Cap. 20

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Mi dispiace finire questa sfilza di pubblicazioni con questo capitolo qui, ma sono contenta di avervi portato così tanti capitoli e sono felice di annunciarvi che sono a metà ff e spero che per la fine di marzo tornerò a scrivere il seguito di Corpo e Tutta!

Intanto, spero che vi piacciano e alla prossima!
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Pov. Kuro

Sorrisi e ritornai umano, avevo la maglia con uno squarcio sulla schiena.
Raggiungo Ikkaku, un po' malconcia dal ghiaccio e Katie, che aveva una ferita sul sopracciglio destro, ma niente di serio. Diedi delle pacche sulle loro spalle e ci ricongiungemmo con gli altri.
Io e Law incrociamo lo sguardo e gli sorrido, ma vedo una figura a terra dietro di lui, un marines con in mano una pistola e...oddio stava mirando contro di lui!!!
Senza pensare presi una pistola di un uomo a terra e corsi da lui, nel momento che sparò, mi misi in mezzo e gli sparai, uccidendolo.
Ma...tutti guardarono me, con orrore e Ikkaku e Katie avevano delle lacrime agli occhi....
Vidi il volto di mia sorella che aveva uno sguardo sorpreso e preoccupato...
Perché sento chiaramente che il proiettile ha raggiunto il mio petto...ha raggiunto la parte destra del mio cuore...
D'istinto metto una mano sulla ferita per tamponarla e sento un dolore atroce, e sto per cadere, ma vengo preso in braccio da Law che mi guardò preoccupato e con occhi lucidi...
Cominciai a sputare sangue e mi scendeva dalla bocca, e le mie forze mi stavano abbandonando, ma riuscì ad alzare il braccio destro e ad accarezzargli la guancia...
Sta diventando tutto ovattato e cerco di restare sveglio, e mormorò "S-sbrigati..." balbettando e questo serve a risvegliarlo e urla, ordinando "Bart-ya chiama il Polar e dì di preparare la sala operatoria e di tenere il sottomarino pronto a salpare appena arriviamo!" e mi sento sollevare e lo sento correre con me in braccio.
Cercavo di stare cosciente, ma è stato difficile e sentivo poco o niente e tenevo gli occhi socchiusi, cercando di respirare il più piano possibile.

Pov. Law

Corriamo il più velocemente possibile verso il piccolo porto della base, dove ci aspetta il sottomarino.
I pochi marines rimasti cercano di ostacolarci, ma ci pensano Penguin-ya, Shachi-ya, Bepo e le ragazze a tenerli lontani e presto arriviamo al molo.
Il sottomarino è pronto e ci sono alcuni fuori, che ci aiutano tutti ad entrare e una volta dentro, metto Kuro su un lettino con le rotelle -preparato apposta- e lo spingono verso la sala operatoria e li seguo, e poi mi preparo per l'operazione.
Con me rimangono Shachi-ya e Penguin-ya e prendo un respiro profondo, mentre il rosso fa addormentare Kuro e Penguin lo collega a delle macchine, che iniziano a suonare.
Sospiro, cercando di calmarmi e calarmi nella parte di medico...in altre occasioni avrei detto "sarà un'operazione interessante" ma...non quando si tratta di lui.
"Valori stabili...può iniziare, capitano" e mi metto subito all'opera, iniziando ad operarlo...
Cercando nel frattempo di non crollare...

Pov. Normale

Gli altri -a parte Jean Beart, impegnato a guidare il sottomarino- sono tutti riuniti in sala da pranzo...o chi in piedi, e tra questi c'è Kelly, che è irrequieta e sta stringendo la mascella...forse cercando di trattenere le lacrime. Katie la nota e si alza, appoggiando la mano sulla sua spalla e Kelly ci appoggia la propria, grata di un piccolo conforto.
Dopo alcune ore, che sono sembrate infinite, finalmente arrivano Shachi e Penguin...e hanno un mezzo sorriso sulle labbra.
"Abbiamo la notizia che è stabile e l'operazione è stata un successone! Se volete andarlo a trovare, fatelo ma potete rimanere solo mezz'ora. Ordini del capitano" e appena ha finito di parlare, Kelly subito corre per la sala operatoria, seguita da Bepo, da Katie e da Ikkaku.
Appena entrano, trovano Kuro disteso sul lettino, il petto coperto da bende e una coperta che copre il resto del suo corpo.
E' attaccato ad un respiratore, e ad altri tubicini per il controllo del battito cardiaco e che gli dà nutrimento.
E' pallido, terribilmente pallido e nonostante la sua espressione tranquilla...a tutti mancano le sue risate, che riempivano di gioia il sottomarino.
"Andrà tutto okay...vedrete che si riprenderà e tornerà più contento che mai" incoraggia Ikkaku e tutti annuiscono. Finito il tempo, tornano dagli altri e cercano di tornare ai loro compiti, per distrarsi un po'.

Quella sera, mentre tutti dormono, il capitano entra a controllare il paziente, e sospira vedendo i lenti ma progressivi miglioramenti del ragazzo.
Una volta fatto, si siede accanto a lui e gli sposta il ciuffo dal viso con attenzione e osserva tutto di lui e poi, gli tiene la mano.
"Ti sei...messo in mezzo per me...cosa stavi pensando? A sacrificati così per me...potevi morire!" esclama, anche se abbassa lo sguardo e stringe la sua mano, sentendo gli occhi farsi umidi e mormora "Non voglio...perdere più nessuno...ti prego, svegliati presto" e gli bacia la mano, rimanendo lì con la persona che ama.






Corpo di uomo, Cuore di donnaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora