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«quindi che scriviamo?» ci chiede Alex sedendosi davanti al computer, io e Anna ci mettiamo lei alla destra e io alla sinistra del ragazzo e iniziamo a parlare.
«mmmh, non so, sicuramente deve essere simpatico» dico «o simpatica» aggiunge Alex e io alzo gli occhi al cielo «non ti bastiamo noi due?» gli chiedo ridendo e lui fa di no con un cenno della testa.
«Uh, deve essere carino!» dice Anna battendo le mani, «ma non puoi scrivere "devi essere carino" in un annuncio» «ma perché sei fissata con il fatto che sarà un ragazzo?!» diciamo assieme io e Alex, lei ci guarda, prima a lui e poi a me, chiude la mano e aprendo le dita man mano inizia ad elencare «1. Si che possiamo, altrimenti non possiamo scrivere neanche che deve essere simpatico» alza l'indice «2. Perché si. Altrimenti saremo troppe ragazze in una sola casa» dice aprendo anche il medio, «le ragazze carine non sono mai abbastanza! » le dice lui di tutta risposta, «stai dicendo che siamo carine?» dico ridacchiando «oh si, più che carine, sopratutto tu la mattina» mi dice facendomi l'occhiolino, la mia mente balza al mio risveglio traumatico e subito arrossisco «sei un cretino» gli dico dandogli un pugno nella spalla, «aia» si lamenta massaggiandosi il punto che ho appena colpito, mai sottovalutare la forza di una ragazza!
«quindi che scriviamo?» insiste lui, «non lo so» diciamo io e Annabeth in contemporanea, ci guardiamo e scoppiano a ridere.
«bene, allora facciamo cosi, scriviamo qualcosa di generico con i nostri numeri di telefono e il nostro indirizzo, diamo un appuntamento qui a casa nostra a tutti gli interessati e facciamo una sorta di casting, quello o quella che va più a genio a tutti e tre sarà il nostro nuovo coinquilino o la nostra nuova coinquilina, Ok?» propone Alex , «ci sto!» accetto entusiasta , «bene, mentre voi decidete esattamente che scrivere io vado a preparare il pranzo, è già l'una» dice Ann dirigendosi verso la cucina e lasciandoci soli.
«Cara Kaley, d'ora in poi mettiti il pigiama per dormire, altrimenti verrò a darti il buongiorno tutte le mattine» mi dice Alex «sei un pervertito di merda» gli grido contro arrossendo nuovamente, mi giro e vado da Anna «ah, nell'annuncio scrivi che non devono essere pervertiti come te» gli grido contro per poi entrare in cucina.
«Daiii, a tavolaaa» gridiamo ad Alex venti minuti dopo, «si, arrivo» dice alzandosi dalla postazione del computer, poi sentiamo una notifica, poi un'altra e un'altra ancora, una dopo l'altra, «aspettateee, ci hanno già risposto in cinque!» dice lui aprendo i messaggi, «dai, vieni, vediamo dopo» gli dice la mia amica che in questo momento si trova alla mia destra mentre mi passa i bicchieri da mettere al tavolo.
Lui sbuffa e ci raggiunge.

Room Mates||Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora