Capitolo 10

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Ciao Eleanor,
mi immagino già la tua faccia mentre stringi tra le dita questo foglio e ti comunico che non stai affatto sognando, ti ho scritto per davvero una lettera (stento a crederci anche io), e spero solo che non la strapperai o brucerai perché ci ho messo il mio cuore tra queste parole, e sai quanto mi è difficile.
Forse ho capito troppo tardi quello che tu sei per me e quello che io provo realmente per te.
È stata una pazzia lasciarti andare e non prendermi l'amore che mi avevi offerto perché adesso è l'unica cosa che vorrei avere.
Ti giuro, Eleanor, che se potessi avere almeno un briciolo di te e del tuo cuore ne farei tesoro per tutto il resto della mia vita. E non ci saranno secondi fini, silenzi o brutti ricordi ma soltanto nuove emozioni e tutta la mia sincerità.
Aiutami a lavare via il mio passato. Aiutami a cambiare e a stare lontano da guai, soprattutto aiutami a dimenticare colei che mi ha reso l'orribile persona che sono.
Voglio essere diverso, Eleanor, e voglio esserlo grazie a te. Accanto a te.
Voglio essere qualcuno di cui tu puoi andare fiera e voglio essere quel qualcuno che ti renda felice per tutta la vita.
Voglio svegliarmi tutte le mattine con te. Abbracciarti. Baciarti sulle labbra che sanno di latte di soia. E guardarti mentre leggi tutte quelle stronzate romantiche che ti piacciono. Voglio esserci io al tuo fianco. Solo io. E voglio apprezzarti per come sei, per quello che sei e fare insieme tutte le cose che ti piacciono e che preferisci.
Voglio amarti, Eleanor.
Voglio amare tutto di te.
   Voglio amarti per davvero!
   Dammi una seconda possibilità e non te ne pentirai. Farò in modo che non ci saranno più lacrime sulle tue guance ma solamente il rossore per le troppe risate.
   Non voglio più sbagliare con te e sono pronto a riaverti a qualsiasi condizione!

   Mi troverai al Liberty bar quel giorno che avrai preso la tua decisione. E ti imploro di venire solamente se hai deciso di stare con me. Non sopporterei un tuo rifiuto faccia a faccia.
   Sul retro c'è il biglietto con l'indirizzo...
   Pensaci bene, Eleanor.
   Ti amo
   Tuo, Jack. 

Mi ci vogliono trenta minuti buoni per riprendermi, ma i miei occhi non vogliono staccarsi da quel ti amo finale.

   Quanto tempo ho aspettato per sentirmelo dire da lui?
   Ho desiderato talmente tante di quelle volte sentirgli pronunciare queste due paroline che il mio cervello ha creato una sorta di scena surreale in cui lui me le ha dette per davvero. Ma non è così!

   J non ha mai avuto il coraggio di aprirsi con me, semplicemente per il fatto che lui non ha mai provato nulla.
   E allora perché adesso?
   Perché proprio adesso che sto costruendo la mia vita con calma e serenità?
   E questa lettera ha senz'altro aperto una voragine spaventosa e confusa nella mia testa.
Lui conosce perfettamente il mio punto debole e quali parole usare per fare centro. E devo ammettere che ci e proprio riuscito.

Mi lascio cadere sul letto e stringo la lettera al petto... J mi ama. Sospiro.
J vuole il mio aiuto per cambiare.
Vuole rendermi felice. Vuole stare con me a qualsiasi condizione. E si è pentito per tutto quello è successo. Se la meriterebbe una seconda opportunità?

Forse dovrei creare una lista dei pro e dei contro.
Stare con J è un enorme punto interrogativo. Potrei rimetterci le penne stavolta se non cambierà sul serio e poi ci sono i fantasmi del suo passato che forse non lo lasceranno mai in pace, per quanto possa sforzarsi di farmi credere il contrario. Poi c'è la sua vita, quella che ha sempre avuto, piena di azione e pericolo. Può davvero riuscire a trasformarla in una vita tranquilla, serena e modesta?
E poi c'è da dire che J riesce a trasmettermi emozioni mai provate prima, tramite un semplice sguardo o una semplice carezza.
Vivere con lui è stata l'esperienza più bella della mia vita, anche se poi ha preferito andare via senza dirmi nulla e chiudendosi nei suoi silenzi, ma i giorni con lui sono stati dei giorni pieni e ricchi di emozione. Mi faceva stare bene.
Nel suo piccolo, riusciva a rendermi felice.

Ma ora c'è Andrew, c'è il mio impegno con lui e c'è la promessa di stare insieme e di creare un futuro con delle basi solide. Ma è davvero quello che voglio?
Se Andrew fosse davvero la mia scelta per la vita perché sto a rimuginare sulla proposta di J?
Perché non strappo la lettera e non ci penso più?

