Capitolo 24

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«Eleanor, ma che succede?» J corre verso di me e io cerco di alzarmi, ma la pioggia fitta mi fa scivolare ancora oppure sarà l'agitazione e la paura a non farmi riuscire a rimettermi in piedi. Infatti, le mie mani e le mie gambe tremano per non parlare del mio cuore che vuole uscirmi dal petto per il terrore che provo nel ripensare alla minaccia di quella ragazza. Quindi è con me che ce l'ha?
«Dai, reggiti a me» continua J mentre raccoglie i sacchetti con la spesa, tenendoli in una mano, e mi avvolge il busto con un braccio per farmi rialzare.

«I-io, io sono scivolata» balbetto senza rendermene conto e mi scorta dentro casa.

«Sei gelata. Vieni che ho preparato un bagno caldo» lascia i sacchetti ai piedi del tavolo e mi toglie la sciarpa e il cappotto. «Sicura di stare bene?» Mi chiede mentre mi prende il viso tra le mani.

Lo guardo negli occhi e abbozzo un sorriso «Sì, va tutto bene» cerco di tranquillizzarlo e lui mi ricambia il sorriso, stringendomi poi tra le sue braccia. Non mi va di dirgli che qualcuno mi sta seguendo, che mi sta spiando e che sta perfino tramando di uccidermi. Mi ripeterà che è uno stupido scherzo e che non devo darci peso, e forse ha ragione. Forse sono solo stata presa di mira da qualche stupido ragazzino e io mi sto lasciando troppo trasportare. 

   J mi porta in bagno e la vista della vasca piena fino all'orlo con acqua fumante e tanta schiuma, e perfino con varie candele profumate accese sui bordi e sul pavimento, mi rallegra come non mai. «È meraviglioso» mormoro voltandomi verso di lui che ha già cominciato a liberarsi dai vestiti con un sorriso davvero invitante.

   «Oggi non ci siamo visti per niente e voglio farmi perdonare» La sua voce è roca e con un non so che di peccaminoso, e si avvicina a me completamente nudo, allungando le sue mani su di me per farle scorrere sotto il maglioncino.

   Le sue dita mi accarezzano la pelle e hanno un immediato effetto benefico su di me. Chiudo gli occhi beandomi di questa dolce sensazione mentre mi spoglia e mi conduce alla vasca.

   Poco più tardi ci ritroviamo a fare l'amore: lui seduto sul bordo e io seduta sulle sue gambe a dargli le spalle. L'acqua guizza sulle nostre cosce e la nostra pelle accaldata e bagnata rende il tutto più eccitante e intenso, e le sue mani che li stringono in fianchi con decisione e che poi vagano sulla mia schiena fino a raggiungere i capelli umidi per stringerli in un palmo. L'altra mano la posa sulla mia pancia e mi spinge con forza verso il suo sesso nell'esatto istante in cui esplode dentro di me, trattenuto dalla protezione in lattice, e i suoi versi rochi e gutturali mi riempiono fino a farmi esplodere insieme a lui, abbandonandomi completamente tra le sue braccia e che piano scivola di nuovo dentro la vasca per coccolarmi e tenermi stretta con la schiena al suo petto.

Ovviamente la serata scorre benissimo. Dopo il bagno e la cena preparata insieme, ci infiliamo sotto le coperte per guardare un film, ma io tutto faccio tranne che concentrarmi sullo schermo perché il profilo perfetto di J, nonostante la cicatrice, mi impedisce di guardare altrove.

Il suo viso è così rilassato e non più corrucciato dalla rabbia e dall'odio, e le sue labbra che si stendono in una risata, per via di una battuta comica in TV, fanno ridere anche me. Ma poi si volta a guardarmi e smette di ridere «Ma non lo stai guardando per niente»

   Abbasso lo sguardo colpevole «L'ho già visto» ammetto.

   «E perché non l'hai detto? Ne avremmo guardato un altro»

   «Perché ci tenevi a vederlo... e poi trovo il tuo viso di gran lunga più interessante» gli stampo un bacio sulla guancia e lui scuote la testa con un sorriso, poi mi avvolge con un braccio e mi tira a sé.

   «Eleanor, sei fantastica»mi sussurra all'orecchio per poi stamparmi un grande bacio sulla tempia.

«Tu di più»

Rapita - parte 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora