Il mattino di Chicago. La fresca aria mattutina piena si smog e odore di caffè, il rumore delle auto e delle persone, la musica jazz alla radio, e un bacio sul collo dalla tua amata.
Mi sono mancate queste giornate inziate così. La normalità, una vita da persona comune, ma l'altra mia vita è già pronta a riaccogliermi. La Confraternita ha la Mela ora, ed è compito di Jeremy sapere cosa farne.
Mi preparo per andare alla Gilda, mi vesto e saluto Holly con un bacio, accarezzandole i suoi lunghi e setosi capelli rossi.
Per strada sembra una normale giornata da vivere, acquisto un giornale dallo strillone sotto casa mentre mi avvicino in auto.
Alcune notizie parlano ancora della guerra e come il Giappone sia l'ultima forza rivale, altre invece parlano di come tra New York e la mia Chicago la criminalità sia tornata a grandi ritmi, con altre famiglie in cerca di conquistare potere e fama.
Mi avvio con la mia vecchia Lincolnverso la chiesa della Gilda, rivivendo molti ricordi di quelle strade che tanto mi sono mancate in questi anni.
La Gilda è sempre la stessa, forse solo la chiesa sta invecchiando, con qualche crepa e qualche pianta rampicante qua e là a cambiare l'atmosfera. Entro nel sottopassaggio della Gilda, dove inizio a risentire aria di casa, i miei confratelli discutere, e la voce sbraitante di Trevor che echeggia dal salone principale.
"La Altair partirà domani, e voi idioti non potete dirmi nulla! I musi gialli hanno bisogno di aiuto."
Trevor sbatte i pugni sulla scrivania dove Carl e Julia sono seduti.
"Trevor, l'allerta è massima, se il piano segreto del presidente degli Stati Uniti è vero, i nostri confratelli devono solo lasciare le aree designate."
"il Presidente può anche andarsene a ficcarsele dietro le sue bombe, dobbiamo aiutare gli Assassini."
Entra Jeremy, visivamente combattuto dall'udire la discussione. Tutti si fermano, notando Jeremy avvicinarsi a Trevor.
"Vai, e svolgi il volere del Credo. La Altair sarà la salvezza dei nostri Confratelli ancora una volta, Trevor."
Trevor per la prima volta ha un volto sorpreso e pieno di stupore.
"Grazie, Mentore."
Trevor stringe il braccio di Jeremy, in segno di graditudine.
"Che le ali delle aquile ti siano da guida."
Trevor saluta i presenti, poi si gira e mi nota, facendomi un cenno e dandomi una pacca sulla spalla.
"Rendici orgogliosi, capitan Trevor."
Trevor fa il suo solito ghigno compiaciuto.
"Spaccherò la faccia a chiunque ci ostacolerà, salute e pace, fratello Adam."
Trevor se ne va, lasciandomi in un momento di riflessione, non ho mai visto Trevor così serio e deciso per un ordine della Confraternita.
"Adam, prego siediti con noi."
Jeremy mi fa spazio su una poltrona, accanto a Carl e Julia.
"Dopodomani ci saranno i funerali degli Assassini caduti, ho saputo che tenevi molto a Bud, il nostro giovane adepto caduto in Germania."
"Si, è stato ucciso da Anthony Zaskar un Assassino caduto nel controllo mentale della Mela."
Julia ha gli occhi lucidi a ripensare gli accaduti di Juteborg.
"La battaglia è stata ardua, ma avete riportato qui il manufatto. I Mentori americani hanno accettato di far sigillare qui la Mela."
"La Mela... ora dov'è?"
Chiede Carl.
"Nel mio ufficio, dopodomani dopo il funerale verrà sigillata e tenuta al sicuro nella Cripta della Gilda."
La Cripta. Ripensadoci, in quel luogo ho avutoone di Hecate, dove poi ho raccolto la collana del frammento.
La giornata alla Gilda passa normale. Tra scartoffie, comunicazioni radio e Adepti da addestrare.
Il giorno del funerale arriva, e con le lacrime di tutti i presenti, accogliamo i caduti nelle bare che vengono deposte nelle fosse della Chiesa. Molti sono i presenti, tutta la nostra Gilda, Innokenti ha deposto dei fiori sulla bara di Bud, commosso. Holly si stringe a me, conosceva il giovane Bud quanto me. Anche la famiglia Frye tutta ha posto omaggio ai caduti dell'Esercito degli Assassini, posando dei fiori sulle bare.
"Oggi è un giorno triste, ma la nostra tristezza deve trasformarsi in una nuova forza e una nuova speranza, per continuare a combattere e vincere. Gli Assassini caduti in guerra saranno ricordati per sempre, le loro anime combatteranno con noi per l'eternità, portando in alto il nostro nome e il nostro Credo."
Jeremy mostra a tutti una targa in marmo con i nomi degli Assassini caduti, con sopra un'aquila scolpita, a srovegliare le anime dei nostri fratelli e sorelle.
Le bare vengono coperte con dei drappi con i simboli degli Assassini, per poi essere sotterrati nel campo della Chiesa. Do l'ultimo saluto alla bara di Bud, lanciando dei fiori nella fossa, che viene man mano ricoperta dal terreno.
"Requiscat in pace, Bud."
Mi stringo nelle braccia di Holly, che mi accoglie col suo calore.
Dopo che tutti sono tornati dentro, io e Holly seguiamo Jeremy e gli altri nella Cripta. E' arrivato il momento di sigillare il Manufatto che ha portato a morte e distruzione con la Guerra.
Jeremy si appresta a posare la Mela dentro un bauletto. La luce dorata del manufatto riempie la stanza della Cripta.
"La Mela ha un potere immenso, la studieremo presto ma al momento va tenuta al sicuro qui, sigillata."
Jeremy mette la Mela in un piedistallo accanto ad un muro, diero la tomba di Ohonte:Onenya. Mentre la Mela viene sigillata, sprazi di luci e fasci dorati avvolgono la Cripta.
"Adam."
Holly si gira verso di me mostrandomi la collana che prima si accende e poi si spegne.
Bacio Holly, sentendo che il mio dovere di trovare la Mela sia stato compiuto, e quel bacio è un segno di liberazione dalla mia redenzione.
Restiamo per alcuni momenti fermi e immobili, la stanza è tornmata silenziosa e a tratti buia, illuminata dalle fiaccole delle pareti.
Sento dei passi correre giù per le scale. Innokenti irrompe nella Cripta con un aria molto preoccupata.
"Orelov? Che accade?"
Chiede Jeremy avvicinandosi a Innokenti.
"L'hanno fatto... La bomba atomica... in Giappone..."
Innokenti è sconvolto. Le sue parole sono piene di terrore.
"Cosa... Ci sono altri caduti?"
Innokenti riprende fiato, alle parole di Carl che corre verso di lui.
"Tutti. Un comunicato.. la città di Hiroshima è stata rasa al suolo. Tutti gli Assassini sono morti e la Altair è distrutta."
Holly mi guarda sconvolta e con le lacrime agli occhi sapendo che molte persone innocenti sono morte. Il terrore mi pervade secondo dopo secondo.
"Oh no, Trevor."
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Assassin's Creed Black Hand
FanficChicago, USA, sono gli anni 30 gli anni della Jazz Age, gli anni del Proibizionismo, gli anni della Mafia Italo Americana, gli anni della Mano Nera. Miles è un giovane ragazzo che si ritroverà in una città traghettata nel baratro della criminalità...