36. Lydia

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Noah arriva quando il cameriere ci serve. Dopo aver mangiato andiamo in gelateria nonostante sia novembre.
Stiles e Grace si danno la mano, devo dire che stanno bene.
Le mie mani come sempre erano gelate perchè avevo freddo.
Mentre Grace scelse i gusti del gelato, Stiles si avvacinò a me.
«Mi dispiace per te e Noah»
«Non fa niente...»
Stiles mi passò il gelato al cremino e nutella. Le nostre mani si sfiorarono.
Vorrei dire "che bella sensazione" ma il problema è che sta con Grace e non riesco a guardarlo con gli occhi di quando ne ero innamorata.
«Hai le mani gelate» disse.
«Lo so» dissi guardando per terra.
Mi andai a sedere vicino alla ragazza che era la causa del mio distaccamento da Stiles.
Iniziammo a parlare.
Non so come ma finimmo per parlare di me e Noah.
«Mi ha detto che si vergogna di me» dissi io.
«Non divrebbe, non mi sembri una brutta persona...al massimo sei tu che dovresti vergognarti di lui»
«Forse dovrei»
Ci avviammo verso casa.
Stiles e Grace mi accompagnarono dato che Noah se ne andò.
Mi sento di troppo, così inizio a camminare in fretta.
La casa di Grace era prima della mia e così entrò e restammo io e Stiles.
Ero più veloce di lui nel camminare.
«Lydia aspetta» disse correndo.
«Scusa Stiles, so che volevate che questa giornata andasse diversamente ma io sono così e Noah è...»
«Un'idiota, questo si sapeva ma tu non sei solo "così"»
«In che senso?»
«Nel senso che...tu sei una persona meravigliosa, si divertsa dalle altre e ora devo andare»
Sorrisi.
«Grazie» dissi.
«Di niente» disse.
Mi prese le mani.
Lo guardai storto, non capivo che intenzione avesse.
«Volevo vedere se erano ancora fredde...»

Poi sei arrivato tu [Stydia]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora