Capitolo 25

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Per tutta la notte il viso di Maddy mi ha perseguitata nei miei pensieri e i miei sogni ripetutamente disturbati. Le sue minacce di morte mi hanno completamente turbata, ma non quanto il dubbio di essere impazzita.
   Maddy è morta. Lo sanno tutti. E io parlato con un fantasma?

   «Ehi, buongiorno» la mano di J scivola sulla mia pancia e le sue labbra si posano sulla mia guancia.  

   «Buongiorno» ripeto e mi nascondo col viso sul suo petto. Stamattina non mi sento per niente bene e nemmeno la sua presenza così vicina mi rassicura.

   Ho un sussulto non appena mi volto sul lato, sentendo un lieve dolore sulle costole, e i miei dubbi ricominciano il loro giro nella mia testa. Quindi Maddy era vera? Mi ha colpito davvero? Per quanto ne sappia i pazzi schizofrenici sono capaci di causarsi anche da soli delle lesioni e attribuirle a qualcuno che esiste solamente nella loro testa... quindi sono pazza per davvero?

    «Vado a preparare la colazione» mi divincolo dalle sue braccia e sgattaiolo in cucina. Preparo qualche toast con burro e marmellata e due tazze di latte caldo con cacao. Quando J mi raggiunge e fresco di doccia e prende posto a tavola, addentando un toast.

   «Sei un po' pallida stamattina» osserva e io resto con gli occhi bassi «Non ti senti bene?» Aggiunge.

   «Sarà influenza... con tutto questo vento» alzo le spalle e faccio un lungo sorso di latte.

   «Allora perché non resti a letto oggi? Se vuoi posso evitare di andare al locale e passare il tempo con te...»

   «No, no. Stai tranquillo. Vai pure a lavoro. Prenderò un'aspirina e vedrai che mi sentirò meglio nel giro di mezz'ora... Non posso dare buca a mio padre stamattina» abbozzo un sorriso e lui si rassicura.

   «Okay, ma chiamami lo stesso se...»

   «Stai tranquillo» lo interrompo rivolgendogli un'altro sorriso rassicurante e terminiamo la colazione, e poi ognuno per la sua strada a raggiungere i rispettivi lavori.

    Ma purtroppo io non eccello in niente. Sono completamente assorta nei pensieri e a guardarmi costantemente intorno, con le mani che tremano e il cuore un po' troppo accelerato, e combino un disastro dopo l'altro. Faccio innumerevoli pause solamente per chiudermi in bagno e stringermi la testa con forza. Che diavolo mi sta succedendo? Maddy mi ha completamente turbata e non riesco a fare più nulla se non a pensarla di continuo e a temere di ritrovarmela faccia a faccia per la resa dei conti.

   «Eleanor, va tutto bene?» Mio padre bussa alla porta e io sobbalzo.

   «Ehm, sì. Sì, va tutto bene» mi do una sistemata ed esco dal bagno, trovandolo di fronte con le mani nelle tasche che mi guarda col capo inclinato.

   «Sei sicura?»

   Asserisco con la testa ma non riesco a sostenere il suo sguardo.

   «Problemi con Jack?»

   La mia testa si alza di scatto a questa domanda «No»

    «E allora? Perché sei così distratta?»

    «Ho mal di testa, nulla di grave» lo rassicuro e trovo difficile parlare anche con lui del problema che mi affligge. Come posso dirglielo? "Sai papà, ieri sera ho avuto uno scontro con Maddy e mi ha minacciata e mi ha anche picchiata. Ah, già! Maddy è l'ex defunta di J"
Scuoto la testa e mi allontano da mio padre pensando che solamente con Andrew posso parlare di questa cosa. Quindi prendo il cellulare e gli invio un messaggio con l'invito di un pranzo insieme urgente e accetta immediatamente.

Rapita - parte 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora