2.Lui

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Cazzo è il ragazzo che stavo guardando prima. Dico tra me e me.
«Ciao...io mi chiamo Stiles» dice.
Gli sorrido. Non devi sorridergli. Mi ricorda il mio subconscio.
«Hey mi vuoi rispondere?» dice arrabbiato.
«Mhh...sì cioè no...cioè sì...»
«Okay, okay questa risposta mi basta» dice salvando una delle mie solite figuracce. Mi sembra arrabbiato. È un tipo strano però.
«Okay» dico andandomene prima di combinare un altro caos.
Vado da Alessandro che mi accoglie calorosamente, presentandomi ai suoi amici.
«Ciao, Miss nuova» sento dire da uno.
«Ciao» sento dire da altri due.
«Ciao» dico io insicura.
Rimango sola con Alessandro. Parliamo e parliamo. Mi sento a mio agio con lui, che bella sensazione.
Non ci posso credere sto facendo amicizia! Brava Lydia, mi dico.
«Com'era la tua scuola?» mi chiede.
«La prima era carina, ero felice tutto sommato i miei compagni erano simpatici...ma dopo 3 mesi ho cambiato scuola. La seconda non mi piaceva. Avevo delle compagne false che non voglio ricordare. La terza era ancora peggio. Le ragazze mi sorridevano quando invece mi odiavano...e poi c'è questa che ancora non so com'è ma spero sia l'ultima...» dico tristemente cercando di dimenticare gli anni passati.
«Devo dire che di scuole ne hai girate»dice.
«Sono sempre la nuova arrivata» dico cercando di sorridere.
Finisce l'intervallo.
Vado a sedermi ma mi scontro con Stiles. Perchè ci deve esser sempre lui dimezzo.
«Scusa» dico io. Ci guardiamo negli occhi. Passano tre secondi e non sento ancora la sua voce così vado avanti facendo finta di niente.
«Ma è sempre così strano quello Stiles?» dico ad Ale. Ale? Lo sto chiamando Ale. Questo mi eccita. Non ho mai avuto amici maschi.
«Diciamo che è complicato» dice.
«Complicato? Complicato mi sembra poco per come si comporta... è arrogante è...» decido di star zitta. Forse parlo troppo. Non sapevo di poter parlare così tanto.
Sono le 13:35. Esco da scuola. Sento delle voci dire: «Ehi occhi verdi» mi giro e davanti a me ci sono tre ragazzi con delle giacche di pelle e delle moto non sembrano degli studenti. Cerco di andare via ma qualcuno mi ferma prendendomi il braccio.
«Lasciami» dico paurosa.
«No, no, no adesso ti portiamo con noi» dice uno di quelli.
Non riesco a parlare ma cerco di togliere la sua mano dal mio braccio.
«Lasciatela in pace» sento una voce provenire da dietro di me.
«Ehi ragazzino decidiamo noi non tu» dice un altro.
«Forse non ti è chiaro. Ho detto di mollarla» dice il ragazzo dietro di me tirando un pugno al biondo e la "gang" se ne va. Controllo il braccio per vedere se c'è qualche segno ma subito mi giro per vedere chi mi ha salvata e vedo lui. Stiles. Tutto ciò mi sorprende. Credevo fosse Alessandro, ma in effetti la voce del mio amico è diversa.
«Grazie»dico.
Ancora una volta non mi risponde. Che maleducato. Si gira per andarsene.
«Ehi mi hai sentita ti ho detto grazie. Perchè mi aiuti se poi non mi rivolgi neanche la parola» sbotto io.
Siamo solo noi due all'uscita della scuola. Metto bene lo zaino in spalla e me ne vado. Questo Stiles è strano. Poi che razza di nome è Stiles. Bha. Prendo l'autobus per poi arrivare a casa e non trovare nessuno. Come sempre. Ripenso a ciò che è successo. E finisco per pensare a lui.

Poi sei arrivato tu [Stydia]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora