(IN REVISIONE)
Lei: misteriosa, stronza, temeraria, bella e intelligente.
Conosce dei ragazzi nella sua nuova scuola tra cui un ragazzo che le farà perdere la testa, ma lei, per paura di farlo soffrire a causa di un segreto, lo tratta male.
Un pa...
Purtroppo la mattina arrivò e io ero costretta a mettere in atto il mio piano di tenere Thomas solo come amico, anche se la cosa non mi piaceva affatto, non sapevo cosa provavo per lui sapevo solo che non riuscivo a stare senza di lui non riuscivo a non trovarlo al centro dei miei pensieri.
Che casino non ci capisco più niente!
Decisi di vestirmi dato che sarebbe arrivato a breve, vado verso l'armadio e mi vestii così:
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E uscii di casa.
Quando arrivo giù vidi Josh che puliva il pavimento
"Buongiorno Josh!" dissi sorridendo
"Tesoro! Come stai?" domandò facendomi un sorriso
"Non mi lamento. Tu? Che mi racconti?" domandai ricambiando il sorriso
"Tutto bene, tu piuttosto ieri ho visto il ragazzo, che ti accompagnò quì qualche giorno fa, entrare l'altra sera con te in braccio e uscire ieri sera con un sorriso da orecchio a orecchio, ora non per farmi gli affari vostri, ma c'è qualcosa tra di voi?" domandò con un sorrisetto malizioso
"Josh! Comunque no non c'è niente tra di noi, siamo solo amici" dissi abbassando la testa e diventando triste
"Hey che succede tesoro? Qualcosa non va?" domandò mettendomi una mano sulla spalla
"Niente Josh, ora però devo andare, a dopo" dissi sentendo il clacson dell'auto di Thomas
"Certo, a dopo" disse sorridendomi e aprii il portone
"Ah Ambra!" disse facendomi girare verso di lui "Se hai bisogno di qualcuno con cui parlare, sai dove trovarmi" disse
"Grazie Josh, davvero grazie di cuore" dissi
"Di niente tesoro, ora però vai dal tuo 'amico' che ti sta aspettando" disse virgolettando con le mani la parola amico
"A dopo" dissi e uscii dal grattacielo dirigendomi verso il pick-up di Thomas.
"Hey piccola! Dormito bene?" domandò appena salii sul pick-up, feci un semplice cenno col capo, pensando al piano che avevo in mente.
Avanti Ambra devi considerarlo un amico, non è difficile, lo fai solo per lui, per non farlo soffrire.
Durante tutto il tragitto per arrivare a scuola parlammo, o meglio lui parlò io rispondevo o a monosillabi o con semplici cenni del capo
"Siamo arrivati" disse parcheggiando il pick-up, fatto ciò scesi dall'auto e mi diressi verso il muretto dove già c'erano gli altri, ma mentre camminavo Thomas mi bloccò prendendomi per un braccio e facendomi voltare verso di lui, ma lo fece con troppa forza infatti inciampai finendo sul suo petto, in tre secondi le mie guance si tinsero di rosso e mi sentii in imbarazzo, mi staccai da lui, di malavoglia, e mi misi davanti a lui, notando che era diventato leggermente rosso
"Scusa non volevo" disse abbassando la testa notevolmente imbarazzato
"Fa niente, comunque dimmi" dissi tenendo la testa bassa
"Beh ti volevo chiedere se stavi bene, per tutto il tragitto sembravi pensierosa" disse leggermente preoccupato
"S-si t-tutto a-apposto" dissi balbettando
"Sicura?" domandò guardandomi negli occhi come a volermi leggere fin dentro l'anima
"S-si" dissi per poi girarmi e dirigermi dai ragazzi seguita da lui.
"Eccovi vi stavamo dando per dispersi" disse Jake, e Denise e Carol mi vennero ad abbracciare
"1…2…3 staccarsi" dissi mentre gli altri ridevano
"Ma perché odi tanto gli abbracci?" domandò Logan
"Non mi piace avere contatti fisici con la gente che conosco da poco" dissi mentre nella testa quella scena tornava vivida a intasarmi i pensieri
"Scusate devo andare a parlare con un professore ci vediamo in classe" dissi andandome prima di ricevere una risposta.
Andai al bagno dell'ultimo piano dove non veniva mai nessuno, corsi dentro uno di essi e vomitai anche l'anima, ogni volta che pensavo a quella scena finiva sempre così.
Quando ebbi finito uscii dal bagno e mi sciacquai le mani e la bocca, guardai il mio riflesso nello specchio e mi feci schifo, pensai al mio passato a tutto quello che avevo combinato.
Decisi di fumarmi una sigaretta fregandomene di essere in bagno, fumai cercando di calmarmi per quanto fosse possibile.
Finita la sigaretta non avevo voglia di farmi vedere, quindi decisi di fare forca, uscita dal bagno mi diressi al piano terra e senza farmi beccare arrivai in cortile e scavalcai facilmente il cancello pensando a quando lo feci per la prima volta con Thomas.
Oddio basta devo dimenticarlo!
Decisi così di incamminai verso un bar per bere qualcosa.
Quando trovai un bar entrai e chiesi un caffè, quando mi fu portato lo bevvi e pagai per poi uscire e dirigermi verso la spiaggia, non so perché, ma il mare mi a sempre messo tranquillità forse perché il mare mi ricordava quando mio padre portò per la prima volta me e i miei fratelli.
Intanto il ricordo di quel giorno riaffiorò alla mente, mi fermai e mi girai verso il mare rimasi così per un po' poi alzai lo sguardo verso il cielo e una lacrima mi solcò il volto
"mi manchi papà, mi manchi tantissimo" dissi triste.
Ciao gente, quattordicesimo capitolo, che ve ne pare? Votate e commentare. Alla prossima gente✨✌ ~Noe~