12. In ospedale

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"Stiles" è l'unica cosa che ricordo di aver urlato.
Mi risveglio. Non mi trovo nel mio letto. La stanza è bianca.
«Lydia, finalmente ti sei svegliata?» era Mike.
«Dove mi trovo?» chiesi io.
«In ospedale»
«Cosa? Perchè? Cos'è successo?»
«Sei stata investita»
«Come? Dov'è Stiles?»
«Una macchina vi ha investiti»
«Come ha fatto?»
«L'autista dice che Stiles si era girato a parlarti e tu hai urlato "Stiles" e sei corsa, ma la macchina stava andando veloce e non ha avuto modo di fermarsi e perciò siete stati investiti»
«Dov'è Stiles?»
È l'unica cosa che riesco a chiedere e a pensare.
«In un'altra stanza»
«Voglio andare da lui»
«Lydia non puoi»
«Perchè non posso?»
Muovo il braccio sinistro per alzarmi e solo ora mi accorgo di essermelo rotto.
«Ahia» scoppio a piangere.
«Lydia stai attenta» si alza per aiutarmi.
Mi asciuga le lacrime. Lo fermo.
«Mike fermo non possiamo continuare così»
«Ti piace?»
«Io credo di si»
La sua faccia diventa triste.
«Scusa Mike ma dovevo dirtelo anche se penso che tu lo abbia gia capito»
«Va bene Lydia, basta così ora l'importante è la tua salute di scuteremo dopo di questo» disse lui calmo anche se so che dentro era furioso e triste.
Questa distanza che c'è tra me e Stiles mi uccide.
«Posso vederlo?»
«Non lo so, vado a chiedere a qualcuno»
Esce. Aspetto con la sperenza che dicano di sì.
«Hanno detto ancora no, ma da domani puoi uscire e vederlo quanto vuoi» disse Mike.
«Proprio così. Tu fortunatamente oltre al braccio non hai altri problemi» disse la dottoressa.
Se ne andò e chiuse la porta.
«I miei genitori dove sono?»
«Non hanno risposto alle chiamate, così hanno chiamato subito me perchè avevano visto le 26 chiamate»
«Grazie per esser venuto»
«Di niente»
«Toc toc» sentimmo dire da dietro la porta.
Era Allison.
«Lydia» corse ad abbracciarmi.
«Mike se vuoi puoi andare» disse Allison.
«Si Mike, All ha ragione hai gia fatto tanto» dissi io.
«Ok» disse lui.
Mi venne a dare un bacio sulla guancia.
«Gli hai detto tutto?» chiese All.
«Si»
«Hai fatto bene»
«Voglio vedere Stiles»
«Lo so Lydia, ma purtroppo non è possibile»
«Mi manca, questo fottuto incidente ha rovinato la mia giornata»
«Ma come avete fatto»
Le spiegai con ricordi vaghi.
Provai a dormire.
"Stiles ti amo"
"Anche io Lydia. Ti amo con tutto il mio cuore"
"La mia vita faceva schifo, poi sei arrivato tu e hai stravolto tutto"
"Lydia sei la mia vita, ti amerò per sempre"
"Siamo due anime che ne formano una sola. Io e te"
"Stiles attento alla macchina"
Era troppo tardi in un solo secondo è morto.
"Aiuto" urlavo come una disperata e piangevo più che mai. L'uomo della mia vita è morto.
«Stiles» urlai.
«Lydia è tutto apposto è solo un sogno» mi disse Allison.
Sono le 4:30 di notte. Continuo a sudare e a sognarlo in degli incubi.
Chissà come starà Stiles?
Nessuno me lo vuole dire.
E tra l'altro i miei genitori non sono neanche venuti a farmi visita.
Questi non sono genitori. Sono mostri.
Bevvi un bicchier d'acqua.
Accesi il telefono.
Guardai la foto che ho fatto con Stiles.
Come fa a esser sempre così bello?
Finalmente mi addormentai.

Poi sei arrivato tu [Stydia]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora