Si può dimenticare il passato?

Capitolo 75

Quando mi calmai Thomas mantenne la promessa e rimase lì finché non mi calmai completamente, poi riaprii la scatola e questa volta estrassi delle foto e cominciai a raccontare questa 'storia' <<All'inizio la mia vita era perfetta avevo un padre, una madre e due fratelli maggiori Alexander e Dimitri.
Mia madre era tedesca e mio padre russo, i miei nonni ai tempi della II guerra mondiale dovettero scappare e si rifugiarono in Sri Lanka, i miei genitori si sono conosciuti a scuola e da lì si sono subito innamorati e a diciotto anni si sposarono.
Tutto andava bene finché mio padre non fu chiamato a combattere la guerra in Iraq, avevo tre anni quando mi disse che sarebbe tornato e ne avevo quattro quando un ufficiale venne a casa mia a dirmi che mio padre era morto, credo di non aver mai sofferto così tanto, mio padre era tutto per me era il mio idolo, e quando morì persi una parte di me.
Dopo il funerale mia madre cambiò radicalmente diventava giorno dopo giorno più distaccata e severa, i miei fratelli invece mostravano il dolore in modo diverso Alexander piangeva ogni notte e la mattina sembrava uno zombie, mentre Dimitri non mostrava dolore anche se sapevamo che dentro soffriva.
Dopo un anno mia madre era diventata irriconoscibile aveva iniziato a bere e a fumare tornava sempre tardi la sera e quando c'era picchiava me e i miei fratelli, un giorno tornò a casa con un uomo dicendo che quello sarebbe stato il nostro nuovo padre.
Vivevamo con l'assicurazione di mio padre e quando nacque Lucas mia madre si rese conto che i soldi non bastavano così si mise a 'lavorare' come prostituta.
Dopo due anni nacque Jasmine, io e i miei fratelli eravamo diventati tipo baby-sitter a tempo pieno, ma dovevamo farlo mia madre non era mai a casa e il suo fidanzato dormiva tutto il giorno.
Dopo altri due anni nacque Mariam e dopo un mese dalla sua nascita il padre se ne andò, mia madre non ci mise molto a trovare un rimpiazzato e l'uomo che trovò oltre ad essere più vecchio era un grande figlio di p*****a, dal primo giorno che arrivò mi guardava sempre in modo strano e un giorno quando mia madre era ad ubriacarsi, i miei fratelli maggiori a fare la spesa e i miei fratellini a guardare la TV, io ero nella mia stanza a leggere e quel b******o è entrato nella stanza si è seduto accanto a me e ha iniziato a toccarmi, tentavo di ribellarmi ma lui mi minacciò con un coltello alla gola, così lo lasciai fare.
Quando se ne andò ero paralizzata non riuscivo a muovermi poi, dato che i miei fratelli sarebbero tornati di lì a poco, lavai le coperte e mi feci una doccia.
Non ho mai detto a nessuno quello che successe quel giorno nemmeno a Nico e a Michy, mi vergognavo troppo.
Quando avevo quindici anni Dimitri decise di arruolarsi nell'esercito per vendicare mio padre, solo Dio sa quanto mi arrabbiai con lui in quel momento, avevo già perso un padre non potevo perdere anche un fratello.
Il giorno della sua partenza mi fece la stessa promessa che mi fece dodici anni prima mio padre, ma neanche lui tornò, ci arrivò una lettera che diceva che era un disperso.
Dopo un anno circa nacque Erik, poi dopo due anni Ester, dopo altri due Joshua e dopo altri due anni è nata Denise.
Io non ne potetti più e scrissi una lettera dicendo che me ne andavo.
Così lasciai Alexander da solo con sette bambini e una madre inesistente.
Quella notte andai da Nico e Michy, così decidemmo di andare a Madrid a studiare  riuscii in due anni a recuperare i primi quattro anni di superiori e poi sono venuta qui per via di Manuel, un giorno ti racconterò anche di ciò che successe a Madrid per ora basta questo>> finii di parlare mentre riponevo le foto nella scatola, poi sentii il braccio di Thomas sulla spalla, e mi voltai verso di lui <<A me basta che ti sia aperta con me, il resto avrai tempo per raccontarmelo>> disse sorridendo e abbracciandomi, ricambiai, e capii quanto veramente amavo quel ragazzo.

Ciao gente, settantacinquesimo capitolo, che ve ne pare?
Questo è il passato di Ambra, cosa ne pensate?
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Alla prossima gente✨✌
~Noe~