33. Stiles

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Piove.
Sto correndo senza una meta.
Ero davanti a casa sua.
Suonai il campanello e mi aprii.
Guardai quegli occhioni illuminati dalla luce, erano splendenti.
«Devi dimenticarmi» dissi.
«Che ci fai qui? Dai entra»
Non mi aspettavo rispondesse così ma sapevo che non sarebbe finita bene.
«Dovevo dirti in faccia come dovrebbe andare, quindi dimenticami» dissi entrando.
«Come sai che non ti ho dimenticato? Perchè io mi ero dimenticata di te»
Questo era un colpo basso.
Si è dimenticata di me?
Non riesco a credere che l'abbia detto.
Ma so che sta mentendo, almeno spero.
«Sono io che devo dimenticarmi di te. Ormai ho una relazione seria, l'ho fatto con quella ragazza anzi con la mia ragazza e » dissi sincero.
«L'hai fatto?»
«Si»
Spero apprezzi la mia sincerità nonostante possa averle spezzato il cuore.
«E me lo dici come se non fosse importante? Stiles vattene via»
«Scusa ma non è questo il punto»
«E quale sarebbe?»
«Che non riesco a dimenticarti»
«E che l'hai fatto»
«Si ma io ti amo, l'ho fatto incosciamente»
Io la amo veramente. Perchè non lo capisce.
«Vai fuori» disse aprendo la porta  ma  io la bloccai.
«Lydia per favore ascoltami»
«Vattene via Stiles, io non ti amo. Non voglio più sentirti, non voglio più vederti. Stai continuando a rovinare la mia vita» disse con le lacrime agli occhi. Non voglio che finisca così.
Io devo lottare per lei anzi per noi.
«No Lydia, ti prego»
«VAI VIA. SUBITO» disse.
«No Lydia, io non me ne vado. Io rimango, qui, con te»
Con un tocco leggero appoggiai la mia mano sulla sua guancia.
L'unica cosa che volevo fare era baciarla.
Mi avvicinavo sempre di più.
Eravamo a due centimetri di distanza.
Era il momento di baciarla. So che non dovrei farlo ma ne sento il bisogno, lei mi manca e so di essergli mancato.
Si girò prima che le mie labbra toccassero le sue.
«Stiles vattene, non puoi piombare qui, dirmi che non mi hai dimenticata e che l'hai fatto con una ragazza e tentare di baciarmi»
«Lydia ti prego»
«Basta. Vattene via, quante volte te lo devo dire. Mi stai facendo soffrire in continuazione»
«Lo so mi dispiace»
«Ti prego vattene via»
Si girò verso di me, mi guardò con quei fantastici occhi verdi e lucidi.
«Lydia io»
"Ti amo" era quello che volevo dirle.
«Tu ora te ne vai»
I nostri occhi si incrociarono.
Vidi la sua malinconia.
L'avevo fatta soffrire.
L'avevo combinata grossa.
Vedevo nei suoi occhi che qualcosa sarebbe cambiato e che sarebbe stata l'ultima volta che mi avrebbe guardato con amore. Il suo sguardo sembrava vuoto.
Varcai la porta.
Ero uscito.
Mi sedetti per terra con la schiena appoggiata alla porta.
So che anche lei era in quella posizione. Vorrei non aver conosciuto Grace e non averlo fatto.
Ma ne sapevo le conseguenze.
Mi alzai.


Poi sei arrivato tu [Stydia]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora