42. Lydia

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Oggi è il 24 dicembre.
È la Vigilia di Natale e io la passerò con la mia famiglia materna.
Nemmeno oggi vedrò mio padre.
Esco fuori.
Non nevica ma fa molto freddo.
Odio l'inverno perchè fa sempre freddo ed è sempre buio.
Io non sono una persona solare al 100% ma amo il sole, la luce, l'estate.
Non ho una meta precisa ma voglio uscire. Non mi piace stare a casa.
Andrei al parco ma che ci va con un tempo del genere?
«Ciao Ale»
Era seduto ad aspettare l'autobus.
Da quando Allison è morta io non parlo più con nessuno, nemmeno con Ale. So che si sentirà molto male.
Dobbiamo ricominciare da capo.
Anche se sarà difficile.
«Ciao» disse.
«So che manca anche a te, ma lei non sarebbe felice se ci vedesse così sarà difficile ma noi dobbiamo ricominciare a parlare»
«Lydia non è facile»
«Lo so. È complicato. Tutto è complicato ma insieme ce la possiamo fare. Su fammi vedere quel sorriso che nascondi da settimane»
Gli strappai un bel sorriso.
Oggi mi sento energica.
Voglio cambiare.
Devo essere felice.
Anche se di felice c'è poco.
Ma quel poco lo devo far valere.
«Come mai tutta questa allegria?»
«A Natale come fai a non esserlo?»
«Hai ragione»
«Allora? Dove andiamo?» chiesi io.
«Okay, va bene, andiamo in Duomo»
«Ma ti sei risposta da sola» disse Ale.
«Lo so. Dai muoviti»
Mi alzai e diedi una mano a lui così che si alzasse.
«Sfaticato»
«Cos'hai detto?»
«SFATICATO»
Arrivati in Duomo entrammo in un negozio.
Eravamo all'Alcott e non riuscivo a prendere una maglia che era appesa in alto.
«Tieni»
«Che cosa ci fai qui?»
«Non puoi semplicemente dire "grazie"?»
«Grazie»
«Prego. Ti conviene prendere delle scarpe col tacco»
«Non mi piacciono»
«Lo sapevo. Allora oggi cosa farai?»
«Scusa devo andare e ti conviene correre da Grace che nemmeno lei non arriva a prendere un maglione»
«Ah...vado» disse triste.
Perché c'è sempre lui?
Tra me e Stiles non potrà mai funzionare, eppure lui ci prova.
Andai ai camerini.
Uscii per vedere come mi stava.
«Ti sta bene» disse Stiles.
«Lo so che non mi sopporti più» disse.
«Io ti odio» dissi io.
«Lo so, ma io no»
«Dovresti, almeno la mia vita non sarebbe  complicata...se so che mi odi ti odierò anche io e non mi avvicinerò più a te.» dissi.
«La mia vita è complicata lo stesso sia che tu mi odiassi e che tu non mi odiassi»
«Perchè?»
«Perchè ti amo» disse.
«Lo sai che ora mi allontaneró da te?»
«Lo so, è per questo che mi avvicinerò sempre di più»
«Sai che lo racconterò a Ale?»
«Lo so e so anche che non lo dirai a Grace» disse.
Rimasi in silenzio.
«Grace ti aspetta»
«E allora?»
«Se non vai si arrabbierà»
«E allora?»
«Ti lascerà»
«Non mi importa. Lo vuoi capire che l'unica persona che voglio sei tu»
Rimasi bloccata.
Non so cosa dire.
Il tempo sembra non passare più.
Lui si avvicina sempre di più a me.
So che è sbagliato ma questo è quello che voglio.
«Oh al diavolo»
Lo baciai.
Era più bello della prima volta.
E se il mio destino è lui?
Lo scoprirò solo vivendo.
Appoggiai le mani sulle sue guance che erano calde e lui sui miei fianchi.
«Mi odi ancora?»
«No»




Poi sei arrivato tu [Stydia]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora