Capitolo 3 Parte 1

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Correvo via, avevo assistito ad una scena macabra e immonda, scesi al piano inferiore dove presi Carl e lo portai fuori.

"Ehi idiota, stavo conoscendo una bella tipa lì e proprio ora che.." "Non c'è tempo, la situazione è gravissima, dobbiamo informare subito il Mentore"

Arrivammo di corsa al cancello principale dove c'erano le due guardie armate, che come ci avevano avvisato poco prima, non avrebbero più voluto vederci. "Ottimo, e non ci vedranno" pensai.

Io e Carl ci appostammo dietro di loro, uno sguardo e le nostre lame scattarono.
Il sangue delle loro gole ci sporcarono le giacche vistosamente bianche di un rosso acceso.

Entrammo nell'auto.
"Cosa diavolo è successo Miles?" mi chiese Carl mentre si sfilava la giacca insanguinata.
"Al Capone, i Templari e i boss della malavita, stanno muovendo tutto per far impoverire il popolo. Gente come Henry Ford sta aiutando quei criminali" spiegai al mio amico.
"Ford? Uno degli uomini più ricchi del paese, facile che avesse agganci con l'Ordine" disse Carl "E c'è di più" continuai "Thomas Edison in persona sta lavorando con loro, e sono in possesso di un Frutto dell'Eden" Carl mi guardava incredulo, "Ho visto con i miei occhi morire persone lì presenti solo con la forza del pensiero di quel criminale."

Arrivammo alla gilda e spiegai il tutto a Jeremy.
"Così Edison sta lavorando con la Mela dell'Eden, dopotutto è un uomo brillante, sicuramente i Templari sanno cosa fare con uno come lui." spiegò il nostro Mentore.

"Cosa dovremmo fare Jeremy?" chiese Carl.
"Ora, tutto ciò che dovremmo fare sono delle ricerche, che ci serviranno per stanare Edison e prendere la Mela, non sarà facile lo so, ma affido a voi due questo arduo compito, Assassini."

Jeremy ci portò nella sua stanza. Ci mostrò un grande tabellone, dove vi erano nomi e foto dei nostri obiettivi.

In cima comparivano i nomi di Al Capone con il soprannome "Scarface" ed Henry Ford con il soprannome de "Il fabbricatore".
Gli Assassini li consideravano delle figure pericolose e due dei principali fautori del Proibizionismo.
Più sotto c'era proprio il nome di Thomas Edison, soprannominato "L'illuminato".

Fu lì che Jeremy piantò un pugnale sulla foto di Edison.
"Presto, l'uomo che chiamano l'illuminato cesserà di esistere"  prese qualcosa da uno scrigno accanto alla sua scrivania, era una piuma bianca.

"E con questa, la macchierete del sangue di Thomas Alva Edison, membro dell'Ordine dei Templari e nemico della nostra Confraternita"

"Sarà fatto, Mentore" colsi la piuma tra le mie mani.

Dovevamo partire per il New Jersey la mattina seguente, là avremmo trovato un nostro confratello ad aspettarci.

"Cosa? Il New Jersey? Parti così all'improvviso senza preavviso?"
Holly era dispiaciuta ed arrabbiata allo stesso tempo.

"Amore ascolta, è un viaggio di lavoro, abbiamo una conferenza e degli incontri lavorativi in città durante questi giorni, è importante.." purtroppo la mia vera vita andava ancora nascosta a lei, per il suo bene, sopratutto che ora stavamo per andare a vivere insieme.

"Una settimana, senza te. Lo sai che mi aspetto un regalino al tuo ritorno" mi sorrise con i suoi splendidi occhi.
"Beh, credo che da quelle parti vendano del buonissimo cioccolato, forse riesco a prenderne un po del più finissimo per la mia amata" gli dissi abbracciandola.
"Ecco perché ti adoro" mi disse stringendosi a me e baciandomi.

Sembrava tutto tranquillo quella notte, Chicago era stranamente silenziosa.
Guardavo l'orizzonte notturno e dentro di me, mi sentivo pronto ad affrontare il mio primo obiettivo, il mio primo vero contratto da Assassino.

Assassin's Creed Black HandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora