Il mattino seguente alle ore 7 e 30 Jen era già in piedi intenta a girovagare per casa con fare nevrotico
- Buongiorno e auguri amore! - disse sua madre abbracciandola - Già sveglia?
- Già! - rispose lei sistemandosi i capelli allo specchio
- Stai andando da qualche parte?
- Esco con Colin!
- E non si chiede più il permesso per uscire?
- Mamma, per favore posso uscire con colin il mio .... - si bloccò - ... amico irlandese?
- Quale? Quell'amico con cui ti sei baciata tanto appassionatamente ieri sera davanti a tutti?
- Non posso crederci...Ci hai spiato?
- No tesoro mio... quando ti hanno fatto la sorpresa eravamo proprio lì davanti a te ma eri troppo presa da quel ragazzetto per accorgerti di noi.
Si mise le mani davanti al viso per la vergogna. - C'era anche papà?
- Si e vorrebbe fare due chiacchiere con te quando hai un minuto!
- Merda! Comunque si è lui. Posso uscire? Ti pregooooo!
- Stai in zona e non appartarti chiaro?
- Mamma ma che dici?
- Dico che è arrivato il fatitico momento di una chiacchierata madre figlia!
- Risparmiatela so già tutto! Ora vado ciaoooo
- Non finisce qui! Sii responsabile!
Uscì di casa e lo aspettò fuori per paura di dover intrattenere qualche discorso imbarazzante con i suoi. Era talmente concentrata nei suoi pensieri che non si accorse del suo arrivo:
- Come siamo belle!
- Oiii non ti avevo sentito arrivare! Grazie del complimento! - rispose correndo ad abbracciarlo
- Buon compleanno piccoletta!
- Non sono più piccoletta!
- Oh... lo sei eccome e la cosa mi piace molto. Vogliamo andare? Voglio portarti in un posto fantastico.
- Conosci Chicago? - chiese perplessa
- No! Ma fidati di me. - Presero la macchina che lui aveva noleggiato e si avviarono. La porto nel posto che lei preferiva in assoluto: il lago.
- Come facevi a sapere che adoro questo posto?
- Ho le mie fonti....
- Julia!
- Esattamente! Ti vuole davvero bene tua sorella!
- Lo so, ma non voglio parlare di lei...
- Che vuoi fare?
- Voglio stare qui con te senza pensare a niente!
Stesero dei teli a terra e vi si stesero sopra. Passarono l'intera mattinata li Parlarono, scherzarono e si coccolarono. Verso l'ora di pranzo lui con una scusa si allontanò:
- Torno subito, aspettami qui. - Lo vide allontanarsi e tornare cinque minuti dopo con un enorme borsa.
- Cosa c'è lì dentro?
- Il nostro pranzo tesoro! - Lei lo fissò ma non proferì parola. - Che c'è? Non... non vuoi pranzare con me?
- Certo che voglio e poi... sono contenta che mi chiami tesoro e non più con quel nomignolo irritante!
- Tu sei il mio tesoro ma chiamarti piccoletta mi piace molto di più. Mangiamo dai!
Finito di pranzare con la scusa di andare a controllare la macchina e rimettere la borsa a posto si allontanò nuovamente. Quando tornò aveva in mano una torta a forma di cuore con la scritta "buon compleanno piccoletta" e con due candeline che formavano il numero sedici sopra.
- Ma.... - era senza parole
- Vieni facciamoci un selfie! Dobiamo immortalare questo momento. -Ne fecero due in realtà: uno mentre guardavano sorridenti la camera e l'altro lo scattò lui a tradimento mentre si stavano baciando.
- Esprimi un desiderio e soffia le candeline. - Fece come le venne chiesto. -Di nuovo buon compleanno!
- Grazie grazie grazie! Non sai quanto apprezzi tutto ciò
- Non ho finito!
- Cose sarebbe a dire.
- Ho un piccolo pensiero per te! Volevo dartelo questa sera ma poi ho pensato che fosse meglio dartelo qui che siamo soli. Magari tuo padre mi prende ancora di più in antipatia. -Estrasse una busta e glie la consegnò
- Non dovevi! Hai già fatto tanto.
- Non ho resistito... e poi ci guadagnerò nanche io!
Apri la busta, all'internò trovò tre biglietti andata e ritorno per l'irlanda.
- O mio Dio Col!!!!! - Disse saltandogli addosso - Grazieeeeeee!
- Wow! Se sapevo che avresti avuto questa reazione avrei fatto di meglio! - la baciò per poi tornare a coccolarsi.
Verso le 17 decisero di rientrare per prepararsi per la serata. - Eccoci arrivati a destinazione. Vado in hotel a prepararmi, ci vediamo tra un paio d'ore.
Scese dall'auto e dopo l'ennesimo bacio si recò in casa
- Hai scambiato questa casa per un albergo tesoro?
- Perché papà?
- Potevi almeno avvisarci che non tornavi a pranzo.
- Ho chiesto a Julia di avvisarvi.
- Va bene dai... è il tuo compleanno, ti eviterò ramanzine almeno per oggi! Vai a cambiarti
Entrò in camera sua e iniziò a prepararsi.
Indossò un abito da sera lungo color tiffany, monospalla molto aderente con il corpetto ricamato con strass. Scarpe con tacco alto e capelli raccolti.
- Posso entrare? chiese sua sorella
- Vieni... vieni
- Wow!!! Sei bellissima!
- Grazie
- Ti vedo felice! Come è andata oggi?
- Benissimo... credo proprio di essermi perdutamente innamorata di lui.
- Beh di questo ce ne siamo resi conto un po tutti cara mia. Si vede lontano un miglio... che avete fatto?
- Lo sai già! glielo hai consigliato tu!
- Io gli ho solamente consigliato il luogo, per il resto ha fatto tutto lui!
Gli raccontò la giornata.
- È stato davvero tenero
- si! E' stato un tesoro!
- E allora perchè a tratti diventi triste?
- Perchè domani andrà via! Io non voglio lasciarlo andare! - si intristì
- Oooh tesoro.... mi dispiace vederti così! Se posso fare qualcosa per tirarti su il morale basta chiedere!
- Penso che tu non possa fare nulla.
Continuarono a prepararsi quando ad un messaggio arrivò sul telefono di Jen:
"Forse è una pazzia... ma se stasera rimanessi da me?!? Stiamo un po' insieme! Giuro non ho secondi fini! Vorrei solamente passare le ultime ore prima della partenza con la mia fidanzata!
- Emm.... Julia?!? Forse ho trovato una cosa che puoi fare per me!
- Dimmi
- Potresti coprirmi con mamma e papà stasera?
- Stasera?
- Vorrei andare da lui dopo la festa!
- Aspetta! Vorresti cosa?
- Mi ha appena invitata da lui!
- A fare quello che penso? - Chiese con gli occhi fuori dalle orbite.
- Julia ma che domande sono! Non sono affari tuoi!
- E dai siamo sorelle! Voi due avete già...
- No! E non credo siano quelli i suoi piani... o almeno così mi ha fatto intendere. Dai mi copri?
- Come faccio jen! Mamma e papà se ti scoprono ammazzano prima me e poi te!
- Dai, non ci scopriranno! Basta stare attenti!
- Ci provo a coprirti ma non ti assicuro nulla!
- Grazie sei la migliore! Ricambierò il favore quando sarà il momento! - Disse abbracciandola.
- Siete pronte coi due? Vi stiamo aspettando!
- Arriviamo Dan!
***
- Bellissima festa!!! - le dissero uno dei compagni della scuola irlandese tra un ballo è un altro - Sapevo che voi americani avevate una marcia in più....
- Grazie ragazzi! Non sapete quanto sono felice di avervi qui!!!
- Un attimo di attenzione prego! - disse il dj che avevano assunto per la serata - Vorrei un forte faceste applauso per questa meraviglia di ragazza che oltre a festeggiare i suoi 16 anni festeggia qui con voi anche la riuscita del suo provino. Ebbene sì signori, vedremo questa signorina sul grande schermo prossimamente.
Un applauso partì tra gli invitati. Non aveva detto niente a nessuno tranne che a Colin e gli amici irlandesi! I parenti si alzarono per farle i complimenti così come tutti gli altri suoi amici...
- Ora cara Jen - continuò il dj - c'è una cosa che i tuoi amici vorrebbero dirti e passò il microfono a uno di loro.
- Allora Jen ora faremo un gioco! Il tuo regalo è dentro questa scatola ma come puoi ben vedere è chiusa con un lucchetto. La chiave ce l'ha qualcuno qui in sala - disse indicando i compagni che nel frattempo avevano formato un semicerchio. -Spetta a te trovarla. Hai 3 minuti di tempo a partire da... ADESSO!
- Ti uccido matt! - disse mentre freneticamente perquisiva ciascun compagno. Della chiave neanche l'ombra.
- Tempo terminato! Hai sbagliato a cercare mia cara... ho detto in sala non qui in pista. sARò buono dai... ti concedo una seconda possibilità. Questa volta però evita di sbagliare altrimenti niente regalo. Facciamo venire qui il custode della chiave.
Si alzò tra i vari tavoli Colin
"Come non ho fatto a non pensarci..."
- La chiave è custodita da questo bel giovane, hai solamente 20 secondi di tempo per perquisirlo e trovarla. Naturalmente però visto che al primo tentativo hai fallito, per punizione rendiamo il gioco più complesso. Verrai bendata!!!! - E mentre Matt continuava a spiegare le regole del gioco, Helen bendava gli occhi alla sua amica.
- Pronta jen?
- Me la pagherete questa...
- Lo prendo per un si. VIAAA!
Iniziò dalle spalle alla ricerca della tasca della giacca ma lì non c'era niente.
- scendi scendi ! - disse un gruppo di voci tra gli schiamazzi e fischi generici. Si stava vergognando come una ladra sopratutto sapendo che c'erano i suoi genitori e tutta la sua famiglia al completo.
- Mancano 10 secondi ! Colin, dalle una mano!
Il ragazzo non se lo fece ripetere due volte, le prese le mani e gliele portò all'altezza delle tasche posteriori. Era viola in viso sopratutto sapendo di dovergli tastare il sedere. Ma alla fine era un gioco pensò e durante il countdown dei suoi amici riuscì a trovare la chiave e a prenderla dalla tasca destra del pantalone.
- E brava la nostra Jen! - Disse Matt mentre Colin le scioglieva la benda! - Sei stata brava ma il regalo lo aprirai più tardi perchè vedo che stanno arrivando tante altre prelibatezze e ho fame! Buon appetito a tuttiiii!!!!
- Sei il solito....
La festa proseguì senza altri scherzi per tutto il tempo della cena dopodiché:
- Eccomi di nuovo qui! - disse Matt rimpossessandosi del microfono - Jen tesoro vieni a sederti su questa bella sediolina che abbiamo sistemato apposta per te. Cortesemente tutti gli invitati si alzino e facciano un cerchio intorno a lei così le creiamo ansia . È ora del regalo! sei pronta?
- No! Mi fate paura sappiatelo - rise facendo ridere tutti.
- Fai bene ad averne! Abbiamo preparato una cosa fantastica!
- Vi ricordò che è sempre mia figlia e che sono qui! - esclamò suo padre facendole coprire il per l'imbarazzo.
- Signor Morrison stia tranquillo! Nessuno allungherà un dito su di lei...
- Voglio ben sperare.
- Musica! - annunciò Matt e fece abbassare le luci per creare l'atmosfera. Parti la classica musica da streep e uscì da una porta, forse quella che portava alla'esterno della sala un colin vestito di tutto punto che iniziò a fare una passerella verso di lei. Una volta arrivato al centro della sala, con fare sensuale iniziò il suo steeptis facendo cadere la giacca. le girò attorno per poi tornare davanti a lei e sbottonarsi bottone dopo bottone la camicia. La tolse con molta lentezza e glie la butto addosso. Le ragazze erano tutte un gridolino mentre lei stava sprofondando dalla vergogna ma allo stesso tempo ammirava il corpo del suo bel fidanzato.
Le fece segno di avvicinarsi ma lei non ne voleva sapere così si avvicinò lui, la fece alzare, le prese le mani e gliele portò all'altezza del suo pantalone per farsi aiutare. La fece poi risedere e tolse anche quell'indunento rimanendo con solo un paio di boxer neri con sopra disegnata una torta con su scritto buon compleanno da tutti noi. A termine di quello spettacolo le luci si rialzarono.
- Ma quanto siete stupidi! - Disse mentre Colin si mise addosso un accappatoio
- Giuro! Mi hanno costretto! - disse rivolto verso i genitori di lei
- Chi è stato questo geniaccio? - Chiese il padre in imbarazzo. Alla sua destra una ragazza rivolta verso Colin fece segno con la mano di stare zitto, ma al padre non sfuggì:
- Julia! Sei stata te? - Disse tra lo stupore il divertito e il severo
- Sorpresa! - disse rivolta sia al padre che alla sorella!
- Tranquillo signor Morrison la parte peggiore è finita ora passiamo ai regali seri - replicò Matt.
Le consegnarono lo scatolone che aprì con la chiave trovata in precedenza, al suo interno vi trovò tantissimi pacchi regalo. Apri il primo e al suo interno trovò una canottiera e uno slip. Li scrutò attentamente:
- Questi non mi sono nuovi. Julia, hai preso la mia roba dall'armadio?
- Aspetta aspetta! leggi il biglietto.
" Butta i capi vecchi per far spazio a quelli nuovi. Prendi il pacco rosso"
Lo prese e lo aprì trovando al suo interno un baby doll con tanto di slip e reggiseno della stessa fantasia tutto rigorosamente nero e rosso. - O mio Dio voi siete scemi! - disse cercando di nasconderlo per la vergogna.
Continuò a scartare i vari pensieri e vi trovò tantissime altre cose imbarazzanti tra cui un pacco di preservativi. Su quel pacchetto vi era scritto:
" Lì abbiamo rubati alla lezione di scienze, fanne buon uso sperando tu sia stata attenta alla lezione. "
- Questi li prendo in custodia io! - disse il padre
- Papà sono solamente degli scherzi non ti agitare...
- Per sicurezza li tengo io. Te li restituirò il giorno della laurea! Forse!
Scoppiarono tutti a ridere.
- Passiamo ai regali seri! - Annunciò Helen.
I suoi compagni irlandesi le regalarono un vestito di cui se ne era innmorata nella sua permanenza li insieme ad una borsa e a degli accessori. Gli amici americani, che si erano anche loro uniti al resto della comitiva per gli scherzi, gli regalarono un buono spesa in uno dei negozi dove era solita andare. Sua sorella le regalò, stupendo tutti, l'iscrizione alla scuola guida.
- Julia! Come hai fatto?
- Ti ricordi illavoretto che ho trovato qualche mese fa? - annuì - Era per farti questo regalo.
- Ti amo cucciolaaaaaa!
- Ti voglio un bene dell'anima Jen! Ma adesso apri l'ultimo regalo.
Era una scatolina blu contenente una collana in oro bianco con un ciondolo a forma di cuore con tutti swarovski. - E' meraviglioso! Chi è l'artefice?
- Io! - Disse Colin una volta rivestito.
- Me lo avevi già fatto il regalo, non dovevi farmene un altro. - Voleva saltarli addosso ma si limitò a ringraziarlo con un casto bacio sulle labbra per non ripetere la figuraccia fatta davanti i suoi la sera precedente.
- Che altro ti ha regalato Jen? - chiese Matt mettendole il microfono davanti.
- Devo proprio dirlo?
- Si! - rispose suo padre evidentemente geloso.
- Tre biglietti andata e ritorno per l'irlanda.
- Che prenderò in custodia io insieme all'atto bel regalino ricevuto!
- Si certo.... credici! - rispose dandogli un bacio sulla guancia. - Non temere rimani comunque il mio preferito.
- Vorrei ben vedere! - disse abbracciandola.
- Vuole dire qualcosa a sua figlia signor Morrison?
- Si... Credo di parlare anche a nome di mia moglie: siamo orgogliosi di quello che stai diventando e anche se sei nel pieno delle tue crisi adolescenziali sappi che siamo davvero fieri di come stai venendo su... questo è il nostro regalo per te!
- Anche io ho partecipato! - si intromise Dan - Ho rotto addirittura il salvadanaio!
- Grazie allora fratellino! - disse lei mentre il piccoletto di casa ,vestito in giacca e cravatta per l'occasione, le consegnò il pacchetto regalo. Era una scatola contenente una chiave.
- Cosa vorreste farmi capire?
- La chiave è simbolica, ma sta a significare che una volta presa la patente avrai il privilegio di sceglierti una bella scatoletta con le ruote.
- Mi avete regalato la macchina?
- Si!
- Vi adoroooooooo! - li abbracciò
La festa finì tardi e Jen dopo aver salutato la maggior parte degli invitati chiese a Julia di raggiungerla:
- Che c'è?
- Io vado con loro, di a mamma che dormo da Helen!
- Si certo... proprio da Helen! - rise - Vuoi che vada a prendere il regalino che papà ti ha sequestrato?
- No tranquilla...
- ... tanto ce li ha di sicuro lui! - disse Helen passando
- Cosa???? - Chiese Julia sconvolta - Fate sul seriooooo???
- Ma che vai dicendo davanti a mia sorella!!! Ignorala Julia....
Dopo aver salutato e tranquillizzato sua sorella uscì dal locale con i suoi amici a chiacchierare un po' prima di mettersi in viaggio verso l'albergo
- Juliaa? Dov'è tua sorella? C'è la zia che vorrebbe salutarla!
- Emmm... Jen mi ha detto di dirti che va a dormire da Helen stasera. Ci raggiungeranno entrambe per colazione domani.
- Dove è andata tua sorella??? - Disse il padre alterato
- Da Helen! Perchè? - cercò di essere convincente.
- Pensi che io sia nato ieri? - si girò verso sua moglie e le disse: - andiamo a riprendere quella disgraziata. - tornò nuovamente con lo sguardo su sua figlia - Questa volta finite in punizione tutte e due!
- Ma...
- Niente ma!
- Aspetta David! - disse sua moglie - Sono ancora fuori... ci penso io!
***
- Jen amore!
- Mamma, dimmi!
- Mi ha detto Julia che vai a dormire da Helen questa sera! -disse tutta tranquilla
- Si...
- Guarda, visto che tra qualche mese Helen verrà qui per sc loambio culturale, ho pensato che sarebbe fantastico se venisse già da stasera a vedere casa.
- Veramente...
- Si sì, ho deciso! Helen sarai nostra ospite questa sera!
- La... la ringrazio signora! - rispose non sapendo come aiutare la sua amica
Jen nel frattempo si avvicinò a sua madre che le stava facendo segno di raggiungerla
- Non provare mai più a rifilarmi una bugia così colossale e a fare queste sciocchezze. Mi sono spiegata? Dove volevi andare sentiamo!
- Da Helen, te l'ho già detto!
- Jen sono stata un adolescente anche io... so come vanno queste cose. Speravo che aspettassi i 18 anni per partire di testa e non così presto. Dovrò tenerti d'occhio!
La ragazza sbuffò - E va bene! Vuoi la verità? Volevo stare un po' con Colin che domani mattina parte. E' un reato?
- Amore hai 16 anni, lui 18, non è tanta la differenza ma comunque lui ha degli interessi ben precisi con te. Che preferirei evitare.
- Non ti fidi di me?
- Mi fido amore ma sei comunque una ragazzina innamorata e alla tua età si fanno cavolate di continuo.
- Volevo solamente salutarlo.
- Facciamo così. Veniamoci in contro a vicenda, tu rimani a casa con Helen stasera e io domani ti do il permesso di saltare le prime due ore di scuola per andare a salutarlo in aeroporto ok?
Tra quella proposta e il niente scelse di accettare la proposta di sua madre è andò a dirglielo.
- Mi dispiace che non ti facciano venire con noi. Provo davvero dei fortissimi sentimenti per te ma credimi...non ti avrei sfiorata. Non ancora almeno. Sei ancora la mia piccoletta. Ci vediamo domani cucciola mia!
- A domani tesoro. - disse con le lacrime agli occhi mentre lui si allontanava.
***
Non disse una parola per tutto il viaggio. Rispondeva solo se interpellata. Non era arrabbiata ma era triste per la partenza imminente. Una volta entrati in casa Helen e Jen si sistemarono in camera di quest'ultima mentre Julia andò in camera sua.
- È stata proprio una bella festa jen! Mi sono divertita tantissimo!
- Anche io. Grazie per la sorpresa che mi avete fatto... avervi qui è stata il regalo più bello che potessi ricevere. Andiamo a dormire ora che domani altrimenti perdi l'aereo.
Si cambiarono e si mesero a dormire o almeno Helen dormì. Qualcunaltra passò parte della notte a singhiozzare. Helen se ne accorse e piano piano sgattaiolo dalla camera per andare a svegliare Julia.
- Ei julia!!! Sveglia...
- Helen! Che ci fai qui?
- Ho bisogno di una mano di la. Tua sorella è in crisi...
- Immagino! Ho un'idea! Dammi il tuo telefono e fammi il numero di Colin.
- Tieni! - Julia inoltrò la chiamata e attese risposta
- Che ti salta in mente di chiamarmi a quest'ora Helen! Sono le quattro!
- Colin sono Julia scusa se ti disturbo ma volevo chiederti una cortesia. Rischio la punizione più grande della mia vita ma ne vale la pena. Mia sorella sta troppo male, non è che potresti venire a casa?
- Io verrei più che volentieri credimi, ma non è che i tuoi genitori si arrabbiano se mi vedono?
- Daranno i numeri se ci facciamo beccare, ma sono pronta a prendermi tutta la colpa. Avvisami quando stai arrivando che ti vengo ad aprire.
Così fece, si preparò in meno di 5 minuti e raggiunse la loro casa. Julia gli aprì e lo fece accomodare sul dondolo che avevano in giardino. -Vado a chiamarla!
- Jen tesoro - disse la sorella entrando nella sua stanza - C'è qualcuno di sotto che vuole vederti. Asciugati le lacrime e scendi giù.
Capì immediatamente chi fosse la persona che la stava aspettando dallo sguardo di sua sorella e si precipitò in giardino per abbracciarlo. Rimasero tutta la notte abbracciati su quel dondolo godendosi quel momento prima di doversi separare.
***
Come ogni mattina in casa Morrison la sveglia suonò alle ore 6 e 30. la signora Morrison scese di sotto a preparare la colazione quando il suo figlioletto più piccolo corse a tutta velocità in cucina
- Mamma mamma mamma!!!!!
- Buongiorno campione dove vai con questa corsa?
- Devi venire a vedere una cosa! corriiii! - disse tirandola pre un braccio
- Amore vengo dopo che ho finito qui ok?
- No, devi venire adesso! Fuori in giardino ci sono Jen e quello che si è spogliato ieri sera alla sua festa. Stanno dormendo sul dondolo. Vieni a vedere corri!
- Daniel tesoro, comincia a prepararti per la scuola ok? Poi ci penso io tranquillo...
- Non è che se la vuole portare in irlanda vero? Io non voglio che Jen vada via. - disse quasi scoppiando in lacrime
- Ma no amore che dici.... vai a cambiarti dai!
La signora aspetto che il piccolo di casa andasse di sopra per poi affacciarsi alla finestra. Sarebbe corsa in giardino a rimproverarla ma alla vista di sua figlia, serena finalmente dopo tanto tempo , non poté far altro che sorridere. In fondo non stavano facendo nulla di male e per quanto fosse difficile ammetterlo la sua bimba stava diventando grande.Note dell'autore
Ciao a tutti! E anche questa festa sembra essere andata nel migliore dei modi. Ora però Colin dovrà ripartire per l'Irlanda. Riusciranno a vivere la loro storia con tutti quei Km di distanza? Lo scopriremo strada facendo! Grazie a tutti voi che seguite.
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Legati dal destino
FanficE se Jennifer e Colin si fossero già incontrati prima di Once upon a time? Piccolo viaggio nel tempo dai loro anni adolescenziali fino ai giorni nostri.