Capitolo 9 Parte 3

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"Bene, attracchiamo e scendiamo, dobbiamo attaccarli immediatamente!"
Ordinai ai presenti.

"Avete sentito? Forza, preparate le armi!" urlò Trevor.

"Sei sicuro Adam? Un attacco all'aperto non è una passeggiata, certo non sono molti sulla nave, ma..."

"Noi siamo in più, e noi siamo Assassini. Non hanno scampo." interruppi Innokenti.

La nostra barca si fermò sulla riva dell'isola. La nave dei russi era in fiamme accanto alla nostra.

"Eccoli, scappano."
Notò Innokenti.

"Forza seguiamoli, non devono scapparci." saltai giù dalla barca ritrovandomi sulla spiaggia.

Iniziai a correre sull'isola, stavano scappando verso la statua della Libertà.

Innokenti, Trevor e alcuni uomini erano dietro di me, pronti a colpire.

"Hey, nessun visitatore oggi?"
Chiese Trevor.

"Meglio, ma non penso sia vuota l'isola. Facciamo comunque attenzione ai civili." disse Innokenti.

I russi si fermarono sotto la statua. Non vedevo Thuroski.

"Forza, uccideteli!" ordinò Trevor.

In una frazione di secondi i fucili Thompson fecero fuoco, aprendo dei buchi sul petto di alcuni russi, che si accasciarono all'istante.

Un altro paio di uomini iniziarono a rispondere al fuoco, ma mi avviai subito verso di loro con la lama celata, uccidendoli all'istante.

Mi rialzai guardando i corpi degli uomini russi uccisi.

"Non c'è." sussurrai.

"Cercavi me?"
Una voce mi sorprese.

Scattai subito, e vidi Thuroski con Trevor in ostaggio, e un coltello puntato alla sua gola.

"Fate un solo passo e sgozzo il vostro amico." Edvard si avviò verso una porta.

"Prova a toccarmi soltanto e te ne pentirai! Cavolo puzzi di alcool." il solito Trevor schernì Edvard che lo colpì alla testa.

"Zitto! Non provate a seguirmi Assassini." Edvard si chiuse la porta dietro di se, bloccandola.

"Merda! E ora?" Innokenti era preoccupato.

Pensai un momento. Alzai la testa studiando la struttura.

"Cerca un'entrata. Io entro dall'alto." esclamai.

"Come al faro?" chiese Innokenti.

"Esattamente." annuii.

Innokenti si fece seguire da alcuni uomini di Trevor, mentre io iniziai ad arrampicarmi sulla base della struttura.
La statua incombeva su di me come una montagna da scalare.

Trovai una finestra che dava in un corridoio. La sfondai ed entrai subito.

Il corridoio era vuoto. Dovevo trovare delle scale o un ascensore. Feci un giro del perimetro e notai le grondaie dell'ascensore, il sistema era bloccato. Vidi che l'ascensore era salita sopra, probabilmente Edvard era andato all'ultimo piano.

"Dannazione!"

Corsi verso un'uscita.
Mi ritrovai accanto ad una balconata.

Dovevo trovare un modo di salire sulla statua.

Come un fulmine ebbi l'illuminazione.
Presi la mia lama, e attaccai il rampino.

"Spero proprio che funzioni."

Assassin's Creed Black HandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora