The Bride (Eddie's POV)

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La porta si apre. Sento i suoi passi lenti e leggeri farsi avanti verso di me.
 
Finalmente. Sto aspettando il suo arrivo da troppo tempo ormai, e ora sento il mio cuore stentare dall'uscirmi dal petto ma mano che il mio piccolo, un tempo irraggiungibile, sogno, continua ad avanzare verso di me.
 
La sento fermarsi, il che mi porta a voltarmi.

Ed eccola lì, la mia splendida sposa.

Il vestito le sta un incanto, e il tessuto scivola perfettamente nella sua morbida pelle chiara, come premeditato.

Il velo nasconde un leggero rossore alle guance, che lei nel frattempo sta cercando di nascondere evitando di non incrociare il mio sguardo, invano.

Poi i nostri occhi si incontrano, lasciando sfiorare due anime che hanno sempre saputo di appartenersi, pur non conoscendosi, perché entrambe consapevoli che un giorno si sarebbero incontrate, e avrebbero pianto lacrime diverse da quelle che le loro misere vite erano solite fargli versare.

«Sei bellissima, tesoro.» le sorrido, immaginando quanto i miei occhi stiano brillando alla vista di tanta bellezza.

Ricambia il sorriso, continuando la marcia senza mai staccarmi lo sguardo di dosso.

E più si avvicina, più sento il mio sorriso sprigionare sempre più felicità come mai prima di incontrare lei, che ora, finalmente, si trova proprio davanti a me.

Le alzo il velo; ed ecco i nostri occhi incontrarsi, i respiri trattenersi, le labbra schiudersi in teneri sorrisi, le nostre anime desiderose di diventare un tutt'uno.

Siamo davvero così tanto, noi due, che il mondo intero potrebbe invidiarci per la tanta felicità che stiamo provando in questo momento, per l'amore che ci trasmettiamo mai esistito agli occhi della gente. Forse addirittura impossibile, contorto.

Le prendo la mano, sfiorandone il palmo con le labbra.

«Sei pronta a diventare la mia sposa?» le chiedo, per poi vederla simulare una smorfia.

«Io lo sono sempre stata. Perciò, non posso permettere che finisca così.» risponde stringendomi la mano.

La guardo confuso. Perché mi stava dicendo quelle cose?

«Ti prego, resta con me!» continua portando la mia mano alla sua guancia, mentre vedo i suoi occhi diventare sempre più lucidi.

«Lo farò,» rispondo accarezzandole il viso «ora che ti ho trovata, non intendo lasciarti per nessun motivo al mondo.»

«Allora apri gli occhi! Svegliati!»

Poggia le mani sulle mie spalle scuotendomi, il che mi fa sentire il capo pesante e gli occhi altrettanto. Vedo annebbiato, e sento le mie gambe vacillare, come se dovessi svenire da un momento all'altro.

Ed ecco il suono confuso di una motosega, e una terribile fitta al fianco.

Il cuore farsi più lento, e le gambe cedere, lasciandomi cadere a terra debolmente.

Vedo sangue, sangue ovunque...

E il terrore negli occhi della mia Sposa.

«Non devi morire!» la sento sussurrare riportandomi alla realtà, mentre, faticosamente, mi sta trascinando chissà dove per quei cupi corridoi.

Ma non ho le forze per aprire gli occhi o accennare un misero segno di vita.

Sento che la ferita si sta infettando, e il mio cuore andare nuovamente più lento.

Mi chiedo quanto sia riuscita ad andare lontano dalla palestra, considerando la sua ferita alla gamba e la fatica di dover portare me come peso morto, e in che parte dell'area femminile ci troviamo.

Schiudo le labbra, nel tentativo di pronunciare almeno il suo nome. Ma il dolore al fianco non me lo permette.

Mi limito ad aprire leggermente gli occhi, intravedendo la porta semi aperta della mia camera da letto, quella in cui avevamo dormito entrambi qualche ora prima.

Chiudo nuovamente gli occhi, incapace di continuare a tenerli aperti. Sento il mio corpo farsi più pesante, e tutto intorno a me cessare quasi di esistere.

L'unica cosa che mi fa capire di essere ancora vivo è il suono del sussurri della mia Sposa, che probabilmente sta parlando con se stessa, mentre, con tutta la forza che si impone di avere a disposizione, mi sdraia nel letto.

Ma niente dura per sempre, e l'ultima cosa che intravedo prima di perdere nuovamente i sensi per chissà quanto tempo, è il colore dei suoi splendidi occhi.

Love isn't for everybodyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora