare. Mi accontenterò di essere ricordata da te ogni tanto, me lo farò bastare.
Non mi permetterò mai più di farti soffrire.
Mi trasferirò con Stephen a Londra.
Se te lo stai chiedendo no, non è quello che voglio ma ormai.
Una delle ragioni poi consistenti per cui ho accettato sei proprio tu; in questo modo sarà impossibile farti del male, non ci incontreremo nemmeno più tra i muri di quella maledettissima scuola.
Dopo aver letto sbarazzati di questa lettera, buttala, come ho fatto io con te a causa delle mie paure e di ciò che non sono mai riuscita ad ammettere, nemmeno a me stessa.
Addio Lauren, sei stata l'unica persona per cui mi sia sforzata di amare e di cambiare. Ma l'amore è un gioco riservato solo ai più duri e io non ho saputo nemmeno leggere le istruzioni.

Con tutto l'amore che ho, Kate."

Con le lacrime agli occhi brucio la lettera, proprio come scritto.
La carta diventa  in un attimo cenere, proprio come le emozioni che non riesco più a provare.
Ancora scossa vado a letto, vorrei chiamarla per dirle di rimanere o di darmi almeno la possibilità di parlarle un'ultima volta, ma lascio perdere.
Ho imparato che la propria serenità la si costruisce piano piano, senza lasciare che un attimo di effimera felicità rovini ciò che ho passato per iniziare a dimenticarla.

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