Ovviamente non ci riesco, e prima di riporla nel cassetto la leggo per altre due volte mentre il cuore scalpita e il naso mi pizzica per colpa delle lacrime che minacciano di uscire.

Con J ho messo in gioco tutto. Mi sono annullata per lui. Ho avuto il coraggio di lasciarmi tutto alle spalle solamente per poter amarlo e temo di farlo ancora una volta.

J ha una strano potere su di me: quello di estraniarmi dal mio mondo e di far crollare tutte le mie difese.

J mi rende diversa. Mi rende me stessa. Mi rende quella che ho sempre voluto essere al di fuori dallo sfarzo e dall'attenzione. J sa rendere reale quell'amore che ho sempre sognato e non nego di voler conoscere questo suo nuovo lato pulito e sereno.

Un battere di nocche alla porta mi fa trasalire, mia madre apre uno spiraglio e si affaccia con un sorriso. «Sei sveglia?»

   «Sì, stavo mettendo in ordine» e indico la valigia disfatta sul pavimento.

   «Allora? Come è andato il weekend?» Entra e si accomoda sul bordo del letto.

   «Rilassante» sorrido, allontanandomi dalla scrivania per togliere alcuni indumenti dalla valigia.

   «Lo vedo» e mi scruta con attenzione il viso.
   Non dubito che i trattamenti fatti alla SPA abbiano donato alla mia pelle un tono più luminoso, ma il mio aspetto esteriore non rispecchia per niente quello che c'è all'interno.

   Non rispondo e mi tuffo sul letto con un sospiro, dando voce al mio dilemma «Andrew mi ha chiesto di andare a vivere con lui»

   «Oh, mi sembra una bella idea», ma si vede chiaramente che è stata colta alla sprovvista. E sulla sua faccia traspare una confusione totale non appena la guardo di traverso, per poi coprirmi gli occhi con un braccio. «No? Non è una bella idea?»

   «Non lo so» ammetto dubbiosa.

   «Be', non la vedo una cosa così brutta. Siete fidanzati adesso e inoltre siete adulti capaci di prendere delle giuste decisioni con la vostra testa. Avete entrambi un futuro spianato. Andrew con la banca e tu che segui le orme di tuo padre... potrebbe essere una buona idea intraprendere una convivenza. Tu sei migliorata parecchio da quando stai con lui»

   Okay, non ha tutti i torti. «Sì, e solo che mi sembra di aver corso un po' troppo. Andrew cerca di fare tutto con troppa velocità... In fondo che necessità c'è di andare a vivere insieme?»

   Accavalla le gambe e rivolge un rapido sguardo al soffitto, trovando la risposta giusta da darmi «Credo che Andrew, in fondo, abbia paura di perderti. Ora che avete il nostro consenso e l'appoggio di tutti, sta cercando di velocizzare i tempi per paura che tu vada via da un momento all'altro... c'è da dire che l'ultima volta non sei stata molto carina con lui, correndo da Jack come se non ci fosse stato un domani, e quindi sta cercando di tutelarsi. Sì, per forza. Essendo fidanzati e chiedendoti di andare a vivere insieme è un po' come se stesse cercando delle sicurezze da parte tua...» mi guarda fiera della sua ipotesi.

   «Sì, mi sa che hai ragione» taglio corto per non portarla troppo per le lunghe.
   Non posso certamente dire a mia madre che sono assalita dai dubbi da quando J ha lasciato la lettera sulla finestra e da quando mi ha prelevata per mezz'ora dalla festa del mio fidanzamento, facendomi il lavaggio del cervello con la sua voce gentile e le sue carezze piene di speranza. E come se non bastasse... Mi ama.
   Un J così non l'avevo mai visto e le sue parole scritte mi hanno toccato il cuore. E se lei lo sapesse, sarebbe capace di non farmi uscire più di casa dato che J è l'origine di tutti i miei mali.

   «Okay, allora non rimuginarci troppo. Sei migliorata tantissimo da quando hai permesso a Andrew di starti accanto. Poi, è maturato tanto anche lui. Se la merita questa occasione con te», mi accarezza la testa e va via con un sorriso stampato in faccia.
   E non appena richiude la porta, mi fiondo di nuovo sulla lettera, rileggendola per la terza volta e stavolta con un sorriso che si piega felicemente sulle mie labbra.

****

Aaaahhhhh finalmente!
Quanto ci ha fatto sudare sta benedetta lettera.

Ma ora?
Ormai sappiamo bene quale sarà la decisone di Eleanor 😉

A venerdì 😘

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