54. Lydia

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Alla decima chiamata di mia madre decisi di rispondere.

«Lydia dove cavolo sei?»
«Mh, non saprei precisamente, perché?»
«Perché non rispondi quando ti chiamo?»
«Volevo stare sola»
«Vieni subito in ospedale»
Chiusi la chiamata.
Avevo già capito.
Qualcosa in quella dannata casa era successo o meglio era successo ad una persona.
La migliore.
La mia preferita.
Quella che c'è sempre:
mia nonna.

Presi un taxi e con la massima velocità arrivai in ospedale.
Dopo aver chiesto in che stanza fosse chiesi a mia madre che cosa era successo: un tumore.
Un tumore che era arrivato agli ultimi stadi e di cui io non ero a conoscenza.
Mi fiondai tra le braccia della mia nonna. Mi sdraiai accanto a lei e sapevo che quella era l'ultima volta.

«Cara Lydia, grazie di tutto. Ti voglio tanto bene, un sacco. Ricordati che io mi trovo qui, nel tuo grande cuore e qui sopra, in questo immenso cielo» disse baciandomi la fronte.
Mentre una lacrima cadde sulla mia guancia.
«Nonna non puoi lasciarmi. Chi ci sarà ora? Nonna ti prego. Perché nessuno me l'ha detto?
Nonna non puoi andartene»
«Tesoro mio, guarda il lato positivo: sarò la stella più bella»
E tra le lacrime si formò un sorrisetto.
Lei è sempre così, pronta a trasformare il peggio in felicità.
«Ti chiedo una cosa: ricordati di me quando guardi il cielo, ma soprattutto sorridi. Fammi vedere dal cielo i tuoi sorrisi meravigliosi. Ricordati che starai bene. Soprattutto che nessuno sarà capace a toglierti il sorriso»
Così tanto in così poco.

«Mi mancherai»

Passammo la notte così, io tra le braccia dell'unica persona che c'era, l'unica che badava a me, l'unica che mi pensava. La sola persona che mi ha salvata da tutto.

Al mio risveglio lei, purtroppo, era passata a miglior vita.

Le lacrime cadevano come la pioggia.
Il peggior giorno era arrivato.

'No'
'non la portate via'
'vi prego, no'

Erano le parole che urlavo tra le braccia di mia madre che mi stringevano contro la mia volontà.

Mi sedetti per terra, con le ginocchia al petto e con le mani sulla faccia, ripensando a ciò che avevamo passato.

"Nessuno sarà capace a toglierti il sorriso" ripensai.
Sorrisi.
Feci il mio sorriso più bello, con sfumature al tempo stesso tristi.

Così la voglio ricordare: un sorriso.

Scrivendo questo capitolo un po' mi sono commossa, pensando se fosse successo a me. Aiutooo.
Spero vi sia piaciuto e niente ciaoo

Poi sei arrivato tu [Stydia]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora