(IN REVISIONE)
Lei: misteriosa, stronza, temeraria, bella e intelligente.
Conosce dei ragazzi nella sua nuova scuola tra cui un ragazzo che le farà perdere la testa, ma lei, per paura di farlo soffrire a causa di un segreto, lo tratta male.
Un pa...
Mi svegliai a causa di una porta sbattuta, andai in salotto e trovai Manuel che sembrava reduce di una sbronza anzi non sembrava, era reduce da una sbronza, aveva gli occhi rossi, il viso pallido, i capelli neri scompigliati, ma la rabbia si leggeva vivida nei suoi occhi, mi dette una breve occhiata e senza dire niente andò in bagno sbattendosi dietro la porta, non dissi niente per paura, decisi di vestirmi così:
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Fatto ciò mi sistemai un po' i capelli e quando Manuel uscii dal bagno ne approfittai per entrare e lavarmi un po'. Quando uscii andai in salotto e lui era lì che mi aspettava per andare a scuola, presi lo zaino e uscimmo di casa. Quando arrivammo al furgone di Manuel entrai senza dire niente, e per tutto il tragitto rimanemmo in un silenzio tombale quando arrivammo a scuola non c'era quasi nessuno, scesi dal furgone, ma subito Manuel mi bloccò alla portiera <<Ma che diamine fai?!>> dissi innervosendomi <<Voglio divertirmi un po'>> disse mettendomi una mano su un fianco tirandomi più vicino a se provai a divincolarmi, ma accidenti era forte <<Lasciami!>> dissi arrabbiandomi <<Una volta non ti dispiaceva>> disse ghignando <<Appunto una volta>> dissi <<Sei la mia ragazza e posso fare ciò che voglio>> disse tirando più su la mano, finché non fu bloccato da una voce familiare <<Ambra!>> voltammo la testa ed era Thomas insieme agli altri, Manuel si staccò da me <<Ti aspetto dentro, liquidali in fretta o sai cosa succede>> sussurrò al mio orecchio, annuii, se ne andò, e mi concessi un sospiro di sollievo <<Ambra si può sapere che vuole quel tipo, ti sta costantemente addosso>> disse Carol preoccupata venendomi in contro con gli altri <<Nulla lui…lui…lui>> dicevo non sapendo cosa inventarmi <<Lui?>> disse Jake incoraggiandomi a continuare <<È…è un mio amico>> inventai la prima c*****a che mi venne in mente, suonò la campanella entrammo e quando arrivammo in classe vidi Manuel seduto all'ultimo banco e andai verso di lui <<Ambra non ti siedi accanto a me?>> domandò Thomas che era un misto tra il deluso e l'arrabbiato <<No, da ora in poi si siede accanto a me>> disse subito Manuel prima che potessi proferire parola <<Cosa?! Perché?!>> gridò Thomas arrabbiato <<Perché si, e sarà così per sempre non ti illudere idiota>> disse Manuel <<Manuel!>> dissi arrabbiandomi <<Ti ricordi ciò che ti avevo detto?!>> dissi arrabbiata <<Si>> disse guardando male Thomas che lo stava mettendo sotto terra con lo sguardo <<Buongiorno ragazzi>> disse la profe di lettere, andai a sedermi accanto a Manuel e lasciammo cadere l'argomento, anche se sentivo lo sguardo di Thomas su di me, avrei voluto girarmi a guardarlo ma non potevo. Durante la spiegazione sentii la mano di Manuel piazzarsi sulla mia coscia lo guardai male ma non si scompose, e da lì dedussi che sarebbe stata una lunga giornata. Quando suonò la campanella della ricreazione misi i libri a posto, mi alzai e insieme a Manuel mi diressi in cortile <<Senti stavo pensando che potremmo tornare in Sri Lanka>> disse <<Stai scherzando vero?!>> dissi stupendomi delle sue parole <<Mai stato più serio>> disse mentre fumava <<Io non voglio tornare là, voglio rimanere qui>> dissi poggiando la schiena contro il muretto del cortile prendendomi una sigaretta <<Sei la mia ragazza fai quello che dico>> disse iniziando ad arrabbiarsi avvicinandosi a me, ma purtroppo la mia testardaggine ebbe la meglio anche sta volta <<Io NON voglio tornare in Sri Lanka!>> dissi ma lui subito mi attaccò al muretto mettendomi una mano intorno al collo <<TU fai quello che dico IO>> disse stringendomi di più il collo <<Io non ho paura di te>> dissi con un filo di voce, fissandolo in quei suoi occhi <<Dovresti>> disse guardandomi male <<Ambra!>> a quella voce Manuel subito si staccò da me <<Che le stavi facendo?!>> gridò Thomas piuttosto i*******o <<Io nulla, calmati idiota>> disse Manuel <<Non è vero ti ho visto che le tenevi una mano al collo, e l'idiota sarai tu!>> disse nero di rabbia, visto che la situazione stava degenerando, decisi di intervenire <<Thomas non stava facendo nulla non preoccuparti stavamo solo parlando>> cercai di convincerlo per quanto impossibile sia la cosa <<Non ci credo nemmeno un po', smettila di dire c*****e>> gridò Thomas <<Io mi avvio in classe, vieni Ambra>> ordinò Manuel <<Si, eccomi>> dissi, ma venni bloccata da una stretta al polso che mi fece quasi urlare, ma per fortuna mi trattenni, mi girai e vidi Thomas e gli altri guardarmi male, mi liberai dalla sua presa con uno strattone e tornai a seguire Manuel <<Quei ragazzi ti stanno troppo addosso, devi troncare i rapporti con loro una volta per tutte>> disse e mentre stavo per replicare, suonò la campanella, arrivammo in classe e ci sedemmo aspettando l'arrivo della profe di matematica.
Ciao gente, ventisettesimo capitolo, vi sta piacendo la storia? Votate e commentate please. Alla prossima gente✨✌ ~Noe~