Parte 13

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  Colin fu il primo a svegliarsi tra i due...
- Jen, tesoro sveglia, sono le 7! Devo tornare in albergo prima che i tuoi mi trovino qui e mi ficilino...
- Tranquillo, siamo pacifisti! - disse la signora Morrison camminando verso di loro con un vassoio in mano
- Vi ho preparato la colazione. Mangiate e poi tu vai a cambiarti se vuoi andare ad accompagnarlo in aeroporto. - fece per andarsene ma poi si voltò di nuovo in direzione dei ragazzi - E non provare mai più a dire che sono cattiva è che mi odi perchè in questo momento avrei dovuto darti una punizione colossale e invece mi sono limitata a portarvi la colazione...
- Grazie mamma!
- Ah! Ora che sali su a prepararti, parla con tuo fratello! E' terrorizzato all'idea che lui ti voglia portare via con se!
- Ma magariiii!
- Jennifer!!! - la canzonò sua madre.
- Tranquilla scherzavo. Vado a cambiarmi. - Si girò verso di lui - A tra poco amore - gli diede un bacio a stampo ed entrò in casa.
- Che ci fa lui qui? - disse in toni severi suo padre incontrandola nel corridoio. - Non è forse stata chiara tua madre ieri? È stato tutta la notte qui?
- Papà lascia che ti spieghi! E' passato a salutarmi, abbiamo chiacchierato un po' e alla fine ci siamo addormentati sul dondolo... niente di più.
- Jennifer... che sia l'ultima volta che disobbedisci ok?
- È stata colpa mia non sua! - si intromise Julia raggiungendoli insieme a Helen. - L'ho chiamato io per farlo venire. Lei non ne sapeva nulla.
- Sei andata contro quello che avevamo deciso? Ma che vi prende a voi due ultimamente. Fate sempre di testa vostra.
- Era la cosa giusta da fare!
- La cosa giusta da fare era quella di rispettare le scelte dei vostri genitori.
- Scusa la franchezza papà ma preferisco vedere mia sorella con il sorriso piuttosto che seguire delle stupide regole.
- Ti dispiace ripetere? - Chiese molto alterato
- Se vuoi ripeto, non ho problemi
- Smettila! Sei in punizione!
- Papà! Non puoi prendertela con lei. Ha solo cercato di farmi felice, cosa che a voi non passa di mente!
- Risparmia il fiato e modera i toni se vuoi che ti mando a salutarlo. Stai rischiando anche tu di finire in punizione.
Stava per rispondergli ma Julia la bloccò
- Non ne vale la pensa jen! Va da lui... io me la cavo benissimo.
- Stai continuando? Fila a scuola e non ti aspettare di uscire per le prossime due settimane! Niente pc e se mi gira ti levo anche il telefono. stavolta hai davvero superato il limite signorina. Vediamo se adesso ti passa la voglia di rispondere ai tuoi genitori. - si diresse al piano di sotto
- Mi dispiace Julia, non volevo metterti nei casini.
- Non preoccuparti. Mi interasse solamente che tu stia bene.
- Sei la sorella migliore di sempre! - disse abbracciandola.
- Lo so! Vai a cambiarti sbrigati, c'è un ragazzetto niente male che ti sta aspettando giù!
***
In areoporto
- Ragazzi prometto che con il regalo di Colin verrò a trovarvi presto!
- Ci mancherai Jen!
- Mi mancherete tanto anche voi! Helen mi raccomando... tienilo d'occhio! Ma non troppo. - rise
- Sarà fatto!!!!
I ragazzi si allontanarono per lasciare jen e Colin un po' da soli...
- Promettimi di non stare male per me e sopratutto promettimi che ti comporterai bene!
- Ci proverò! - una lacrima le rigò il viso
- Se fai così mi rendi difficile andar via!
- Non voglio che te ne vai! Sei appena arrivato!
- Lo so, ma non posso fare altrimenti. La scuola non è ancora finita e se voglio sostenere gli esami quest'anno devo impegnarmi seriamente!
- Mi mancherai... lo sai vero?
- Tesoro! Mi mancherai anche tu! Ti prometto però che sentirai pochissimo la mia assenza
- Come fai a dirlo?
- Ci vedremo tutti i giorni si Skype. In fondo mancano solo due mesi alla fine della scuola. Dopo il diploma ti prometto che scenderò da te e passeremo patre delle vacanze insieme.
- E poi? Staremo un anno intero senza vederci? Io non ce la faccio!
- Vorrei ricordarti che tra due mesi mi diplomerò, il che significa che a parte il college che posso gestirmi come meglio credo, non dovrò frequentare quotidianamente la scuola e questo significa che ci vedremo spesso. Naturalmente sempre se non mi lasci prima!
- Non ti lascerò mai!
La baciò - Lo spero davvero tanto piccolette! - in quel preciso momento chiamarono il suo volo.

- Devo proprio andare tesoro!
- Fai buon viaggio! - si scambiarono un altro bacio carico di sentimenti come a voler sigillare con quel gesto tutte le parole appena dette.
- Fila dritta a scuola e non farmi venire a sapere che hai nuovamente fatto di testa tua!
- Tranquillo! Chiamami quando atterri!
- Lo farò! Ciao piccoletta! - E dopo averla stretta a se per l'ultima volta si imbarcò.
***
Con la tristezza nel cuore prese un taxi e si fece accompagnare a scuola. Stava per entrare in classe quando per i corridoi incontrò sua madre
- Tutto apposto tesoro?
- Si mamma tutto ok!
- Sei sicura? Vuoi parlare un po'?
- Tranquilla, sto bene, ora scusami ma devo andare in classe che è tardi!
- Parleremo oggi quando ritornerai a casa. Non sfuggi tesoro...
***
Una volta rientrata a casa si accorse che i suoi genitori non cerano
- Julia, mamma e papà dove sono?
- Ai colloqui con i professori!
- Di male in peggio insomma!
- Hai combinato qualcosa a scuola e hai paura che lo scoprano?
- Sinceramente? Non me ne importa proprio nulla della scuola ora come ora, tantomeno di quello che pensano i professori.
- Come stai? E' stato triste lasciarlo andare vero?
- Orribile direi.
- Vuoi parlare un po?
- Di cosa! Non c'è nulla da dire... e poi meglio risparmiare il fiato per quand torneranno mamma e papà - non fece neanche in tempo a finire la frase che i suoi genitori rincasarono
- Avete tre secondi di tempo per scendere giù in cucina ragazzi! Riunione di famiglia!
- Che ti dicevo?
I tre ragazzi scesero al piano di sotto e si sedettero davanti ai loro genitori
- Allora... abbiamo dei punti da affrontare. Partiamo da quello che riguarda tutti e tre ovvero la scuola. Oggi siamo stati ai vostri colloqui. Julia, il prossimo brutto voto che prendine e non ce lo comunichi non so che ti succede. Come hai fatto a prendere un'insufficienza in arte! Vedi di recuperarla il prima possibile e di impegnarti un po' di più per alzare la media... prevalgono troppe B su quel pagellino.
Daniel, anche se sei il più piccolo non sei immune da rimproveri... ci hanno detto che a scuola ti comporti come un teppistello. Vedi di non farti mettere qualche nota di demerito. Per quanto riguarda i tuoi voti mi dicono che stai piano piano migliorando quindi per ora non dirò nulla ma continua a farli aumentare. Ora veniamo a te.. - disse guardando Jen. - Il tuo colloquio è stata una vera e propria rivelazione. Di solito i colloqui con i tuoi professori non durano neanche due minuti perchè mi mandano direttamente via dicendo che sei perfetta. Questa volts siamo stati più di 30 minuti a parlare solo di te. Hanno detto che non sei più la stessa e che non hai più lo stesso entusiasmo di prima. Una volta partecipavi attivamente alle lezioni ora invece resti in disparte e parli solo se interpellata, non vai più volontaria alle interrogazioni e se non sbaglio hai tolto anche un'attività extra dal tuo programma. Per non parlare che non sei entrata a scuola l'altro giorno. Cosa hai da dire?
- Come sono i miei voti?
- Buoni
- Buoni come?
- Per ora sono ancora tutte A
- Non vedo dove sia il problema allora!
- Il problema lo sai benissimo qual'è, non far finta di nulla! Il problema ha due gambe, due braccia, una testa e vive lontano da qui. Vedi di tornare in te se non vuoi che prenda decisioni drastiche. Ora Daniel vai di sopra che dobbiamo affrontare altre due cosette con queste signorine...
- Posso restare? Ti prego mamma! È Figo quando le sgridi!
- Chi te le insegna queste parole? - Stava per rispondere ma sua madre lo bloccò - lascia stare, non voglio neanche saperlo. Vai sopra. - e mentre il bimbo si allontanava la madre continuò il suo discorso.
- Punto numero due: il vostro comportamento. Non so se ve ne siete accorte ma state uscendo un po' fuori dagli schemi. Rispondete male, fate di testa vostra, non obbedite più e un elenco infinito di altre cose... si può sapere che vi prende?
Non risposero
- Julia? Ti sembra corretto quello che hai fatto stanotte?
- Sinceramente si!
- Ah si? Far venire un ragazzo in piena notte in casa nostra per te è stata una bella mossa insomma.
- L'ho fatto per lei... stava male e anche se adesso non lo da a vedere sta male anche ora. Lui è l'unico che riesce a farla sorridere come un tempo. E poi di che vi arrabbiate, stavano in giardino a chiacchierare mica in camera a fare roba.
- Julia ma stai fuori? - disse il padre
- No papà... Jen è una ragazza responsabile, non merita che la trattiate così.
- Vai in camera tua e non rispondere mai più come hai fatto oggi!
La ragazza si alzò senza esitazione e raggiunse la sua camera, anche jen stava per alzarsi
- Ferma tu! Dobbiamo affrontare un discorsetto importante noi tre.
Alzò gli occhi per aria capenso già dove sarebbero andati a parare.
- È una cosa seria anche se pensi che non lo sia, quindi facci il favore di stare attenta.
- Non fatela tanto lunga... devo andare a studiare, poi non vi lamentate se prendo cattivi voti.
preferirono ignorare quella risposta. - Ascolta, sappiamo la fase che stai attraversando, l'adolescenza è un periodaccio e nella maggior parte dei casini questa è l'età in cui si fanno un sacco di cavolate. Vogliamo solo farti capire quello che è giusto e quello che non lo è. Cercare di voler sgattaiolare di nascosto in albergo da lui ad esempio non è stata una bella mossa. Vedi tesoro... il punto è che... si insomma... ad una cera età, sopratutto per quanto riguarda i ragazzi... uff ... non so neanche da dove iniziare.
- Te la faccio semplice papà... so cosa sia il sesso, non devi ucciderti a cercare due parole poco imbarazzanti per spiegarmi chissà quale argomento. So cos'è e so tutto ciò che ne comporta, quindi risparmiati il discorsetto riguardante precauzioni, sesso sicuro, malattie, gravidanze ecc ecc ecc. Volevo andare da lui ok è vero, ma non per quello che pensate voi! Volevo semplicemente passare un po' di tempo sola con lui prima che partisse. E' così difficile da capire? Non so cosa avremmo fatto perchè a differenza di quello che vi siete già immaginati, non avevamo calcolato nulla. Non credo comunque che avrei fatto sesso con lui così su due piedi. imparate a fidarvi un po' di più di noi! - stava oer andare via ma tornò sui suoi passi - E comunque tanto per la cronaca ho 16 anni non mi scandalizzerei più di tanto se dovesse succedere una cosa del genere. Sono grande e so badare a me stessa. Non penso che voi due abbiate passato l'adolescenza a guardarvi negli occhi. Ora se volete scusarmi ho da studiare.
- E' impazzita! - disse il capo faiglia a sua moglie
- Non è impazzita! Sta semplicemente diventando grande.
- Sarà dura lo sai si?!?!
- Affronteremo tutte le novità insieme a lei...
- Speravo che questo momento arrivasse il piu tardi possibile e invece eccoci qua! E' ancora una bambina! E' la mia bambina
- Per te lo sarà per sempre! Vedi il lato positivo però, quando toccherà Julia sarà tutto più facile! - lo prese in giro. - Rassegnati stiamo entrando nel punto del non ritorno.
***
- Hai deciso di collegarti finalmente! disse colin non appena Jen accese la connessione
- Amoreeee! Aspettavo una tua telefonata. Ero in pensiero.
- Ho preferito che vedessi anche il mio bel faccino oltre che sentissi.
- Come è andato il viaggio?
- Tutto tranquillo! Che hai fatto di bello te?
- Ho evitato di affrontare il tema sesso con i miei genitori
- Come scusa?
- Hai capito bene. Avresti dovuto vedere le loro facce quando gli ho detto che a 16 anni posso benissimo prendere le mie decisioni su tale argomento.
- Secondo me tu vuoi farti rinchiudere in casa a vita. La smetti di comportarti così? Se sono io che ti faccio diventare scema faccio prima a lasciarti.
- Non ci provare neanche!
- Allora fai la piccoletta educata, sopratutto con i tuoi genitori.
- Ma rompono!
-Si preoccupano ed è normale che lo facciano. Sei la loro prima figlia non sanno ancora come comportarsi in certe situazioni.
- Devono comunque fidarsi di me!
- si fidano guà di te, sono solo preoccupati è normale dai? Anche io lo sarei se avessi come figlia una bellissima piccoletta.
- Stupido. Ho pensato una cosa prima: perchè non fai domanda per il progetto Culturale e ti fai mandare qui???
- Pensi che non ci abbia già pensato? Non è possibile! A differenza della tua scuola qui quelli del quinto per via della maturità non li mandano.
- Che pizze... sbrigati a fare gli esami allora che voglio vederti!
- Dobbiamo pazientare un paio di mesi ancora ma ti prometto che l'attesa ne varrà la pena!
- Lo spero!
- Fidati so quello che faccio!!!!

Note dell'autore:
 Colin è partito e la nostra Jen è gia molto triste. Menomale che ci sono i suoi genitori che con ramanzine e discorsi imbarazzanti la tengono impegnata altrimenti conoscendola credo che avrebbe già preso il primo aereo per raggiungerlo. Nei prossimi capitoli vedremo cose si evolveranno le cose tra i due. 

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