ANTONELLO
"Ora mi spieghi tutto!"
La voce di Riccardo mi riscosse dai miei pensieri turbolenti e tristi.
Poggiai la grappa sul tavolino e lo guardai: era accanto a me, esigeva una spiegazione e non avrebbe accettato il mio silenzio. Ripensai al maledetto giorno in cui avevo sentito la sua voce e avevo accettato di fare quelle ricerche. Ero stato felice di risentirlo, era uno dei miei amici più cari, ma non avrei mai immaginato che quell'incontro riaprisse ferite che credevo ormai cicatrizzate. Riccardo mi conosceva bene, sapeva come incuriosirmi, come alimentare il mio spirito investigativo.
La ricerca della misteriosa identità di un ragazzo apparentemente senza passato" queste erano state le sue parole.
"Il ragazzo sta con mia figlia, io voglio sapere chi perché ho paura per lei, ho paura che quel ragazzo sia un poco di buono."
Sapere la piccola Giulia in pericolo aveva fatto scattare la scintilla che mi aveva portato a iniziare la ricerca; non poteva sapere, povero Riccardo, non poteva conoscere gli esiti cui quella ricerca mi avrebbe condotto e purtroppo neppure io. I timori forse infondati di un padre, mi avevano gettato in un vortice di dolore, in una spirale di sofferenza avvolgendomi in un gorgo infinito che mi aveva ricondotto a lei, da Elisabetta e dal piccolo Giorgio. Non avrei mai dimenticato quell'esile e disperato ragazzino con il volto emaciato e gli occhi grandi e dilatati dall'orrore; visitava ancora i miei incubi e il suo sguardo vuoto si sovrapponeva a quello vacuo e spento di Elisabetta; la sua pelle, bianca come il latte, era come la sua, troppo simile a quella di sua madre.
"Quando ti ho chiamato per chiederti di fare delle ricerche, tu sapevi? Avevi capito?" Magari avessi saputo, probabilmente non avrei accettato mai e poi mai, pensai.
"Dio, non posso crederci, tu avevi una donna che amavi tanto ed io non l'ho mai nemmeno sospettato; e Giorgio... povero ragazzo! Non avrei mai pensato, mai creduto... "L'alcool cominciava a fare il suo effetto, Riccardo non aveva mai parlato tanto. Lo guardai decidendo di rispondere a una domanda per volta. La grappa, bevuta quasi a digiuno, rallentava il flusso dei miei pensieri, mi impastava la voce, toglieva le inibizioni, rendendomi fragile.
"Non lo sapevo, se avessi saputo, non avrei mai accettato di venire fin qui, non avrei mai volutamente riaperto ferite che speravo di aver sanato." Sentivo gli occhi bruciare, ma non avrei mai pianto di fronte a Riccardo. Le mie lacrime le avrei conservate dentro di me.
Che diritto avevo io di piangere? Io intuivo, io sospettavo, io avrei potuto salvarla, ma non ero forte abbastanza allora: avevo paura, sentivo che se fosse continuata, la mia storia con Elisabetta sarebbe finita in modo tragico, sapevo, in cuor mio, che non poteva esistere una felicità costruita sul dolore.
Riccardo mi guardò in modo significativo, poi annuì. "Quando hai capito che si trattava di loro?"
Già, quando.
Non ne ero sicuro o forse l'avevo sempre saputo o forse, pian piano l'idea si era insinuata nella mia mente. Optai per una mezza verità.
"Non so, ho cominciato a mettere insieme i pezzi un po' per volta, la tua frase: - gemelli senza passato - ha forse aperto uno spiraglio nella mia mente, mi ha intrigato, non sapevo se si trattasse di loro, ma ero stuzzicato dall'idea di scoprire qualcosa, magari di fare uno scoop. " No, non avevo alcuna intenzione di darli in pasto alla stampa, non dopo quanto avevano già subito, non quando parte della loro famiglia d'origine li cercava ancora. Elisabetta aveva voluto proteggerli ed io avrei rispettato le sue volontà ad ogni costo."Non guardarmi così Riccardo", dissi fissandolo in volto.
"Io sono un giornalista free lance, questa strana storia, magari, mi avrebbe permesso di vendere un articolo a qualche giornale!" Mentii e bevvi un altro sorso.
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The dark side of the moon
Romansa... e se la diga crolla aprendo grandi falle e non c'è spazio sulla collina, e se la tua testa scoppia con oscure inquietudini, allora ti incontrerò sul lato oscuro della luna. da: Brain Damage (Pink Floyd)) Giorgio e Giulia, due anime, due...