· COMPLETA · IN REVISIONE ·
Aussie's Series Vol. 1
Sydney, Australia (AU)
Per Scarlett la sua infanzia era il ricordo più prezioso che aveva e vedere la sua fine in una giornata di settembre era qualcosa di inimmaginabile.
Ma tutto sta per cambiare...
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Passate a leggere anche REFLEX - attraverso l'obiettivo
*
In questo capitolo c'è la presenza di scene da cartellino giallo, quindi sconsiglio la lettura se facilmente impressionabili...
Per chi legge invece buona lettura 🎶
"IL RISVEGLIO HA I SUOI DIFETTI"
La mattina dopo mi svegliai con Samuel che mi teneva stretta tra le sue braccia. La notte precedente era stato così dolce che a pensarci, mi ricordai di essermi addormentata subito dopo l'aver fatto l'amore. Gli accarezzai il volto rivivendo nella mia mente ogni istante e poco più tardi lo sentii mugugnare. Aprì le palpebre e mi investì con quell'azzurro cristallino che sempre mi aveva fatto impazzire.
«Mmm, ti sei svegliata prima di me» mi disse baciandomi la fronte. «E io che volevo svegliarti baciandoti.»
Le mie gote cominciarono a scaldarsi senza una valida ragione. Stavamo insieme da diversi mesi, che male c'era se mi diceva che voleva svegliarmi baciandomi? Tu sei tutta suonata.
«Te l'ho già detto che sei bellissima quando arrossisci?» mi chiese lasciandomi un bacio candido sulle labbra.
Annuii. «Mhm, sotto l'albero di casa tua è stata la prima volta se non erro.» mi lasciai coccolare.
Mi guardò con un sorriso beffardo accarezzandomi la clavicola col dorso della mano. «Ricordi bene, Quokka.»
Gli lasciai un bacio a fior di labbra e mi alzai dal letto. «Ho voglia di uscire oggi, a te va?»
Presi il cellulare dal comodino, raccattai il mio cambio e mi voltai verso il mio fidanzato. Si era voltato verso di me, con il sedere al vento e stava comodo sdraiato, abbracciando il cuscino mentre mi osservava. «Sì, va bene.»
«Perché mi guardi così?» gli domandai inarcando un sopracciglio.
Il suo sorriso si ampliò. «Sei così nel dormiveglia che probabilmente non ti sei ancora resa conto di essere tutta nuda.»
Le guance potevano esplodermi e con gli indumenti che tenevo in mano cercai di coprirmi. «Dannazione! Madonna che... imbarazzo» imprecai sotto la sua fievole risata.
Era così bella che le cellule cominciarono ad andare in rotta di collisione. «Inutile che ti copri, ti ho vista così tante volte nuda che adoro questa tua nuova moda, dovresti girare spesso senza indumenti.»
