30. Lydia

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Mi voltai per vedere l'orologio appeso in un negozio.
«Dobbiamo proprio venire qui?» disse una voce familiare.
Guardai da dove venisse quella voce.
Vidi Stiles. I nostri occhi si incrociarono.
«Aspetta guarda questo» era una voce femminile.
Smisi di guardare Stiles. Non era solo.
C'era una ragazza bionda con lui.
Mi avvicinai verso di lui.
«E Livia che fine ha fatto?» chiesi.
«Livia? Ah si. Bho che ne so»
«Chi è Livia?» chiese la bionda.
«Una che viene nella nostra scuola» rispose come se non ci fosse mai uscito.
«Va bene, io me ne vado, ah e spero che questa sia l'ultima» dissi io.
So di esser stata scortese ma non potevo di certo dire "che belli che siete", mi dispiace per questa ragazza.
Ricevetti una telefonata da Noah.
«Noah?»
«Si volevo ringraziarti per avermi aiutato» disse dato che l'avevo accompagnato a casa e gli avevo mantenuto il ghiaccio durante il tragitto.
«Di niente» dissi io.
Mi attaccò.
Che strana chiamata, non mi ha nemmeno salutata.
Mentre andai ai camerini vidi Stiles seduto su una poltroncina.
«Capisco che tu sia arrabbiata con me perchè non ricambio i tuoi sentimenti ma non puoi fare una scenata del genere» disse.
"Non ricambio i tuoi sentimenti?"
«Ma sei serio?»
«Lydia io la amo»
Per un secondo ho pensato che avesse detto "Lydia io ti amo" ma poi capii che era solo la mia immaginazione.
Ora ho Noah, si certo è una brava persona ma sarà in grado di rifarmi innamorare?
«Stiles, forse non sai cosa significa amare» dissi io.
«Ora so cosa significa. Vuol dire essere felici, sentirsi migliori, provare nuove emozioni» per un secondo mi è sembrato veramente innamorato e dolce.
«Ma poi a te che cazzo te ne frega»
Il secondo svanì e ritornò il "Void" Stiles che c'era in lui.
«Non capisco perchè tu debba continuare a dire le parolacce»
«E io non capisco che cazzo te ne freghi»
Mi avvicinai a lui.
«Stiles ma che ti prende?»
Durante ogni passo che facevo verso Stiles, lui si agitava.
La ragazza uscì dal camerino e capì che tra me e Stiles c'era stato qualcosa. Era turbata e per questo iniziò a presentarsi.
«Ciao io sono Grace» disse la ragazza.
«Io sono Lydia» dissi.
«Mhh...ora vado» dissi io, dirigendomi nel camerino.
"Lasciala perdere è solo una povera illusa" era quello che riuscii a sentire dal camerino. Era Stiles che parlava male di me.
Non mi provai nemmeno il capo perchè non ne avevo la forza e la voglia. Andai verso l'uscita.
«Lydia» sentii dire da una persona.
Mi girai era Livia. La ragazza dai capelli rosa.
«Sai dov'è Stiles?» mi chiese.
«È dentro quel negozio assieme alla sua fidanzata» dissi.
Me ne andai a casa.
Mi distesi sul letto.

Poi sei arrivato tu [Stydia]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora