Capitolo 54

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- Josh, ne sei davvero sicuro? - chiese Lana preoccupata per quella rivelazione.

- Lana secondo te? Conosco Colin da anni ormai! Questa è la sua moto non c'è alcun dubbio!

- Sai cosa significa questo vero!?! Potrebbe essergli successo di tutto! Oddio bisogna chiamare tutti gli ospedali e chiedere. - disse estraendo il cellulare e facendo, con mano tremante, il numero del pronto soccorso più vicino. Non trovò le risposte che cercava ne alla prima ne alla seconda chiamata. Fu la terza quella della svolta.

- Si attendo in linea.... va bene.... ok! Ne... ne è sicuro? Arriviamo subito.

- Lo hai trovato? - chiese Ginny spaventata - E' in ospedale? Come sta? E' ferito?

- Lo hanno ricoverato nel pomeriggio ma non mi hanno saputo dire alto.

- Che stiamo aspettando allora? Andiamo da lui. - si rimisero in auto e a grande velocità raggiunsero l'ospedale in cui sembrava essere stato ricoverato il loro amico. Chiesero in reception informazioni su di lui ma vennero fatti accomodare in sala d'attesa per oltre un ora. Non essendo parenti del ragazzo la dipendente non aveva il permesso di divulgare quel genere di notizie quindi dovettero aspettare il primario che in quel momento era impegnato in sala operatoria. Furono attimi interminabili, nessuno li degnava di uno sguardo e nessuno si accingeva a spiegargli l'entità dei danni. La moto, se non per targa, era irriconoscibile e questo non li aiutava di certo a pensare positivo.

- Pensate che dovremmo chiamare Jen? - chiese Ginny facendo voltare entrambi i ragazzi nella sua direzione.

- Per dirgli cosa: che a causa della sua stronzata Colin ha avuto un incidente?

- Dovrebbe saperlo Lana, è il suo fidanzato. Se le teniamo nascosta una cosa de genere non c'è lo perdonerà mai.

- Perché lei invece è stata sincera con tutti noi? - disse bruscamente per poi rendersi conto di essere stata un tantino fuori luogo - Scusate è che ancora devo digerire la cosa. Comunque no, non possiamo chiamarla se prima non sappiamo le condizioni di Colin, la metteremo solamente in allarme.

- Dovrebbe essere qui con lui... di sicuro lui lo vorrebbe.

- Aspettiamo di sapere qualcosa di più, una volta ottenute informazioni più dettagliate allora penseremo ad un modo per dirglielo.

- Chi ha chiesto informazioni riguardo l'incidente motociclistico avvenuto questo pomeriggio ai danni del sig. O'Donoghue? - disse un uomo sulla cinquantina che molto probabilmente doveva essere il primario.

- Noi! - disse Josh alzandosi in piedi e avvicinandosi al medico seguito dalle due ragazze.

- Siete dei giornalisti per caso?

- Cosa? No, certo che no. Siamo i suoi amici nonché colleghi di lavoro. Vorremmo sapere come sta.

- Ho il segreto professionale da rispettare ragazzi, mi dispiace. Non posso divulgare nessuna informazione senza delega dei familiari.

- Credo che i suoi familiari neanche lo sappiano... non vivono qui ma in irlanda. Comunque, per contratto, sappiamo che il nostro datore di lavoro può ricevere questo tipo di informazioni se l'incidente capita mentre si è ancora sotto contratto. Va bene anche una sua delega?

- Mmh... non so. Portatemi delega e contratto e vedrò se posso aiutarvi.

Ci mancava solo questa... - OK, provvederemo al più presto. A tra poco. - il medico si allontanò lasciando i tre ragazzi in sala d'aspetto.

- Vado io - si propose Josh - Voi due aspettatemi qui.

- Non puoi chiamarlo amore? Non mi fido a lasciarti andare da solo in queste condizioni, sei troppo nervoso. - le fece notare la sua donna.

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