Cap. 31

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Pov. Normale

Law si svegliò per primo come al solito, e trova la sua ragazza accanto a sé: gli dava le spalle, il lenzuolo che copriva interamente la sua figura nuda, ancora assopita.
Lui si ritrova completamente nudo, visto che il lenzuolo se lo era preso tutto lei, e ridacchia.
Non può fare altro che sorridere come un idiota, felice.
Sarò papà! Non ci credo! Se qualcuno me lo avesse detto tempo fa, lo avrei ucciso sul posto, dopo averlo torturato, ma devo ricredermi: avere al mio fianco Kuro è tutta un'altra cosa e...il pensiero mi rende felice pensò, mentre la osserva.

Pov. Law

Mi girai verso di lei, e le cinsi la vita, spostandola verso di me e le feci appoggiare la schiena sul mio petto e infilai una gamba tra le sue, sotto al lenzuolo, coprendomi un pochino.
Lei appoggiò la testa sotto la mia, e alcuni capelli mi finirono in faccia.
Ridacchio, togliendoli e le bacio la spalla nuda, piccoli baci leggeri.
Le accarezzo leggermente il ventre, in movimenti circolari, e la sento che si sta svegliando.
Si gira verso di me, e allento la presa per aiutarla e mi guarda, con gli occhi socchiusi e mi sorride "giorno", "giorno dolcezza" risposi e lei sorride dolcemente.
"Come ti senti?", "bene, tu come ti fa sentire che presto diventerai papà?" mi chiese, appoggiando una mano sulla mia guancia e inizia ad accarezzarla.
Io feci un sorriso vero: uno grande e luminoso solo per lei e risposi "mi fa sentire felice e strano, anche se sono un po' in ansia...", lei mi continua ad accarezzare e mormora "sta tranquillo essere genitore non è facile, ma ce la faremo insieme. Certo, potremmo fare qualche errore, ma la cosa importante è che sia felice e si senta amato e al sicuro con noi" e devo dire che ha ragione.
La tengo di più a me, accarezzandole i capelli e lei si accoccola di più a me.
"La cosa che mi dà un pochino fastidio è che non potrò essere di nessun aiuto e non posso combattere" si lamentò, e la guardai: aveva una espressione in disappunto.
Io le baciai la spalla, lasciando che il mio pizzetto le sfiorasse la pelle, sentendola rabbrividire e continuo, fino al suo collo, e le dissi all'orecchio "è per una buona causa: dentro di te, porterai il nostro bambino o bambina, il nostro amore" le ricordai dolcemente.
Sentì Kuro rilassarsi sotto le mia parole e sorrise "vero, un potenziale pericolo per il Governo Mondiale" ghignò, cosa che feci anche io.

Pov. Kuro

Ci baciamo, stringendoci di più e da dolce e casto, diventò piano piano più osceno, più passionale, quando lui mi lecco le labbra e gli diedi l'accesso e cominciammo a limonare pesantemente.
Ci girammo e lui finì sopra di me, e lo accolsi tra le mie gambe, e si stese su di me completamente, coprendomi come una seconda coperta, i nostri petti che si sfioravano.
Ci staccammo per mancanza di aria e ansimai, i nostri fiati che si mescolano e i nostri sguardi che si incrociano, pieni di amore e desiderio.
Chinò il capo e mi baciò la spalla, lasciando una scia di baci, io sposto la testa e lui mi lecca e mordicchia il collo, facendomi ansimare dalla sensazione piacevole che attraversava il mio corpo.
Scende lentamente, arrivando al capezzolo con il piercing, iniziando a leccarlo e mordicchiarlo, e infine lo prende in bocca, succhiando e sento la sua lingua intorno al capezzolo, e l'altro me lo stimola con le dita della mano.
Io mugolai e gli accarezzo i capelli, sentendo la sua semierezione sfregare sulla mia intimità e mugugno, strusciandomi su di lui e mormorai "Law...continua..." smaniosa di più attenzioni.
Lascia andare il mio seno e mi guarda, con uno sguardo predatore "impaziente, vedo", e metto un broncio, stuzzicandolo "chissà di chi è la colpa" e lui ride.
Però, mi asseconda e scende, leccando e baciandomi la pelle e inarco la schiena, quando mi tocca l'ombelico.
Scende ancora e mi sfiora le labbra della vagina, aprendole con le dita.
Mi stuzzica il clitoride con la lingua, facendomi mugolare e dopo un minuto, fa entrare la lingua, muovendola su e giù, e iniziando proprio a divorarmi, facendomi gemere e inarcare la schiena, e metto le gambe sulle sue spalle, che iniziano a tremare all'avvicinarsi lentamente all'orgasmo.

Pov. Law

Continuo, guardandola: era rossa, con occhi socchiusi e pieni di desiderio e piacere, i succhiotti che ho appena fatto in bella vista e iniziava a tremare e sudare.
Infilo anche due dita e le muovo a forbice e la sento gemere...e ancora bella pronta da ieri sera.
Passa qualche altro minuto e, sentendo la mia erezione pulsare, mi rimisi dritto e lei mise le gambe ben aperte e piegate, dandomi una bella visione...e mi guardava con occhi vogliosi e mugugna, quando tolsi le dita.
Mi masturbai leggermente, chiedendo "pronta?" per stuzzicarlo, e lei a quel punto, disse "muoviti a riempirmi!" e io non aspettando altro la accontentai, penetrandola lentamente, mettendo le mani ai lati della sua stessa e ansimo, sentendo le guance andare in fiamme per quanto calda fosse, mentre lei inarcò la schiena e gemette, e con una mano le tenevo un fianco e l'altra strinsi la sua mano in una presa d'amore. Al suo annuire, comincio a muovermi lentamente, abituandola, anche se lo abbiamo fatto ieri sera. Nella stanza si sentono i nostri sospiri, ansimi e gemiti...

Pov. Normale

I loro sguardi erano concentrati l'uno sull'altra, i loro cuori che battevano lo stesso ritmo, mentre il ritmo delle spinte iniziarono ad aumentare.
Kuro mise le gambe intorno alla sua vita, e lecca e mordicchia il collo del suo amato, facendo dei succhiotti e conoscendolo bene, lecca e mordicchia il lobo, proprio dove ci sono gli orecchini, sapendo quanto è sensibile lì.
Infatti gemette e aumenta le spinte, e poco dopo, le toccò il punto.
"Aaahhh~~" quasi urlò Kuro, ricambiando le spinte con le sue.
Nella stanza risuonavano gemiti, urli e si sentiva odore di sesso.
Dopo un po' di tempo, Law venne dentro di lei, con un "cazzo, Kuro", "aaah, Law~~~" seguito da Kuro.
Lui crolla su di lei, e riprendono fiato, i loro corpi ancora tremanti dall'orgasmo appena avuto.

Pov. Kuro

Ansimo, felice ed appagata, mentre sento il respiro di Law sul mio collo.
Quando i nostri respiri si sono calmati, si toglie e andiamo a farci un bagno veloce e ci vestiamo.
Mi misi un paio dijeans sbregati con una maglia comoda.
Andiamo in cucina, e facciamo colazione con tutta la ciurma.
"Come ti senti Kuro?" mi chiese Penguin, riferendosi alla mia trasformazione "bene, non ho sentito praticamente nulla: è stato come cambiarsi d'abito" ammetto, Shachi disse, sorridendo "tra poco arriviamo ad un'isola autunnale, vai a fare compere?", "sì e, soprattutto, a comprare un test di gravidanza, in caso si presentino dei sintomi" risposi e loro annuirono.
Law chiese, guardandomi "vuoi che venga con te?", io scuoto il capo, dicendo "no, sta tranquillo, ci ritroviamo nella piazza della città" e lui annuì.
Caro, si preoccupa sempre per me, che dolce.
Comunque, poco dopo esco all'aperto e inspirai l'aria pulita del mare e sentì anche odore di terra bagnata e foglie autunnali.
Aprì gli occhi e vidi davanti a me il porto, mentre dietro di me sentì i passi degli altri avvicinarsi.
Avevo preso una borsetta a tracolla, semplice e potevo evocare la mia spada in caso di bisogno. Scendiamo e ci dividiamo e quella volta ci vado da sola per negozi.
Prendo quello che mi serve, in quattro buste diverse, e infine cerco un bar o qualcosa del genere per dissetarmi.
Trovo un bar e vado dentro, ignorando le persone dentro, e vado al banco, chiedendo del succo liscio.
Il barman me lo dà e bevo senza fretta, le borse ai miei piedi.
Sento dietro di me, le occhiate degli uomini presenti, ma non me ne infischio.
Sospiro e finisco presto, pago, prendo le mie borse ed esco, prima che qualcuno possa dire qualcosa.
Stavo per uscire, quando una voce maschile, disse "hei, bambolina, dove vai così di fretta?", "dove voglio" risposi, con tono freddo.
Mi girai, di poco la testa e vidi un uomo pelato, grasso e bruttissimo con denti gialli.
Ew, che schifo...
Non esitai e me ne andai, per fortuna è una sosta breve e raggiugo presto la piazza e mi guardo in giro, in cerca di Law e lo trovai ad aspettarmi.
Lo raggiunsi e lo baciai a stampo in segno di saluto, e successivamente ci avviamo in direzione del sottomarino e una volta dentro, ce ne andammo.

Corpo di uomo, Cuore di donnaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora