Jack (capitolo inedito)

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Tra tutte le persone viste questa sera, di sicuro non mi aspettavo di vedere Andrew Baker  varcare la soglia del mio locale, seguito da quel rossiccio e lentigginoso di Walter e da quella scellerata di Brenda. Ma Eleanor?

   Valery sembra svenire non appena si ritrova ad essere sorpassata da Andrew Baker in persona e mi avvicino a lei, mimetizzandomi tra i clienti, per avvisarla che mi assento per qualche minuto, sfuggendo alla vista del banchiere.

   Mi risponde solamente con uno sguardo confuso e mi fiondo all'esterno per cercare di capire cosa ci facciano qui e soprattutto perché Eleanor non è con loro.
Forse Andrew ha letto la lettera ed è venuto fin qui per menarmi? Be', potrebbe essere ma la sagoma di Eleanor che cammina lungo il marciapiede è di gran lunga più importante delle botte di quel coglione di Andrew.

Eleanor si stringe nel cappotto mentre continua la sua camminata a testa bassa e mi accorgo solo adesso dell'aria fastidiosamente fredda che si insinua sotto la mia camicia, facendo ghiacciare il cotone scuro. Ma non ritorno indietro a prendere il giubbotto e la seguo fino ad un distributore automatico di sigarette.

Noto la sua mano tremolante mentre inserisce le monete e non posso fare a meno di coprirla con la mia, per poi stringerla e farla voltare verso di me, senza preavviso.

   Ovviamente sobbalza al contatto e tira via la mano dalla mia presa.

«Scusami. Non volevo spaventarti»

«Non mi hai spaventata» si affretta a rispondere, sistemandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio e abbassa lo sguardo per non dovermi guardare negli occhi.

Mi avvicino e le prendo con delicatezza il mento. Non voglio che si sottragga a me e se vuole darmi l'amara e atroce decisione, tanto vale che me la dica guardandomi in faccia.
«Sei venuta qui per farmi capire che il tuo posto è con lui?» Chiedo con un groppo in gola e lei mi rivolge un breve sguardo per poi abbassare gli occhi sulla mia mano e sul mio pollice che le sfiora leggermente il labbro.

«No... Non sapevo avessero intenzione di venire qui stasera e io... io non ho avuto il coraggio di entrare» ammette con un filo di voce.

«Quindi l'hai letta?» Mi riferisco alla lettera e alla mia richiesta, e un sorriso minaccia di arpionarmi gli angoli delle labbra non appena mi rendo conto che non ha avuto il coraggio di farsi vedere da me insieme ad Andrew. Quindi, in un certo senso, ha già deciso?

«Sì, l'ho letta e sinceramente non l'ho capita...»

Ma queste parole mi smontano in un attimo «Che vuoi dire?»

«Non capisco perché proprio adesso. Perché hai deciso di piombare nella mia vita così all'improvviso scrivendomi tutte quelle cose?» E si allontana di poco, togliendosi la mia mano dal suo viso.

Resto a guardarla negli occhi per qualche secondo e poi mi avvicino di nuovo per riavere il contatto con la sua pelle. «Perché la vita mi ha già fin troppo punito per gli errori che ho commesso e adesso ho bisogno di te, Eleanor, per porre rimedio a tutto e cambiare una buona volta»

Si lascia accarezzare il viso e le sue labbra tremano debolmente nell'intento di voler controbattere qualcosa. «Non è facile...» mormora poi con gli occhi fissi nei miei, completamente destabilizzata dalla mia confessione.

«Lo so. E ti darò tutto il tempo che vuoi, ma sappi che ho intenzione di farmi perdonare ogni cosa». Le stringo il viso e mi avvicino pericolosamente alle sue labbra «La vita mi ha tolto tutte le persone a cui tenevo. Lo sai quanto è stata stronza con me in tutti questi anni, ma tu hai il potere di renderla più leggera ed è per questo che non voglio più sbagliare con te. Dammi una possibilità e vedrai quanto sono disposto a cambiare per te. Solo per te» La imploro e noto con chiarezza la confusione nei suoi occhi.

Sono certo che sta rivedendo quella parte di me ai tempi del bunker. Quella parte di me così diversa che l'ha fatta innamorare. A quando abbiamo fatto l'amore. A quando l'ho guardata per davvero nei suoi occhioni verdi, vedendoci all'interno nient'altro che lei, e un po' di me.
«I-io...» balbetta confusa, aggrappandosi alle mie mani.

«Shh...» la interrompo posandole un dito sulle labbra. So di essere sulla strada giusta. «Credimi, Eleanor. Non ho mai desiderato qualcosa così ardentemente come desidero te in questo momento» Infilo le dita nei suoi capelli sciolti e lunghi e li tiro leggermente dietro la nuca, per adagiare la sua fronte sulla mia «Ti rivoglio, Eleanor. Ti rivoglio a qualunque prezzo... sono disposto a tutto» ammetto sincero e pronto a qualsiasi conseguenza.

Lei strizza per un momento gli occhi e posa le sue mani sul colletto della mia camicia e la stringo a me, ricoprendola di baci sulle tempie e tra i capelli. «Dimmi di sì e ti porto via all'istante» le sussurro con le labbra premute sulla sua fronte, ma prima che riesca a rispondermi qualcosa, qualcuno pensa bene di interromperci.

«Levale le mani di dosso, pezzo di merda!» Andrew mi spintona facendo appello a tutta la forza che possiede e si riprende Eleanor, stringendola a sé.

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Sorpresaaaa 🎉🎉
Contente?
Non ho avuto il coraggio di farvi attendere troppo 😊

Ora però dovete aspettare fino a martedì per sapere come continua 😅

Rapita - parte 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora