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«K ti sei addormentata, ma non puoi dormire così, aspetta» sento in lontananza anche se il suo calore è vicino a me, «mmh, ecco, vieni qui» mi solleva piano mettendomi seduta, mi sfila il top e subito sento la stoffa morbida con il suo stesso profumo poggiarsi sulla mia pelle, poi di nuovo niente, piano apro gli occhi e lo vedo mentre lo piega, ho addosso una sua felpa, arrossisco appena osservando l'indumento su di me.
Lui sembra non accorgersene, prende con cura il mio top e va verso la cassettiera davanti al mio letto, apre il primo cassetto destinato alla mia biancheria, lo apre pronto a riporlo dentro ma indietreggia e lo chiude di scatto, io ridacchio sotto i baffi, in silenzio, «no, ok, è meglio se lo appoggio qua sopra» si gratta la nuca e poggia il top sopra il mobile dei cassetti, poi si toglie la camicia, ancora dandomi le spalle, io mi accoccolo tra le coperte e mi addormento .
«SHALEEEEEEEY, SHAAAAAAALEEEEEYYYY» mi sveglio di scatto, «SHALEEEEEEY, SONO LE 10:30 DI MATTINA, MUOVETEVI», mi guardo attorno ancora avvolta nel sonno, «eh? Shaley? Cos? Chi è ?» le chiedo, «siete voi. Cioè, è la vostra ship. Faccio prima a chiamarvi così piuttosto che dire entrambi vostri nomi.» spiega facendo spallucce, «senti, qua sono io la fangirl, le faccio io le ship, capito?» mi metto a sedere, «e io non posso? Shaley suona così bene e poi siete così carini e guardati, hai la sua felpa, come posso non shipparvi? Mh?» «NO. solo io posso fare le ship in questa casa. E io non ho la sua felpa. Ho il mio, no, il tuo pigiama» incrocio le braccia, «Kal, mi spiace ma non hai il mio pigiama, hai una sua felpa, guardarti» abbasso lo sguardo, «oh...ma io ero convinta di essermi messa il pigiama» in effetti la stoffa sopra al mio corpo mi sembrava esageratamente tanta ma credevo fosse solo una mia impressione. Lo sento ridacchiare da dietro di me, mi giro verso di lui e lo guardo male, «K non sapevo dov'era il tuo pigiama, ti sei addormentata prima di dirmelo» mi spiega, «e come ho fatto a mettermi questa se dormivo?» gli chiedo confusa sollevando un lembo della sua felpa, «beh ecco, non l'hai fatto, te l'ho...te l'ho messa io» si gratta la nuca e io sento le guance avampare.
Vuole dire che? Lui- ah.
«ah, emh, grazie» gli dico ma sembra più una domanda, lui mi sorride di tutta risposta.
«Kal, Kal, Kal...» inizia a dire Ann sospirando leggermente, «quanto hai bevuto ieri sera? Cosa ti è successo, è così poco da te. Tu. Ragazzo. Se scopro che centri qualcosa cambio la serratura, intesi?» minaccia Shawn, «no no no, Ann, tranquilla, non centra niente Shawn, mi ricordo poco onestamente ma quel che ricordo è che ero con lui, poi è sparito, forse mi sono allontanata, non lo so e poi, credo mi abbia chiesto qualcosa sulla giacca e non so, ho ricordi confusi, bere fa schifo, come fate a divertirvi? Eh? Spiegatemelo» loro ridono, «non ti ricordi praticamente niente quindi?» mi chiede Shawn, gli faccio cenno di no con la testa. «Allora, all'inizio della festa Alex e Annabeth sono spariti tra la folla e tu sei rimasta con me, mi hai portato da un gruppo di ragazzi, hai detto che erano amici di Alex, poi un certo Tom ti ha trascinata via, hai detto che saresti tornata dopo poco ma non è stato così quindi dopo mezz'ora circa ho iniziato a cercarti per tutto il locale, ti ho trovata solo dopo altri quaranta minuti, minuto più minuto meno» mi spiega.
Tom?! Ha detto Tom?! Perché non me lo ricordo?! Devo parlarci, devo saperne di più.
«e dov'ero?» gli chiedo con una tocco di paura nella mia voce, «eri vicino al bar, evidentemente ubriaca e avvinghiata a un tizio, non so chi fosse però» dice, «Lucas.» dico, «Lucas?» mi chiede la mia amica, «si, Lucas, credo si chiami così quel tizio», «non so, è probabile. Quel che so è che non è stato molto carino con te» continua Shawn, «che ha fatto?! Io lo ammazzo.» dice Alex incrociando le braccia ed entrando in camera mia, sembra che questa camera sia una sala riunioni, ogni volta ci ritroviamo tutti qua.
«Niente di estremamente grave, probabile sono arrivato in tempo perché quando gli ho detto di lasciarla in pace perché era ubriaca e di solito non fa quel che stava facendo-» lo interrompo «COSA STAVO FACENDO?» che ansia, ma perché mi sono ubriacata ieri sera?! «emh, stavi solo ballando?, tranquilla» si gratta la nuca come quando è imbarazzato. Non oso immaginare cosa intende con "ballando", che vergogna, mio dio. «comunque, dicevo, quando gli ho detto così lui mi ha detto che voleva farti "divertire", io ho continuato ad insistere ma lui non cambiava idea fino a quando non- ecco, fino a quando non hai iniziato a parlare anche tu, allora ti ha spinta via e ti ho presa al volo per fortuna quindi non sei caduta, poi ti ho portato qui ma come ho già detto ti sei addormentata mentre parlavamo e quindi non mi hai detto dove si trovava il tuo pigiama e dato che quel che indossavi non mi sembrava esattamente la definizione di "comodità" ti ho messo questa» spiega velocemente, «oh si, ecco, grazie per la felpa, tra poco te la restituisco però ho una domanda» arrossisco appena, «dimmi» mi sorride, «che ho detto? Come ho fatto a fargli cambiare idea?» non so se voglio davvero saperlo, «niente di importante, meglio se non lo ricordi, l'importante è che ha funzionato, no?» si acciglia incerto, «Shawn. Che ho detto.» ora si che mi sto preoccupando, «mah, emh, niente di preoccupante, tranquilla K» continua, ma perché non vuole dirmelo?! Oh gosh. «SHAWN.» incrocio le braccia, mi guarda incerto e i nostri occhi si incastrano gli uni negli altri, ogni volta che succede mi sembra sempre la prima volta, il mio cuore salta un battito prima di aumentare il ritmo. «Ecco, hai lasciato intendere che non saresti andata via con lui, diciamo così» le mia guance vanno a fuoco. So che non mi dirà altro, non mi farà sapere la frase esatta ma forse è meglio così, è davvero imbarazzante. «Oh mio dio» mi copro la faccia con le maniche della felpa, sono troppo lunghe e le mie mani sono nascoste dentro.
Alex ridacchia.
«Brava, devi essere chiara con i ragazzi, quel coglione ci stava provando abbastanza» dice Ann fiera, «Aaaannnnn» la rimprovero, è così imbarazzante.
Sento il materasso abbassarsi accanto a me, mi scopro un occhio e vedo Shawn, mi copro la faccia nuovamente, lui mi coccola la schiena.
«K tranquilla, non hai detto nulla di stravolgente ed è stato meglio così, aveva brutte intenzioni» dice abbassando di poco il tono, «ma è imbarazzante» dico, «pensa a che sarebbe successo se non l'avessi detto» mi dice cercando di consolarmi, mi alzo di colpo, mi sento le guance andare letteralmente a fuoco e scappo fuori dalla mia stanza correndo in bagno e chiudendo velocemente la porta.
«Kaaal, andiamo, esci, non è successo niente di così imbarazzante, in discoteca è normale dare queste risposte» mi dice poco dopo Ann da dietro alla porta, scommetto che è seduta per terra con le gambe distese e la schiena poggiata alla porta, «ma c'era Shaaawn» sussurro nello spiraglio della porta sperando che gli altri non mi sentano, «lo so Kay, ma hai visto? Non è successo niente...sei proprio cotta, eh?» mi chiede, «forse» le rispondo, «eccome se lo sei» dice con una voce dolce, «Ann» ora è sicuramente ranicchiata con la testa e una mano poggiate alla porta dove prima aveva la schiena e ora probabilmente il fianco, per sentirmi meglio,«Kal?» «mi vergogno un sacco» confesso, «di cosa?» mi chiede, «di tanto» sospiro, «cioè?» «del fatto che era li, del fatto che mi sono ricordata di aver avuto quasi paura di lui facendo una pessima figura, di-» «paura di Shawn?perché?» mi interrompe, «non lo so, voleva solo sistemarmi la spallina del top ma ho avuto paura e ho indietreggiato» perché l'ho fatto?! Shawn è così dolce con me. «Kal tranquilla, avevi troppo alcohol in corpo, magari non l'avevi riconosciuto, però non te l'ha raccontato quindi ha capito la situazione, non ti preoccupare» cerca di tranquillizzarmi, «lo spero...e a proposito del top, non lo ho addosso» me ne sono accorta solo poco fa, ho solo la felpa di Shawn nella quale sono raggomitolata nel pavimento del bagno.
«lo so, l'ho visto piegato sopra alla tua cassettiera» mi dice come se fosse una cosa normale, «Ann...non me lo sono tolta io» mi trema leggermente la voce, «so anche questo Kay, tu l'avresti subito messo al posto giusto, ti conosco ormai, sei fissata con queste cose, sei una persona molto disordinata ma se si tratta della tua stanza o dei tuoi piani tutto dev'essere perfetto» ridacchia, «si, ma non è questo il punto Annabeth» sembro in preda alla disperazione ma la verità è che sono solo estremamente timida e prendo le cose troppo sul serio, «il punto è Shawn» afferma lei, «esattamente, come lo sai?» le chiedo, «Kaley sono la tua migliore amica, come ti ho appena detto ormai ti conosco, sicuramente sei nel pavimento, con le gambe dentro la felpa, strette al petto con le tue braccia, e il colletto fino al naso con le guance che vanno a fuoco, non è così?» sussurra, «si...» confermo, «immaginavo. Allora, tornando alla tua timidezza, Kal non è successo nulla, stai tranquilla, è stato gentile, sicuramente avrà notato che quel top non era la cosa più comoda del mondo e ti ha messo la sua felpa, tutto qui» ha la voce tranquilla, pacata, sembra stia parlando ad una bambina ed in effetti mi sento una bimba in questi momenti.
«No, non è tutto qui, Ann, non mi ha "solo messo la felpa", lo sai benissimo» mi copro di più la faccia, «smettila K, sarai stata anche di spalle, e lui sicuramente rosso, l'hai visto? Arrossisce per ogni cosa che ti riguardi. Non iniziare a farti film mentali e paranoie come al solito, è solo stato gentile, dimentica il resto e ora esci da lì dentro, tu sei scombussolata ma immagina lui, voleva solo essere gentile e tu sei scappata all'improvviso mentre cercava di tranquillizzarti» cerca di farmi ragionare, «uff, hai ragione, ok, ora esco» spero solo di riuscire a non sentirmi in imbarazzo per tutto il resto della mia vita. Mi alzo in piedi, mi sistemo e apro la porta, Ann perde l'equilibrio e cade nel parquet, avevo ragione era messa proprio come immaginavo.
Le porgo una mano, lei la afferra e si tira su, poi assieme andiamo in salotto dove ci aspettano i ragazzi, «HO AVUTO UN'IDEA» grida lei entusiasta, aiuto, mi fa paura quando fa così, non oso immaginare quale sia la sua idea, «PERCHÉ NON ANDIAMO TUTTI DA STARBUCKS E CI RIMANIAMO TUTTO IL POMERIGGIO? EH? Tanto sicuramente domani ci sarebbe andata Kal da sola a ripassare come fa sempre l'ultima domenica prima che inizino nuovamente i corsi» questa volta ha avuto una buona idea

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[Spazio me]
Heeey, ecco qua il nuovo capito o perlomeno metà del nuovo capitolo, l'ho diviso in due perché altrimenti sarebbe uscito davvero troppo lungo e probabilmente noioso.
Che ne pensate? Di questo mezzo capitolo e della storia in generale fino ad ora.
Che credete succederà entro la fine di questo capitolo? Suu, ditemi delle idee, magari le inserisco.
Well, spero mi rispondiate bc I need it e spero anche che vi piaccia davvero questa ff.
Ora la solita domanda: come state? Avete qualcosa da raccontare? I'm here pronta ad ascoltarvi :3

Beh lo pubblico oggi anche un po' per consolare quelli che come me non hanno itunes e non possono vedere il video di youth, non siete soli, ci sono anche io con voi :/

Well, that's all, un'ultima domanda e giuro che vi lascio in pace:

Avete sentito "thank u, next" di Ariana? Io si, la amo da impazzire. È davvero tanto speciale, molto shady, semplicemente vita. Oh si.
Se non l'avete sentita l'ho messa a inizio capitolo.

Ok, ora ho davvero finito, spero di terminare la prossima metà del capitolo in fretta, love you aaall

Room Mates||Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora