Mi svegliai con qualcosa di freddo sulla testa
"Ma dove sono?" dissi sedendomi sul letto in cui mi trovavo e mi guardai intorno notando di essere in una stanza tutta bianca poi
Dio sono morta?!
Umm però l'inferno non me lo immaginavo proprio così sereno.
Vidi poi la mia roba su un tavolino li vicino, le presi e uscii dalla stanza
"Dove credi di andare?!" gridò una voce femminile dietro di me, mi girai e vidi i miei amici con una donna bassa, tozza, sulla sessantina, con capelli grigi tenuti da uno scignion ordinato e due occhi verdi coperti da un paio di occhiali rotondi
"Vado a fumarmi una sigaretta" dissi tranquilla
"No, signorinella lei non va da nessuna parte finché non l'ho visitata" disse rimproverandomi
"Ma io sto benissimo" dissi cercando di convincerla
"No, a la febbre a 40° è bianca come il latte e a gli occhi rossi peggio di un tossico dipendente" disse
"Ok, vengo" dissi arrendendomi.
"Bene prendi questa per far abbassare la febbre" disse l'infermiera porgendomi la pasticca che presi senza reclamare
"Ora deve stare qualche giorno a casa a riposo" disse tranquilla
"Sisi certo arrivederci e grazie" dissi dirigendomi alla porta
"No, aspetti non può tornare a casa da sola" disse fermandomi
"Ma la mia casa sta a quindici minuti da quì" dissi cercando di svignarmela
"No, non se ne parla preferirei che la accompagnasse qualcuno" disse
"Potrei accompagnarla io" disse prontamente Thomas
"Bene la questione è risolta si rimetta arrivederci" disse l'infermiera facendoci uscire dalla stanza
"Che paura che ci hai fatto prendere!" disse Denise arrabbiata
"Mi dispiace" dissi a testa bassa realmente dispiaciuta
"Vabbè dai ti accompagno prima che perdi i sensi un'altra volta" disse Thomas prendendomi la mano, e ci dirigemmo tutti al parcheggio in religioso silenzio.
"Vabbè ci vediamo eh" dissi salutando gli altri
"Si certo rimettiti" disse Jake mentre Denise e Carol mi abbracciavano
"Rimettiti brutta stronza" disse Denise
"Certo" dissi mentre lentamente mi staccavo
"Andiamo" dissi a Thomas che annuì apparentemente arrabbiato, salii sul
pick-up e ci dirigemmo verso casa mia.Per cinque minuti buoni rimanemmo in silenzio finché non mi stufai
"Ok ora basta, che succede?" domandai a Thomas che sembrava avercela con me
"Che dovrebbe succedere?" domandò facendo il finto tonto, cosa che mi fece innervosire di più
"Cos'hai?" domandai cercando di restare calma
"Io?
Niente" disse accostando sotto il mio grattacielo"Non scherzo cos'hai sei strano da prima" dissi guardandolo negli occhi
"Sai cosa c'è?!
Che sei un irresponsabile, quando hai perso i sensi mi hai fatto morire di paura, quando provavo a chiamarti ma non battevi ciglio, mi hai veramente spaventato" disse arrabbiato guardandomi negli occhi"Mi dispiace" dissi sapendo che aveva ragione
"Meglio che vada" dissi scendendo dal pick-up andando verso il portone
"Ambra!" gridò, non mi voltai e aprii il portone, e grazie a Dio Josh non c'era almeno non dovetti subire anche il terzo grado.
Arrivati in casa buttai lo zaino a terra e mi sedetti sul divano buttando la testa all'indietro, subito dopo iniziai a piangere.
Perché combino sempre e solo casini?
Mai una volta che ne faccio una giusta.
Mi addormentai sul divano piangendo e quando mi risvegliai era ora di cena, mangiai un piatto di pasta, che subito dopo vomitai ed andai a dormire, sperando che Dio mi flagellasse nel sonno.
Ciao gente, sedicesimo capitolo, che ve ne pare?
Votate e commentate.
Alla prossima gente✨✌
~Noe~
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Si può dimenticare il passato?
Romance(IN REVISIONE) Lei: misteriosa, stronza, temeraria, bella e intelligente. Conosce dei ragazzi nella sua nuova scuola tra cui un ragazzo che le farà perdere la testa, ma lei, per paura di farlo soffrire a causa di un segreto, lo tratta male. Un pa...