Rapita - parte 3

Epilogo

20 giorni dopo...
   Vigilia di capodanno

   «Dai, devo ammetterlo. Hai scelto un bell'appartamento» mi dice.
   «Finalmente l'hai ammesso! E poi non è un semplice appartamento, ma un attico» Mi getto tra le sue braccia e ci copriamo con un plaid nonostante il bio camino accesso di fronte a noi.
   «Anche questo divano non è niente male»
   «È uno dei migliori che si trova sul mercato» mi crogiolo tra le sue braccia e rivolgo uno sguardo fuori dalle immense vetrate che affacciano sulla città completamente illuminata e innevata.
   Abbiamo deciso che dalla vita chiederemo solo il meglio e che nulla mancherà nel nostro rapporto.
   J si sta dando da fare con il suo locale e sta andando così bene che i guadagni aumentano di giorno in giorno, rendendolo particolarmente soddisfatto e realizzato. E viene frequentato da così tanta gente che ha avuto la necessità di ampliarlo e di assumere più personale.
   E io sono tanto fiera di lui.
   E se anche sono una ricca ereditiera, ormai non gli pesa più, anzi sta cominciando ad apprezzare un nuovo stile di vita più spensierato e agiato. Tanto per cominciare ha accettato di vivere in un attico di lusso anziché in un appartamentino in subaffitto e non rinuncia a trascorrere del tempo con i miei genitori.
   La sua famiglia adesso siamo noi. I miei genitori hanno imparato ad accettarlo nelle loro vite, rendendosi conto di quanto sia cambiato, e lui non perde tempo a mettersi in mostra con gesti sempre più galanti e maturi.
   Ma stasera siamo soli a festeggiare l'inizio di un nuovo anno.
   «Mancano pochi secondi alla mezzanotte» dico.
   «Un nuovo anno sta per cominciare»
   «Il nostro anno»
   «Saranno nostri anche tutti quelli che ne seguiranno»
   «Certo. E promettimi che passeremo l'ultimo dell'anno sempre soli soletti, proprio così come stiamo facendo adesso»
   «Lo prometto» mi stampa un bacio tra i capelli e mi stringe al suo petto.
   Nel cielo buio si scatenano i fuochi d'artificio più grandi e abbaglianti che illuminano l'interno dell'attico con un'infinità di colori caldi e lucenti.
   Restiamo in silenzio ad ammirare lo spettacolo, ma J non rinuncia a due flûte di champagne che avevamo già pronti sul tavolino in vetro accanto a noi.
   E non mi scomodo dal suo petto mentre ne sorseggio un po', con gli occhi incollati nella vastità del cielo vivacemente illuminato.
    «È meraviglioso» commento assalita da un'intensa felicità. Ma J non risponde nulla. Sento solo che armeggia con un cuscino e poi mi piazza davanti agli occhi una scatoletta di velluto blu aperta, con all'interno l'anello più bello e splendente che abbia mai visto.
   «Sposami» mi sussurra all'orecchio.
   E mi volto immediatamente verso di lui «È un ordine?»
   «Sì. Potrei rapirti e rinchiuderti in un bunker se non lo fai» assume un tono minaccioso che ormai non gli calza più a pennello.
   «Oh, allora mi sa che devo accettare per forza» sorrido per poi schiantarmi sulle sue labbra che mi accolgono affamate. E poi mi lascio incorniciare l'anulare da una nuova promessa che stavolta nessuno potrà infrangere.

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Aggiornamento in anticipo!!!

Siamo giunti alla fine 😭
Vi ringrazio veramente di cuore per aver seguito questa storia per un lungo anno senza mai stancarvi.
Siete delle lettrici meravigliose e sono contentissima di avervi conosciuto e di aver letto tutti i vostri punti di vista.
❤️🙏🏻

Ci rivedremo presto con una nuova storia e poi chissà ... 😉 di Rapita non mi sono ancora stancata.

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