52. Lydia

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Appena entrai in quella dannata caffetteria il mio pancino iniziò a brontolare, ma non è il momento di pensare a quello. 

«ciao posso esserti utile?» disse la dolcissima Betty.
«mhh si, dov'è Stiles?»
«È lì seduto al tavolo, è il quarto shottino che beve, sta dando i numeri ti prego fallo smettere. Io ci ho provato ma continuava a insultare un tipo... Forse se vai da lui la smetterà e ti ascolterà cosa che purtroppo non ha fatto con me...» disse rassegnata, con un sorriso triste.
Era Mike quello che insultava.
Aveva ragione, solo che doveva insultare me.

«Vado subito»
Mi piombai al suo tavolino.

«Ehy, tu. Allora com'è stato il bacio?! Meglio o peggio dei miei. Perchè cazzo sei qui!? Guarda la porta è lì vacci, che non ti voglio vedere. Mi fai giusto un po' schifo»

Ah.

«Lo so, hai ragione. Faccio schifo, ho fatto una grandissima cazzata. Non so nemmeno perché» dissi.

«Non ti bastavo? Volevi di più? Dai tieni il tuo fottutissimo regalo di Natale» disse lanciandomi una scatolina. 
«Non te lo meriti ma a chi potrei darlo se non alla persona per cui ho fatto straordinari su straordinari per comprarlo, perdendo anche il lavoro. Che stupido che sono. Pensare a me e a te insieme. Ma quando? Mai. Si, direi proprio mai. Forse l'universo non ci vuole insieme, non è destino. Sai che ti dico me ne frego perché io ti amo e tanto, magari è amore incorri sposto ma non importa. Chi se ne di me. Vai dal tuo Mike sarà lì ad aspettarti a braccia aperte. Corri che magari si stanca di aspettare. Fai la cosa giusta per una volta, fallo per me. Per favore»
«Dai Lydia non piangere, io non merito le tue lacrime, come tu non meriti le mie e non le avrai, magari si, ma non le vedrai»

Saranno passati solo 5 minuti dal suo discorso che mi ha stroncata ed io sono ancora qui, seduta, con le guance bagnate e con la mente a riflettere che razza di mostro io sia. Non riesco più a pensare, non riesco a parlare, non riesco a fare niente. Apro la bocca ma quel che ne esce fuori è un interminabile silenzio.

«Allora Lydia, hai qualcosa da dire o vuoi fare solo scena muta. Guarda che non sei ad una interrogazione scolastica»

«Io, non volevo. Non volevo farlo. Ma tu cazzo, tu eri qui a parlare con quella ragazza e come pensi che mi sia sentita? Male. Poteva essere una semplice chiacchierata ma da fuori non sembrava. Magari io l'ho combinata grossa baciandolo e non so nemmeno perché e come cavolo mi sia saltato in mente. Ti ho chiamato un sacco di volte e tu potevi rispondere al posto di ubriacarti. Mi vuoi umiliare dicendo quanto tu sia il fidanzato migliore? Fallo perché hai pienamente ragione. Peró non dimenticare che io ti ho chiesto scusa. So che uno scusa non basta per quello che ho fatto, ma non ci sono andata a letto e non gli ho dato chi sa che bacio.  L'ho fatto solo per gelosia e per quello non me ne pentivo, non ho pensato che avrei solamente peggiorato il tutto. Non so cosa dire se non scusa.» finalmente riuscii a dire qualcosa o meglio il minimo.

Sono una stupida.

Scusate tanto se ci sono stati momenti in cui non scrivevo più. Quest'anno ho avuto gli esami, che sono andati benissimo. Ora tornerò a scrivere, spero vi piaccia e spero che stiate passando una bella vacanza❤️


Poi sei arrivato tu [Stydia]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora