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«Che dici, glielo raccontiamo?» dico a Ann con sguardo minaccioso, lei sorride come un angioletto e poi annuisce insicura sul da farsi, i ragazzi si guardano e scoppiano a ridere, «dai dai, raccontaglielo, altrimenti lo faccio io se vuoi» dice Alex incitandomi, se così si può dire, «no, meglio di no» dico e mi affretto a raccontare. «allora, devi sapere che la cara qui presente Annabeth Hudson ha avuto la brillante idea di venire in camera mia con una padella e una forchetta e di sbatterle una contro l'altra finchè non mi sono svegliata, davvero dolce, non trovi?» termino sarcastica, lui scoppia in una grossa risata e io continuo, «pensa che mi ha anche detto, testuali parole. "alza il culo da quel letto" e questo per lei era un buongiorno, stronza» dico trattenendo una risata e guardandola male, «capisci il trauma?» dico al ragazzo seduto davanti a me, «a dire la verità no, non ho avuto il, come dire, "onore" di svegliarmi in questa maniera» dice continuando a ridere, «oh, non ti preoccupare, sono sicura che Ann si affretterà a rimediare» dico terrorizzandolo prima di mangiare l'ultimo boccone di pasta.
Dopo cena stranamente sparecchiamo tutti assieme, questo ragazzo ci fa una bella influenza, «se volete lavo io i piatti» si propone, «no, tranquillo, oggi tocca ad Alex, vedi?» dice soddisfatta indicando la tabella appesa nel frigo con una calamita, «grazie comunque amico» dice facendo spalluce e sbuffando Alex mentre da dei pugni amichevoli nella spalla di Shawn.
«noi andiamo a guardare un fiiiiilm» dico iniziando ad andare in salotto, «hey, aspettatemiiii» dice lui, «mmmh, va bene, va bene» dico fermandomi, «ti aspettiamo nel divano però» termino prima di prendere la mano a Shawn e trascinarlo in camera, «ma...il divano non è qui...o si?»dice confuso, «no,però qui c'è la tua chitarra, e stavo pensando che se volevi mentre lo aspettavamo potevi finire di farmi sentire la tua canzone, che dici?» gli chiedo, «DOVE SIETE VOI DUE?» ci urla Ann dall'altra stanza, «SIAMO IN CAMERA MIA, ARRIVOOO» le grido, e so già quel che sta pensando, «SMETTILA» grido nuovamente, «OK OK» dice ridendo, «wow, siete telepatiche anche a distanza» dice Shawn iniziando a ridere, «nah, semplicemente la conosco molto bene» mi giustifico ridacchiando mentre faccio spallucce, lui prende la custodia della sua chitarra, se la mette in spalla e mi prende la mano, torniamo in salotto e Annabeth inizia a fissarci quindi sciogliamo la presa.
«Perchè hai portato la chitarra qui?» gli chiede, «K mi ha chiesto di finire di cantarle un canzone»dice sorridendo, «K?!» chiediamo io e Ann assieme, «emh...si...perché, non va bene?» dice imbarazzato con la mano nei capelli, «si , va bene, è, è carino» dico sorridendo, ci sediamo, prende la chitarra e inizia a suonare i primi accordi, «è bravissimo» dico con entusiasmo alla mia amica, lui inizia a cantare, «I love it when you just don't care, I love it when you dance like there's nobody there, so when it gets hard, don't be afraid, we don't care what them people say. I love it when you don't take no, I love it when you do what you want cause you just said so, let them all go home, we out late, we don't care what them people say. We don't have to be ordinary, make your best mistakes,'cause we don't have the time to be sorry, so baby be the life of the party.I'm telling you to take your shot it might be scary, hearts are gonna break,'cause we don't have the time to be sorry, so baby be the life of the party.
Together we can just let go, pretend like there's no one else here that we know, slow dance fall in love as the club track plays, we don't care what them people say.», «avevi ragione, è bravissimo» mi bisbiglia Anna, Alex finisce e ci raggiunge, solo che rimane in piedi per un po' mentre Shawn continua a cantare, mi chiedo dove si metterà, non ci sta nel divano, forse dovremo comprare un divano un pochino più grande... «Come out tonight, come out tonight, there's no one standing in your way, come out tonight, come out tonight,we don't care what them people say,we don't care what them people say,we don't have to be ordinary, make your best mistakes,'cause we don't have the time to be sorry, so baby be the life of the party. I'm telling you to take your shot it might be scary,hearts are gonna break,'cause we don't have the time to be sorry,so baby be the life of the party.» Alex prende sulle spalle Annabeth la quale si dimena, la poggia a terra e prima che possa lamentarsi la prende nuovamente in braccio e si siede nel divano, «ecco, così ci stiamo» bisbiglia, «ero stanco di stare in piedi» si giustifica, lei alza gli occhi al cielo ma non dice nulla, «Yeah, yeah, yeah,life of the party, don't let them keep you down, oh you know you can't give up 'cause we don't have the time to be sorry, so baby be the life of the party» termina di cantare per poi scoppiare a ridere alla vista della scena,«allora...vi piace?che ne dite?» chiede, «è bellissima, sei davvero bravo» diciamo assieme io e
la mia amica, «concordo con loro, comunque ti ci abituerai prima o poi, fidati di me» dice Alex, «mi abituerò a cosa?» chiede confuso, «al fatto che parlano all'unisono, dicono le stesse cose, si capiscono con gli sguardi e tutte queste cose qua»dice Alex facendoci ridere, «quindi che film guardiamo?» chiedo, «non so, vediamo che c'è» dice Alex andando nella guida tv. Dopo 10 minuti buoni impegnati a cercare qualcosa di decente decidiamo di non guardare nulla, beh, la scelta era tra masha e orso o peppa pig, meglio optare per il letto. «Alex hai tolto gli scatoloni, no? Aiuta Shawn a sistemarsi la camera e portare su i bagagli» gli dice la ragazza ancora seduta sulle sue gambe, «emh...veramente...» inizia a dire, «TI SEI DIMENTICATO?! DI NUOVO?!» sbotta lei, «scusate...» dice, «ora dove dorme Shawn?!» chiedo preoccupata, «posso dormire qua nel divano, non c'è problema» dice cercando di calmare le acque dato che stiamo per uccidere Alex con gli sguardi, «ma se non ci stiamo nemmeno seduti» dico, «beh, Kal, credo che dobbiate dormire assieme, sei l'unica con il letto grande» dice Ann, «cioè, matrimoniale» si corregge, «domani obbligo questo cretino a togliere tutto da quella stanza, lo giuro» finisce, annuisco e andiamo tutti verso le rispettive camere, apro la porta, sto per entrare quando «ricordati il pigiama» mi dice Alex, alzo gli occhi al cielo, «hai rotto le palle, me lo ripeterai fino alla morte, vero?»sbuffo, lui mi fa cenno di si ridendo sotto i baffi, «ti voglio bene, buonanotte» gli rispondo scuotendo la testa per poi entrare in camera e iniziare a cercare questo benedetto pigiama. «Perché ti ha detto così?» chiede Shawn, «vedi, potrei aver tolto un dettaglio dal mio racconto...quando Ann mi ha svegliato in quel modo io, emh, ecco, non avevo il pigiama e Alex era entrato in camera per fermare la mia amica e ecco, proprio mentre entrava in questa stanza lei mi ha praticamente trascinata fuori dal letto e lui...» dico imbarazzata, «ti ha vista in intimo, giusto?» conclude la mia frase, «si...» dico imbarazzata distogliendo lo sguardo dal suo viso, «dai, capita, in fondo è come quando sei al mare, no? Nessuno è vestito più di quel tanto in spiaggia» mi consola, «beh, il fatto è che non siamo mai andati al mare assieme» dico, «quest'estate si rimedierà, andremo al mare tutti assieme, promesso» dice sorridente, «comunque se vuoi dormo sul divano, non è un problema» dice, «ma no, tranquillo, posso dormirci io, sono più, emh, piccolina» dico con tono dubbioso, «ma no, al massimo dormiamo assieme, non mi va di farti dormire nel divano, sono io l'ospite tra noi due» dice, «emh... va bene...»dico prendendo il pigiama e andando in bagno per cambiarmi.
Mentre vado busso nella stanza di Annabeth senza farmi sentire dagli altri, lei apre la porta e mi trascina dentro, «che succede?» mi chiede preoccupata, è già in pigiama, wow, è veloce a cambiarsi, «sono nella merda. Dormiamo assieme.» dico, «beh, era ovvio» mi dice lei come se niente fosse, «no, non ci avevo pensato, aiutami» dico nel panico, «certo che ti aiuto, questo pigiama non va bene, non vorrai davvero mettere il pigiama con i gattini per dormire con lui?! Tieni questo, è meglio» mi dice strappandomi il mio amato pigiama dalle mani e dandomi uno dei suoi, «ma...il mio pigiamaaa» piagnucolo, «non mi metterò questo»dico incrociando le braccia, «e invece si» dice spingendomi fuori dalla stanza, e chiudendo mettendosi davanti alla porta bloccando la porta con il suo peso, «me la pagherai, notte Ann»bisbiglio dirigendomi verso il bagno. Mi cambio e torno in camera, è già sdraiato a letto, per mia fortuna è girato dalla parte opposta alla mia, mi infilo nel letto, mi sento a disagio, mi copro con la coperta e mi rilasso, dopo poco sento il calore del suo corpo leggermente più vicino. «Buonanotte» sussurro, «Notte K» dice facendomi sorridere.

Room Mates||Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora