Era una notte come le altre nelle scure strade di Chicago. Come di mio solito ero appollaiato sul tetto di un palazzo aspettando che i criminali del Corvo Cremisi compissero una delle loro scorribande.
"Serata tranquilla, Adam?"
"Harold, da quanto tempo sei qui?"
Harold Stonewood, il veterano della nostra gilda, mi aveva sorpreso con il suo arrivo improvviso.
"A cosa pensi Adam?"
Mi domandò.
"È tutto così confuso, il governo sta ponendo fine al Proibizionismo, ma la gente si rivolta ancora per le strade, la criminalità aumenta, e ci ritroviamo con la polizia corrotta" iniziai a spiegare."Si, questa città, e il paese tutto, stanno passando un brutto periodo. Ma Adam, che cosa ti turba personalmente?"
Mi guardò, capendo che era una domanda forte per me.
"Ho paura Harold. Ho paura per la mia ragazza, ho paura di non poter combattere i Templari, ho paura di fallire, e gettare gli Assassini in un oblio."
"La paura ci rende più forti, Jeremy ce ne ha parlato tante volte. Adam, sono più di 25 anni che sono devoto alla causa degli Assassini, nella mia vita ho perso molte cose e persone a cui tenevo. Ma col tempo, combattendo le mie paure e i miei timori, ho avuto la possibilità di riavere qualcosa, una famiglia, e una bellissima bambina."
Spiegò Harold."Judith? Come sta tua figlia?"
"Cresce, sempre di più, e più tempo passa più cresce la mia responsabilità. Adam quello che voglio dirti è che tu sei ancora giovane, hai una persona al tuo fianco che ti ama e hai degli amici che contano su di te. Fa di queste cose la tua forza."
"Grazie Harold, sono davvero delle belle parole"
"Di nulla giovane Miles, ora vai a bere qualcosa, offro io per stasera."
Harold mi diede il cambio della ronda. E andai verso un bar lì vicino.
"Signor Miles! Adam, da quanto tempo!"
Un uomo dall'aria molto familiare si avvicinò.
"Signor Fitzgerald, che piacere rivederla!""Fa una passeggiata? Vorrei invitarla al Club, stasera c'è una serata Jazz e pensavo vorreste parteciparvi."
Mi spiegò con il suo fare gentile."Certo, mi farebbe piacere"
Gli dissi, e vidi il suo volto fermo diventare sorridente.
"Allora andiamo, potremmo perderci lo spettacolo"Ci avviammo verso il locale dove il Lost Generation Club teneva i suoi incontri.
Entrammo, e fui investito da un'aria leggera che sapeva di tabacco e profumi vari.
"Ah, finalmente ci siamo, io vado a bere un goccio"
Fitzgerald andò verso il bancone, dove incontrò subito dei suoi amici scrittori."Gertrude! Ernest! Compagni di mille avventure, cosa ci fate qui a Chicago?"
Fitzgerald scattò verso di loro.
"Scott, mio caro amico, siamo arrivati da poco dalla Francia, abbiamo una rappresentazione in città, e speravamo di incontrare qualche vecchio volto come il tuo proprio qui." l'uomo iniziò a parlare, era di bella presenza, giacca classica e maglione a collo alto."Certo che se voi due ora iniziate ad ubriacarvi e cantare ancora note portoghesi vi sbatto fuori come quella volta a Lisbona"
Si introdusse nel discorso la loro amica, sembrava un maschiaccio di mezza età, capelli corti, sguardo forte e vestiti casual."Tranquilla mia cara, stasera puoi tenerti Papa quanto vuoi! Ah, ma dove sono le mie buone maniere."
Fitzgerald mi avvicinò a loro.
"Lui è il signor Adam Miles, un mio caro amico, purtroppo stasera è senza la sua signora, Holly, sono abituali del Club."Vidi i loro volti studiarmi, come per capire cosa avrei saputo fare nella vita per essere nel Club.
"Piacere sono Adam Miles"
Porsi la mano, stretta subito dall'uomo."Piacere mio Adam, io sono Ernest, Ernest Miller Hemingway."
Dinanzi a me avevo uno dei più famosi scrittori contemporanei, uomo molto conosciuto nel mondo e nel campo artistico."Il signor Hemingway? Quale onore, ma allora lei è..."
"Si, Gertrude Stein, piacere mio Adam."
Lei era una delle donne più rivoluzionarie che il mondo conoscesse. Aveva una relazione pubblica da anni con una donna, era una grande scrittrice, e il suo ritratto fatto da Picasso in persona ne faceva di lei una leggenda."Sono davvero onorato di fare la vostra conoscenza, signori."
Pensavo ad Holly come mi avrebbe invidiato in quel momento.Iniziammo a parlare insieme di arte, letteratura, politica e sport. Come per quando conobbi Fitzgerald, anche Hemingway e Stein erano persone molto garbate e disponibili.
Dopo molti discorsi e bicchieri di alcool andati, vidi sul palco salire l'annunciatore col microfono.
"Signore e signori, un grande applauso alla star di stasera, Robert Johnson!"
Con qualche applauso salí sul palco un uomo di colore, trasandato, con una feretra appoggiata di lato sulla sua testa. Posò una borsa accanto allo sgabello, si sedette, e accordò la chitarra.
Iniziò a suonare e quello che uscì dallo strumento fu qualcosa di indimenticabile.
La musica prodotta da quel musicista era impressionante, note forti che esprimevano mille sensazioni.
Ad un certo punto pensai che non fosse solo sul palco dal bravura, ma sbagliavo."Robert Johnson, viene chiamato il chitarrista del Diavolo, si dice che ha venduto l'anima per diventare così bravo."
Una donna affascinante mi si avvicinò. Capelli neri, lunghi, vestito scuro lungo, e uno sguardo molto misterioso di cui rimasi colpito."Vi ho visto così interessato nell'ascoltare la musica, mi sono permessa di lasciarvi qualche curiosità" continuò a parlare.
"Davvero si dice tutto questo in giro di Robert Johnson?" chiesi alla donna.
"Si, ci sono così tante cose che le persone dicono. Sono un'amante del mistero e dell'ignoto, sa. Dopotutto lasci che mi presenti, mi chiamo Lucy." mi diede la mano.
"Io sono Adam, piacere di conoscerla.""Adam Miles? Ho sentito parlare già di lei, sa."
Mi disse sorridendo appena.
"Come scusi? Come fa a conoscermi?""Come ho già detto, amo il mistero, e lei signor Miles, è un uomo molto misterioso non è vero?"
Se ne andò, lasciandomi un biglietto.
Rimasi fermo immobile nei miei pensieri, mentre vedevo la donna andare via lentamente con il sottofondo musicale di Robert Johnson.Lessi il biglietto, c'erano dei numeri strani con la scritta "Ti Aspetto" e sotto un disegno di un corvo cremisi.
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Assassin's Creed Black Hand
FanfictionChicago, USA, sono gli anni 30 gli anni della Jazz Age, gli anni del Proibizionismo, gli anni della Mafia Italo Americana, gli anni della Mano Nera. Miles è un giovane ragazzo che si ritroverà in una città traghettata nel baratro della criminalità...