I live in you

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Niente può colpirti, dietro questo scudo
Lotterò con forza contro tutto il male
E quando cadrò, tu non disperare
Per te io, mi rialzerò

Alla fine della giornata, io e Sidon decidiamo di uscire. Giusto per distrarci un po dallo studio e dalle ragazze. Passeggiamo per le strade di questa immemsa Hyrule. Mi sembra ancora strano di essere in un'altra parte. Che non è la mia vera terra. Ci penso delle volte. Camminiamo senza meta parlando del più e del meno. Parlando del ballo e dell'università. "Hey ma lo sai che mercoledì prossimo è San Valentino?" Domanda Sidon facendo un sorriso idiota. "Si lo so." Dico sospirando. Ma non dovrei fregarmene. Anzi sarà un'ottimo passo per confessare a Zelda il mio amore per lei. Sarebbe davvero romantico e conoscendola, gli piacerà molto. Devo solo vedere cosa. Sidon interrompe i miei pensieri. "Non sei emozionato?" Domanda. "No. Perché dovrei esserlo?" Dico confuso. "Beh perché dirai alla tua innamorata cosa provi per lei. È un giorno perfetto per confessargli tutto." Dice. Quello che pensavo io. "Si ci avevo pensato. Ma se poi Clare ci rimane male?" Dico agitandomi. Sidon sospira annoiato. "No Link. Farai il regalo a tutte e due. Solo che dovrai scegliere a chi darai quello più speciale. Semplice." Dice Facendo spallucce. "Per te è facile. Hai mille ragazze dietro." Dico mettendomi a braccia conserte. "Non esagerare. Mille sarebbero troppe." Dice facendo la faccia da idiota. Mi acciglio. Mi allontano da lui. "Aspetta!" Dice correndomi dietro. "Ora mi spieghi come farò a darci i regali contemporaneamente?" Dico allarmato.
"Beh semplice. A una delle due glielo darai la mattina e una la sera invitandola a cena. Semplice." Dice risolvendo il caso. Avvolte mi stupisco. Come fa a risolvere questo genere di cose in un millisecondo?
Beh, lui ci sa fare e ne sa di queste cose. Potrebbe anche funzionare. "Hai ragione. Potrebbe funzionare." Dico pensandoci sopra. "Vedi? Sono intelligente." Dice vantandosi. Roteo gli occhi e faccio un sorriso divertito.
"Ma quindi? Andrai al ballo con Clare?" Dice Sidon. "Si. Ne sono felice ma anche allarmato." Dico. "Per cosa?" Domanda. "È da oggi che mi faccio paranoie su paranoie su Zelda e Clare. Sono amiche e non posso tradirle! Sopratutto Zelda!" Dico in crisi. "Non capisco che problema mi affligge!" Dico esasperato. Sidon mi guarda sia annoiato che interessato. "Link." Dice. "Tu hai un semplice problema." Dice. "Sei troppo stressato da queste assurde paranoie! Devi rilassarti"
Dice. Io lo guardo. "Rilassarmi?" Dico confuso. "Si amico. Rilassarti. La tua non è una vita tranquilla. Ti fai troppe paranoie! La vita non è tutta rose e fiori amico mio. Devi goderti la vita, Non tenerla sulle spalle." Dice il mio amico facendomi riflettere. Non ha tutti i torti. "Hai ragione. Mi devo dare una calmata." Dico determinato. "Già." Dice.
Ridiamo insieme.
Il giorno dopo incontro Clare aspettarmi davanti alla fermata insieme a Zelda. Le saluto entrambe e mi fermo davanti a Sidon. Poco distanti da loro. Sento la loro discussione. Mi avvicino lentamente e faccio finta di parlare con Sidon. "Allora? Com'è Link?" Domanda Zelda già sapendo la risposta. Apro le orecchie. "Oh! È un ragazzo davvero gentile e premuroso!" Dice sinceramente. Arrossisco. "Gia come immaginavo!" Dice sorridendo. "Io e Link siamo amici da sempre! È fantastico!" Dice Zelda. Sorrido alle sue parole. "Davvero? Wow che bella cosa! Beata te!" Dice Clare. "Già...Sai. ho anche pensato di provare dei sentimenti per lui...Ci siamo-" non ho fatto in tempo a finire di sentire che Sidon mi chiama. "Hey Link. Che stai facendo?" Domanda. Mi arrabbio leggermente. "Niente perché?" Dico nascondendo la colpa. "Non lo so. Eri tutto concentrato." Dice stranito. "Eh si... è la stanchezza purtroppo." Dico sorridendo. Sidon Mi guarda non cascandoci. Lui è l'unico che mi sa tenere testa. "Ok ok...Origliavo Le ragazze." Dico indicando con lo sguardo Zelda e Clare che parlano. Lui capisce al volo. "Aahh..e che hanno detto?" Dice. 'Cose molto belle su di me." Dico facendo un sorriso Bastardo.
Lui mi guarda sarcastico.
Le lezioni sono sempre noiose. Vedo Zelda guardarmi delusa. Mi stranisco. Mi avvicino a lei. "Hey Zelda!" Dico felice. "Hey..." Dice non tanto allegra come al suo solito. La sua pelle è più chiara del solito. È bianca come un cadavere ed è fredda. "Zelda ma che hai?" Dico preoccupato. "Link...credo di non sentirmi bene. Mi accompagni a chiamare la mia coinquilina?" Domanda Zelda con il sudore alla fronte. Non sta davvero bene. La sua carnagione da rosa vivace è andato sul rosa chiarissimo quasi bianco. La ragazza non regge più. E cade tra le mie braccia. Siamo in un posto isolato da tutti. Quindi non posso chiedere aiuto a nessuno. La ragazza è svenuta in braccio a me fortunatamente. La guardo preoccupato e agitato. Tanti emozioni si mescolano tra loro creando: confusione.
Vedo le sue labbra carnose e i suoi occhi chiusi. La sua fronte è piena di sudore e i suoi capelli sono impicciati. Si, sta davvero male. Ma come mai?
"Oh no Zelda!" Dico alzando la voce. Cerco di non farmi vedere, e di non chiamare nessuno. Ma di andarci io stesso in infermeria. Non voglio che tutti i ragazzi o le ragazze si accollano a noi. Voglio restare solo con lei. Voglio che stando vicino a me, si senta meglio. La pendo in braccio come una principessa o una sposa. Prendo la strada principale che porta direttamente in infermeria. Arrivato là con la ragazza in braccio, cerco di attirare l'attenzione della dottoressa che intanto beve il caffè. "Mi scusi!" Dico urlando. La signora mora si gira e stupita e preoccupata si avvicina subito. "Oh mio dio. Che è successo?" Domanda aprendo la porta. "È svenuta in braccio a me signora." Dico posandola sul lettino. "Oh Santo Cielo." Dice chiudendo subito. "Hai avvertito un'insegnante?" Domanda la signora prendendo qualcosa dall'armadietto. "In realtà no." Dico accarezzando il viso di Zelda. "Cosa?" Dice incredula la dottoressa. Sospira. "Lascia stare. Una volta sentita bene la manderemo subito a casa. Non deve più capitare che non dici queste cose ad un'adulto." Dice irritandosi. Mi arrabbio anch'io. Perché dire le cose agli altri quando me la posso cavare benissimo da solo? "Sono anch'io un'adulto. Sono il suo ragazzo e non tollero che qualcun'altro la toccasse." Dico accigliato. Lei mi guarda di sfuggita e fa degli esercizi con le gambe a Zelda senza sensi. "Lasciamo stare ora." Dice calmandosi. Io annuisco. "Passami quel fazzoletto bagnato." Dice. Gli elo passo. Lei lo mette sulla fronte di Zelda. "Da quanto è svenuta?" Domanda. "Proprio un minuto fa è svenuta." Dico. "Ah meno male. C'era un problema se non si era ripresa più di Mezz'ora. " Dice. Le sue parole mi preoccupano a dir poco.

||È Stato Solo Per Amarti|| (Completato)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora