Jack

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«Non te lo spezzerò il cuore» le sussurro non appena ritrova la calma, a casa mia, sul divano, mentre resta con il capo appoggiato sul mio petto e io gioco con le dita nei suoi capelli.

   Mi stringe e si accoccola ancora di più a me. Ricambio la stretta e le stampo un bacio tra i capelli «Ora che sei qui, farò di tutto per non farti andare via» le prometto con tutta la sincerità e la buona volontà che posseggo.

Non sbaglierò ancora. Stavolta voglio il meglio per lei e il meglio per me.

«Ti amo» mi dice completamente abbandonata tra le mie braccia.

   «Ti amo» ripeto sicuro di me. 


   E la sicurezza è il principale componente che fa parte della nostra vita nei giorni a seguire, insieme alla felicità che mi riempie il cuore e che mantiene saldo il sorriso sul mio viso.
   E man mano la casa si riempie di noi. Inizia a prendere forma e calore.
   Approfittiamo del mio giorno libero per andare a fare spese e rendere la stanza più confortevole, comprando tappeti, soprammobili, una piccola libreria, incorniciando le nostre poche foto, riempiendo la dispensa e preparandoci ad affrontare insieme l'inverno alle porte.
   Dividiamo l'armadio e i cassetti. Il bagno si riempie dei suoi prodotti e dell'odore delicato del suo bagnoschiuma, e il suo trasferimento finalmente diventa definitivo.
   La serenità mi sovrasta facendomi sentire completo e al posto giusto, con una positività mai provata in vita mia.
   «Questo è l'ultimo scatolone» sospira soddisfatta, posando la scatola al centro del salone.

   «Mi sa che moriremo seppelliti da tutta questa roba che stai continuando a portare» scherzo fingendomi allarmato.

   «Smettila. È l'ultima scatola» scuote la testa ridendo «E sono i libri che devo mettere in libreria, ma lo farò dopo... Che ne dici di inaugurare questa prima serata insieme da conviventi e compagni con una bella tazza di cioccolata calda sul divano, stretti stretti sotto il plaid che abbiamo comprato e scelto insieme?» Suggerisce con gli occhi persi nei miei e l'amore che le illumina il viso.

   «Mmh, non desidero altro... la cioccolata, intendo» la prendo in giro e la stringo a me nonostante la sua protesta con tanto di finto muso lungo.

   Mi fa ridere ma poi ritorno serio, ricordandomi di una cosa importante che avevo deciso di fare questa sera. «Inizia a preparare la cioccolata, io ho una cosa per te» le faccio l'occhiolino e lei mi sorride curiosa.

   Annuisce e si dedica alla preparazione mentre io corro a prendere la sua sorpresa. Mi viene da ridere nel ripensare al commento di Daniel quando l'ha scoperto «Una gioielleria? Ti sei proprio fatto incastrare Jack Morris». Sì, Eleanor mi ha incastrato e non ho nessuna intenzione di farmi liberare. Finalmente ho assaporato il lato bello della vita e il merito è solo suo. Ed è per questo che intendo ringraziarla, mostrandole quanto sono disposto a lei.

   Recupero la scatoletta blu di velluto che avevo precedentemente nascosto sotto una pila di mie maglie in un cassetto e mi avvicino a lei da dietro mentre amalgama la cioccolata in un pentolino. La avvolgo con le mie braccia senza dirle nulla, facendole comparire davanti agli occhi la scatoletta con dentro tutto il futuro che desidero con lei.

   Lo stupore è grande. Tanto da gridare e lasciar cadere il pentolino, voltandosi verso di me per stringermi il collo con le sue braccia.

   «Non l'hai neanche visto» rido ricambiando il suo abbraccio.

   «So già che è meraviglioso» e la sua voce è spezzata dalle lacrime di gioia.

   «Be', non è come quello che ti regalò Andrew, ci tengo a metterlo in chiaro. Non vorrei che poi ne rimani delusa...» ci scherzo su, anche se quel coso non passava di certo inosservato per la luce che emanava.

Rapita - parte 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora