Capitolo 12

384 12 3
                                    

I raggi del sole penetrarono nella mia stanza svegliandomi, ma nello svegliarmi mi accorsi che erano venti a mezzo giorno, perché avevo dormito così tanto?

Perché c'era Thomas nel mio letto?

E perché ho un forte mal di testa?

E perché…

Aspetta perché Thomas è nel mio letto?!

Ho madre!

Corsi in bagno e iniziai a vomitare anche l'anima, poi da dietro sentii una mano tenermi i capelli, ovviamente sapevo che era Thomas.

Quando mi alzai tirai lo sciacquone e mi diressi verso il lavandino sciacquandomi la bocca sotto lo sguardo attento di Thomas, quando finii mi diressi in camera andai verso l'armadio presi biancheria pantaloni corti neri e una canottiera nera, mi diressi nuovamente in bagno e poggiai la roba su un mobile

"Se non ti dispiace, io mi farei una doccia" dissi a Thomas che era poggiato allo stipite della porta che mi osservava attentamente

"No, fai pure" disse senza muoversi di un millimetro

"Potresti uscire?!" dissi nervosa

"Potrei anche non farlo" disse facendo un ghigno malizioso

"Fai poco il pervertito, ed esci che non  è giornata" dissi arrabbiandomi

"Ok ok esco" disse tornando in camera.

Dopo dieci minuti uscii dal bagno vestita e con i capelli bagnati e vidi Thomas di spalle guardare la foto che avevo sul comodino feci un finto colpo di tosse per attirare la sua attenzione e ci riuscii

"Scusa guardavo la foto" disse girandosi per guardarmi negli occhi, ed annuii.

Non ero arrabbiata non ne avevo motivo, così mi sedetti sul letto e aprii il cassetto del comodino tirandone fuori una pasticca per farmi passare il mal di testa, e mentre ingoiavo la pasticca Thomas si sedette accanto a me

"Posso farti una domanda?" domandò 

"Spara" dissi riponendo le pasticche dentro il cassetto

"Chi è l'uomo nella foto?" domandò curioso

"Mio padre" risposi io a testa bassa

"Ti manca, vero?" domandò dolce

"Non sai quanto" risposi.

Rimanemmo per qualche secondo in silenzio, finché non mi venne in mente di fargli una domanda

"A te non manca la tua famiglia?" domandai guardandolo negli occhi

"Ogni giorno" disse sorridendomi

"Hai dei fratelli?" domandai curiosa

"Sì, ho un fratello maggiore, si chiama Mark, lui va all'università di ingegneria meccanica" disse con un'aria fiera

"Devi essere molto fiero di lui" dissi quasi invidiandolo

"Oh sì, lui è il mio mito" disse

"Capisco cosa intendi.
Anche per me i miei due fratelli maggiori sono degli eroi, loro per me ci sono sempre stati, finché non me ne sono andata…" dissi tristemente

"Perché te ne sei andata?" domandò curioso

"Troppe scelte sbagliate, non ho retto e me ne sono andata, mi sono comportata da vigliacca a scappare, ma non avevo altera scelta…" dissi triste alzandomi dal letto

"Comunque che cosa vuoi per pranzo?" domandai a Thomas cambiando discorso

"Dipende.
Cosa mi offri?" domandò sorridendomi, mi diressi in cucina seguita da lui e aprii il frigo

"Allora ho carne…carne…carne… Oh guarda carne, allora cosa scegli?>> domandai sorridendogli

"Beh credo che della carne andrà bene" disse ridendo

"E carne sia" dissi io ridendo con lui.

Dopo aver mangiato io mi buttai a peso morto sul divano e Thomas si gettò su di me

"Ma che fai?!" gridai ridendo

"Questo" disse iniziando a farmi il solletico

"N-no t-ti p-p-pre-go" dissi morendo dal ridere

"Solo se dici: sei bellissimo" disse ridendo

"Ok sono bellissima" dissi io prendendolo in giro e lui ricominciò a farmi il solletico

"Osi fare la furba con me Ambra?" disse continuando quella tortura

"T-ti p-p-pre-go ba-ba-sta" dissi io ridendo

"Allora dillo" disse ridendo

"Ok sei bellissimo" dissi arrendendomi

"Grazie piccola" disse smettendo di farmi il solletico, alzandosi e porgendomi la mano per aiutarmi ad alzarmi, la presi e mi alzai sistemandomi capelli e vestiti

"Allora, che si fa?" domandò sorridendomi

"Guardiamo qualche horror?" domandai

"Sì, dai" rispose sedendosi sul divano, feci lo stesso e iniziammo a vedere 'Annabelle'.

Ciao gente, dodicesimo capitolo, che ve ne pare?
Votate e commentate please.
Alla prossima gente✨✌ 
~Noe~

Si può dimenticare il passato? Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora