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Piano sciogliamo l'abbraccio, siamo ancora dannatamente vicini, ci stiamo guardando negli occhi, gli sguardi incastrati gli uni negli altri, continuiamo a fissarci, mi sento così emh, leggera, non so, é difficile da spiegare, non mi sono mai sentita così...
Si avvicina ancora a me, mi mette una ciocca di capelli dietro all'orecchio accarezzandomi la guancia, delicatamente si morde il labbro senza farci caso, lo nota e smette arrossendo ancora, io sorrido e ridacchio sotto i baffi, gli faccio davvero questo effetto?! Prende il mio viso tra le sue calde mani che continuano a coccolarmi con il pollice la guancia destra, si avvicina di nuovo e faccio lo stesso, ho la mente offuscata, non riesco a capire più niente, che mi prende?! Lentamente chiudo gli occhi dopo aver osservato un'ultima volta i suoi che sembrano luccicare, poi le nostre labbra si sfiorano, sorridiamo entrambi, sto per poggiare definitivamente le mie labbra sulle sue per proseguire il bacio, questa volta sono decisa e persino sicura di me, le emozioni hanno il sopravento su di me, ma tutta la magia finisce e l'atmosfera si dissolve e mi rendo conto di essere solo nella mia bianca stanza noiosa con le lucine che in effetti rendono tutto più romantico, «scu-scusa, mi sono lasciato prendere la mano, io, emh, non volevo, non ci conosciamo ancora abbastanza, no? Oddio, ora crederai che sono uno di quei ragazzi che ci prova con tutte giusto per divertimento» dice nel panico, «emh, no, Shawn, tranquillo, non penso niente di tutto ciò, e poi è anche colpa mia, avrei dovuto respingerti ma emh non l'ho fatto, non so perché, c'era qualcosa che me lo impediva anche se non so esattamente cosa» dico ancora più nel panico di lui, stavo per dare il mio primo bacio a Shawn, già, il mio primo bacio... «si, insomma, anche io, non so perché ho fatto così, era come se il mio cervello si fosse spento, non so, giuro di non aver mai baciato una ragazza a caso, non sono quel tipo di ragazzo» dice, «non, non ti preoccupare, solo facciamo finta di niente, ok?» propongo incerta, «si, certo, ora è meglio se andiamo dagli altri» dice passandosi la mano tra i capelli nervoso, è ancora rossissimo e io credo di esserlo almeno quanto lui se non di più.
Annuisco, ci alziamo, apre la porta della camera e raggiungiamo Ann e Alex in camera, Annabeth mi viene in contro, mi afferra la mano e grida «DEVO PARLARTIIII» trascinandomi via, «ma possibile che voi due dobbiate sempre dirvi qualcosa senza di me?!» si lamenta Alex, noi lo ignoriamo e ci chiudiamo in camera sua. «Dimmi» le dico mettendole le mani sulle spalle, sono in ansia e troppo curiosa, «non io, dimmi tu. Che avete fatto? Siete usciti dalla tua stanza dopo tanto ed eravate rossi in viso, tanto rossi» dice facendomi l'occhiolino, «non è successo quello che pensi. Smettila. Perché sei così...così...maliziosa?!» le dico sconvolta, «maliziosa? Non lo dice più nemmeno mia nonna» mi prende in giro, le faccio la linguaccia e continuo a parlare «ci stavamo, ecco, ci stavamo per baciare...» dico fissandomi le scarpe, «ODDIOOOO» dice con troppo entusiasmo, «già...stavamo per baciarci, ma non l'abbiamo fatto» dico, lei mette due dita sotto al mio mento e mi solleva il viso, «cosa vuol dire che non vi siete baciati?» dice, stavolta è lei quella shoccata. «vuol dire che non l'abbiamo fatto. Eravamo così vicini, era tutto così dolce, per la prima volta la mia mente anziché bloccarmi mi stava spingendo a continuare quell'azione, mi sentivo il cuore cosie leggero, hai presente quella sensazione che provi quando sei a galla in piscina con il sole che non brucia ma riscalda e il silenzio attorno? Io mi sentivo così, tutto era sparito, era come se non ci fosse nient'altro nella stanza che noi due, come se ci fossimo catapultati in un'altra dimensione. Era così bello, proprio come nei miei sogni» dico per poi sospirare, «e allora cosa vi ha fermati?» chiede, «non dirmi un messaggio» continua, «no, niente di tutto questo, e ti assicuro, un messaggio sarebbe stato meglio. Lui, lui si è bloccato, era così vicino alle mie labbra che la mia mente non rispondeva più ma poi non so cosa è successo ed è entrato nel panico, lui, non io, capisci?!» dico, «ma...come è entrato nel panico?!» dice spalancando gli occhi, «non so, ha iniziato a blaterare cose del tipo "ci conosciamo da troppo poco", "mi sono fatto prendere la mano", "non voglio che tu pensi che io sia uno di quei ragazzi che ci prova con tutte", il fatto è che io non l'ho pensato e nemmeno lo penso ora, io volevo baciarlo Ann, per la prima volta volevo davvero baciare qualcuno, perché è andato tutto storto?!» mi metto le mani nei capelli stressata, «non so Kal, davvero, però credo che tu gli piaccia e anche a te lui piace, ammettilo» dice, «no, cioè si, cioè no, cioè non lo so, sono confusa» questa situazione mi snerva, «e dopo che è successo? Dopo il bacio intendo» dice, «dopo il bacio che non c'è stato» la correggo, «si si, quello» sbuffa, «niente, abbiamo deciso di fare finta di niente» alzo gli occhi al cielo massaggiandomi la nuca, «lo sai che vi riuscirà molto difficile, vero?» mi chiede indugiando, «già, ma almeno spero che ci riusciremo altrimenti diventerà difficile vivere con il mio quasi primo bacio» sbuffo, «dai, ora torniamo dagli altri o non mi sembrano molto affidabili» dice ridacchiando facendo ridere anche me, «si, meglio se li raggiungiamo» le rispondo, così usciamo dalla stanza lasciando la porta chiudersi alle nostre spalle, attraversiamo il corridoio e troviamo i due ragazzi seduti nel divano, ci avviciniamo a loro, «sedetevi con noi, stavamo pensando di guardare un horror, che dite?» dice Alex sorridendo con l'eccitazione negli occhi, «certo» diciamo all'unisono io e la mia amica, «non ho intenzione di spostarmi, mettetevi una accanto a me e una accanto a Shawn» continua, annuiamo e supplico con gli occhi Annabeth per sedersi accanto a Shawn al posto mio ma lei lo ignora e si mette accanto a Alex, ma grazie. Mi siedo obbligata accanto a Shawn il quale sorride timidamente e io mi sento terribilmente in imbarazzo, cavolo, quanto avrei voluto continuare nell'azione. Anche ora, qui. Davanti a loro.

Room Mates||Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora