Una settimana dopo...
- Buongiorno sorella! - esordì Julia entrando nella sanza di sua sorella tutta euforica
- Che hai fatto? - chiese lei ridendo di quel comportamento
- È una magnifica giornata! Non trovi?
- Se lo dici te...
- Ma insomma... la smetti di tenere il broncio? Domani è il tuo compleanno! Devi essere felice!16 anni capitano solo una volta nella vita. Ma ci pensi? Potrai guidare... e mi scarrozzerai in giro! Troppo figa questa cosa
- Ecco perchè sei così entusiasta, rassegnati, non ci sperare neanche che diventi il tuo autista personale. Sopratutto se vuoi che ti accompagni in posti dove mamma e papà non approverebbero mai.
- questo lo dici adesso... vedrai che in serata cambierai idea.. - ops forse si era fatta scappare qualcosa di troppo.
- E sentiamo... perchè cambierò idea?
- perchè ti assillerò per tutta la giornata. Sai già che so essere molto convincente! - salva per un pelo.
- Pensala come vuoi, comunque a parte il poter guidare, resterò minorenne per ancora due anni in che significa che non posso scappare di casa. Come puoi quindi constatare tu stessa, non c'è nulla per cui gioire!
- Ancora con questa storia? Sai come la pensano mamma sullo studio.
- Ho tutte A di che si lamenta. Se la prendesse con Dan che porta a casa delle pagelle terrificanti. E poi stavo studiando sul serio quella sera.
- Perché non scendi giù e le parli? E' da una settimana che non le rivolgi la parola, è dispiaciuta.
- Sono più dispiaciuta io che non vengo capita... e ora se mi vuoi scusate vado a prepararmi perchè altrimenti faremo tardi a scuola.
- Oggi non c'è scuola! è sabato.
- Meglio così, allora torno a dormire.
- Daiiii, smettila! Vai dalla mamma e chiarisci! Fidati.... per favore.
Ci volle un pò ma alla fine si convinse. Scese giu in cucina per la colazione e vi erano ad aspettarla sia il padre che la madre.
- Buongiorno Jen!
- Buongiorno! - rispose non guardandoli
- Jennifer!!! - la richiamò sua madre stufa di quell'atteggiamento - Dobbamo parlare.
- Vi ascolto!
- Tu non riesci proprio a capire vero? Lo stiamo facendo per te. Non puoi passare le giornate a parlare con lo schermo di un computer.
- Parlo con una persona mica da sola!
- Una persona che non puoi vedere dal vivo però. Posso capire Helen che è una semplice amica, ma tu di questo ragazzo te ne stai invaghendo un po' troppo. Non va bene, rischi di stare male e basta.
- Mai più male di come mi fate stare voi!
- Ma perchè dici così! - chiese sua madre ferita da quella risposta
- Perchè si! Non vi ho mai causato problemi, vado bene a scuola e riesco a conciliare famiglia studio e amicizie senza tralasciare nulla. Merito un po' di fiducia non trovate?
- Non vogliamo vederti soffrire... tutto qua!
- Così soffro il doppio però. E cmonunque tanto per la cronaca, le ultime due A in geometria le ho prese grazie a lui che mi ha aiutato, quindi potresti farmi anche studiare con lui.
- Facciamo così! Cercheremo di venirti in contro. Ti daremo fiducia! Possibilmente non sentirlo durante lo studio, fatta eccezione per qualche dubbio in quella materia. Se vedremo che comunque continuerai ad avere una media scolastica alta e ad avere una vita sociale come quella che avevi un tempo allora non ti ostacoleremo. Ora dipende tutto da te!
- Grazie mamma! - corse ad abbracciarla per poi andare anche da suo padre - Grazie Papà!
- Sii responsabile però. Non farci pentire di questa decisione.
- Va bene! Grazie grazie grazieeeeeee! - Corse di sopra per collegarsi su skype con lui ma non ottenne risposta. Provò per l'intera giornata con lo stesso identico risultato e alla fine ci rimase davvero male. Erano già tre giorni che non si sentivano tra il troppo studio e il da fare del ragazzo. Solo alcuni semplici sms.
- Jen! Vieni a cena, è pronto! - esclamò sua sorella affacciandosi in camera sua.
- Arrivo! - disse con una voce troppo triste
- È successo qualcosa?
- Non si collega da giorni. e si fosse stufato di me?
- Ma che dici! Dai... sarà semplicemente impegnato. Non dovrei essere io a ricordartelo, ma lui ha la maturità quest'anno. Vedrai che si farà senire, io non me ne preoccuperei.
- Ma se neanche lo conosci.
- Ho un sesto senso per certe cose. Andiamo dai che ho fame.
Cenarono tutti insieme, poi con la scusa di dover chiacchierare di qualcosa Julia si chiuse in camera con sua sorella per non lasciarla da sola. La vedeva troppo triste. Parlarono un po di tutto e sembrava essere tornata almeno in parte in se. Mancava ormai poco alla mezzanotte e ogni munuto che passava Julia diventava sempre più euforica.
- Si può sapere che hai mangiato per essere così elettrica?
- Niente, sono solo contenta.
- Sarà! - disse scettica. Provò a fare un ultimo collegamento con Colin ma anche questa volta niente. - Basta! Vado a dormire! - disse spegnando il computer e alzandosi per prendere un pantaloncino e un top da mettere al posto del pigiama.
- Ok, ti lascio dormire, vado in camera. Notte sorella!
- Notte....
La mezzanotte arrivo e Jen era nel letto che si girava e rigirava nella speranza di prendere sonno. Niente da fare, quella sembrava essere davvero un'orribile nottata. I suoi pensieri vennero interrotti da uno rumore proveniente dalla finestra. Inizialmente pensò fosse il vento, ma poi ne senti un altro è un altro ancora. Sembrava come se qualcuno stesse lanciando dei sassolini alla sua finestra. In un primo momento incolpò il fratellino, ma poi vedendo l'orario capì che non era possibile. Si affacciò titubante alla finestra e quando vide l'immagine che le si presentò davanti, i suoi occhi si riempirono di lacrime. Nel giardino di casa sua oltre ai suoi famigliari c'erano anche Helen, Matt e altri sei ragazzi/e della scuola irlandese. Tenevano in mano un lenzuolo con scritto:
" A te che sei semplicemente speciale... buon compleanno!"
Scese immediatamente per andare ad abbracciarli
- Helen tesorooooo! Che ci fate qui!
- Jennnn! Mamma mia quanto mi sei mancata. È il tuo compleanno come potevamo perdercelo! AUGURIIIII TESOROOOOO!
- Grazie per la sorpresa ragazzi non so che dire! - Salutò uno per uno anche il resto della comitiva ma si rese subito conto che mancava qualcuno all'appello. Helen capì immediatamente i suoi pensieri vedendo un velo di tristezza cadere sul viso dell'amica
- Tesoro... non è potuto venire, ma ti manda i più sinceri auguri. - Disse mentre era abbracciata a Matt
- State insieme voi due?
- Diciamo che ci stiamo conoscendo. - rispose sorridendo
La prese in disparte - E colin? Non ti interessava lui?
- Colin... ha già la fidanzata!
- CHE COSAAAAAA!!! Ti avevo detto di tenerlo d'occhio
- Ci ho provato! Davvero ci ho provato credimi, ma ha occhi solo per lei!
- Chi è? La conosco?
- Non è importante sapere chi sia, stanno bene insieme sarebbe davvero un errore dividerli.
Quelle parole la fecero andare il cuore in mille pezzi. Come aveva potuto credere che davvero un ragazzo bello e perfetto come lui sarebbe rimasto ad aspettare il miracolo di un riavvicinamento. - Che generi di impegni aveva per cui non è potuto venire?
- Doveva andare da lei! - ennesima pugnalata nel giro di pochi minuti - Dai tesoro! non stare male è la tua festa sono sicura che ti divertirai.
- Ho i miei dubbi... - disse mentre i suoi occhi si riempirono nuovamente di lacrime. A differenza di prima questa volta però erano di tristezza.
- Eiii, non pensarci ok? Ci siamo noi qui con te e abbi fede che passerai il compleanno più bello della tua vita, andiamo dagli altri dai. - Tutta la comitiva cercò chi in un modo chi in un altro di tirarla su di morale, ma la cosa non sembrò andare a buon fine.
- Posso rubarvela un secondo? - chiese Julia nonostante fosse già daccordo con il resto della comitiva che avrebbe dovuto farla allontanare per dare a loro il tempo di sistemare le ultime cose prima di consegnarle il regalo
- Certo ci mancherebbe altro. Ti aspettiamo qui ma fate presto! Siamo partiti dall'irlanda per passare del tempo con te!
- Dove andiamo?
- Di sopra, devi metterti qualcosa di più decente, dove vai in tuta?
- Non sono dell'umore adatto per cambiarmi. E poi sono a casa mia posso vestirmi come voglio.
- Non dire stronzate! Mettiti questo. - disse aprendo l'armadio. - Mi è sempre piaciuto come ti sta.
-No Julia! Non mi va di cambiarmi ok?
- e daii... è il tuo compleanno, i tuoi amici sono venuti qui per te e tu che fai? Te ne stai li come se non te ne importasse nulla!
- Sono contenta che siano venuti però.....
-Però?
- Lui non c'è!
- OOH tesoro mi dispiace tanto, sapevo che sarebbe dovuto venire quindi gli ho dato il via libera di venire qui a trovarti oggi. Non sapevo però che le cose all'ultimo sono cambiate. Ti avrei evitato questo dispiacere più che volentieri.
- Lo so! Ti voglio bene!
- Anche io! Ora però che ne dici? Mi fai contenta? Lo indosserai questo?
- E va bene! Ma solo perchè so che altrimenti non la finiresti più di rompere! - rispose infilandosi il vestito scelto da sua sorella. Era un abito nero semplice sul davanti ma con una scollatura importante a goccia su tutta la schiena. A dare un tocco di luce al vestito vi era una cinta color oro. Abbinò il vestito a dei tacchi neri e a degli accessori dorati dopodichè Scese nuovamente in giardino. Una volta arrivata trovò un enorme pacco regalo ad aspettarla.
Helen le si avvicinò e le porse un biglietto. Lo aprì
" Nella vita ci saranno giorni bui e giorni lucenti. La cosa importante per affrontare al meglio ogni situazione è affidarsi a chi ti vuole bene! Gli amici ad esempio. Qualsiasi cosa succeda tesoro, sappi che noi ci saremo sempre per te! Ti vogliamo un bene immenso. Sei riuscita a far muovere il culo di ognuno di noi e farli prendere un aereo solo per festeggiarti. Sei speciale e speriamo con questo piccolo pensiero di rendere questo tuo sedicesimo compleanno uno dei giorni puù belli della tua vita.
P.S. Ricorda... che se ci credi veramente tutto è possibile buon compleanno da tutti noi!
- Forza che aspetti! scarta il regalo! - La incitò Julia.
Fece come le venne DETTO, tolse la carta e si trovò davanti un grandissimo scatolone con su scritto fragile. Tolse lo scotch dallo scatolone ma nel momento esatto in cui stava per aprirlo la scatola si apri da sola facendo uscire in tutto il suo splendore un colin vestito di tutto punto. Per poco Jen non ebbe un infarto
- Mi hai detto che il tuo desiderio più grande era questo? - disse lui - Eccomi!
Lei gli saltò letteralmente addosso.
- Auguri piccoletta! - e senza aggiungere altro si baciarono sotto i fischi e gli schiamazzi dei loro compagni.
- Avete finito? - disse helen avvicinandosi
- Non rompere per una buona volta - le rispose Colin ridendo
- La signorina qui presente - disse Jen indicando Helen - Mi ha fatto credere che avessi una fidanzata
- Ce l'ho infatti!
- Come scusa?!?! - Chiese con un'espressione alquanto delusa
- Sei tu la mia fidanzata! Sempre che tu lo voglia
Rimase senza parole e senza fiato data l'emozione nel sentire pronunciare quella parla per circa una ventina di secondi - Non chiedo nient'altro! - rispose alla fine tornando a baciarlo
- E' ufficiale! Li abbiamo persi! - gridò Helen al resto della compagnia che rise di cuore
- Io credo di aver visto abbastanza! - disse suo padre rivolto a sua moglie
- Andiamo di sopra! - rispose lei. - Julia? Controlla tua sorella e per favore non farle fare niente di stupido.
***
- Allora piccoletta, vedo che indossi il mio bracciale!
- Lo adoro non me e separo mai!
- Io e te dobbiamo ancora festeggiare il risultato positivo del provino e in più dobbiamo festeggiare questi 16 anni e anche il nostro fidanzamento.
- Come faremo a vederci? - Chiese intristendosi
- Vedrò di passare le vacanze qui. Poi potremmo vederci a Natale e durante le altre festività e perchè no! un week si è uno no si potrebbe fare. Lo troveremo un modo fidati di me. - La baciò di nuovo. - Non voglio più vedere quello sguardo triste.
- Venite a fare un brindisi con noi piccioncini?
- Arriviamo dissero avvicinandosi al resto della comitiva.
- Lo faccio io il brindisi - disse Colin - Brindiamo a Jen che dopo enormi sacrifici è riuscita ad ottenere la sua prima parte importante sul grande schermo. Brindiamo ai suoi 16 anni e quindi all'arrivo di un nuovo pericolo pubblico e brindo personalmente a noi piccoletta che mi hai rapito il cuore! Auguri
- AUGURIIIII! -dissero gli altri in coro mentre loro tornarono a baciarsi
- Andiamo di la - le disse lui trascinandola in un posticino più appartato -Mi sono stufato di doverti dividere con gli altri. Voglio un momento solo per noi. Mamma mia quanto mi sei mancata... - disse stringendola a se per poi darle tanti teneri baci sul collo, baci che divennero sempre più irruenti
- Colin c'è gente di la!
- Non ci vedono tranquilla! - disse continuando a baciarla e a metterle le mani un po' "ovunque"
- Jen! - Esclamò il fratellino nel vederla in quegli atteggiamenti con un ragazzo.
- Te lo avevo detto io! - disse rassegnata - Dan tesoro non è un po' tardi X te? Vai a dormire!
- Assolutamente no! Che stavate facendo?
- Nulla!
- Non è vero! Perchè le toccavi il sedere?
- Dniel! Stavao semplicemente scherzando, niente di che! vai di la.
- No
- Va via prima che inizi ad arrabbiarmi!
- Eccoti dove eri finito, ti ho cercato dappertutto, mamma ti sta cercando - si intromise Julia facendo locchiolino a jen e portandolo via.
- È un teppistello tuo fratello!
- Lo dovrò minacciare in qualche modo se voglio che non racconti qualcosa ai miei... già sono contrari al fatto che mi senta con te...
- Come mai? Non gli piaccio?
- Dicono che sei troppo distante, ma questa è semplicemente una scusa. se abitassi nei dintorni direbbero sicuramente che sei troppo grande ecc
- Guai a chi ti tocca in pratica.
- Esattamente
- Allora sono fortunato che sono riuscito ad avvicinarmi indisturbato! - disse avvicinandosi pericolosamente
- Io sono fortunata! - disse eliminando le distanze.
- Non sai davvero quello che ti farei in questo momento! - Divenne viola in viso e abbassò lo sguardo -Ma sei la mia piccoletta e credo che bisognerà aspettare ancora un sltro po'! - disse dandole l'ennesimo bacio.
- Non ti facevo così gentiluomo! - Lo prese in giro
- Non lo sono infatti. Sei te che mi rendi così! Andiamo ora prima che ti diano per dispersa. Sei mancata a tutti ed è giusto che passi anche del tempo con loro.
- Aspetta! Quando è che andate via?
- Lunedì mattina, restiamo solamente per la tua festa di compleanno domani.
- Uffa però! - Disse mentre si incamminavano verso il gruppo!
- Eccovi! - Disse Matt - Che stavate facendo è? - chiese malizioso
- Fatti i fatti tuoi! - gli rispose Colin ridendo.
La serata prosegui tranquillamente tanto che si fecero in men che non si dica le 5 del mattino...
- Ragazzi l'albero non ci farà più entrare se tardiamo un altro po' - esordi Helen
- È già dobbiamo andare! - rispose Matt.
- Ci vediamo domani tesoro ok? - disse la sua amica abbracciandola.
- A domani. - Rispose tristemente perchè sapeva già che anche lui sarebbe dovuto andar via.
- Ei piccoletta me lo dai il bacio della buonanotte si?
- Devi andare via per forza?
- Non posso dormire per strada...
- Puoi stare qui!
- Come scusa??? - sbarrò gli occhi a quella proposta. Non se lo aspettava
- Non ci facciamo beccare! Dai! Per quanto riguarda i miei, c'è Julia tanto che ci copre!
- Non ci provare! - rispose sua sorella - Io non ci voglio finire in mezzo ai guai! Se mamma e papà non fossero in casa pure pure ma con loro qui io non posso coprirti.
- Dai piccoletta ci vediamo domani tanto. Se vuoi vengo anche alle 8 del mattino e passiamo la giornata insieme.
- Magari sarebbe fantastico!
- Allora vai a nanna che tra tre ore sono nuovamente da te! - La baciò e corse via.
- Ti ha dato di volta il cervello? Volevi dormire con lui?!?!?! Con mamma e papà in casa per giunta? A te l'Irlanda a fatto proprio male! Andiamo in camera dai che è meglio!
Note dell'autore: Salve ragazzi... visto? Alla fine ho trovato il modo di farli rincontrare! Come passeranno la giornata del suo compleanno? Lo scopriremo presto! Alla prossima
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Legati dal destino
FanficE se Jennifer e Colin si fossero già incontrati prima di Once upon a time? Piccolo viaggio nel tempo dai loro anni adolescenziali fino ai giorni nostri.