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«È una chitarra?» gli chiedo ammirando il tatuaggio che ha nel braccio, «si, una chitarra classica ma ne ho anche altre, ho circa 23 chitarre in tutto» dice e io rimango sbalordita, si vede che gli piace davvero tanto suonare. «Wow. Sono davvero tantissime. Anche se a dire la verità io intendevo quella che hai tatuato nel braccio» gli dico ridacchiando.
«oh, si, scusa, è una chitarra anche quella che ho nel braccio» ride, «però non è solo una chitarra» continua, «Ah no?» chiedo, «no, vedi, se guardi bene, aspetta, poggio la chitarra, quella vera però, e ti faccio vedere» dice prendendo lo strumento dalla mia presa e riponendolo unicamente nella sua custodia. «Ecco, guarda, c'è lo skyline di Toronto che è la città dove vivo, insomma, dove vivevo» inizia, «oh, quindi sei canadese? O ti ci eri soltanto trasferito?» dovrei fermare la mia curiosità ma ho troppa voglia di conoscerlo bene, «Sono canadese, di Pickering» risponde alla mia domanda, «scusami, ti ho interrotto, continua a parlarmi del tatuggio, sono curiosa» dico con entusiasmo, lui lo nota e sorride, «poi questa è l'onda sonora dei mie genitori e di mia sorella Aaliyah che dicono "I love you"» continua, «AWWWWWWW, È LA COSA PIÙ DOLCE CHE ABBIA MAI SENTITO» dico senza rendermene conto, devo imparare a controllarmi. Sorride, «Vedi? Questa è la CN tower di toronto, mentr questa è una 'foresta' riflessa nell'acqua e tutto forma una chitarra» finisce orgoglioso, «wow, bellissimo» gli dico continuando a fissare il suo braccio, «grazie» mi dice, poi continua a parlare, «non ho solo questo, guarda, ho anche questo...» dice indicando un 8 in un dito della mano, «questo» indica un elefantino, «quest'altro» mi fa vedere una rondine che ha tatuata sulla mano, come ho fatto a non notarla non ne ho idea, «e infine questo» si solleva la manica della maglia fin sopra la spalla per mostrare l'ultimo tatuaggio, una lampadina con dei fiori dentro, «sono tutti bellissimi»commento, lo penso davvero, non mi sono mai piaciuti i tatuaggi, circa cinque mesi fa ho dissuaso Alex da farsene uno ma i suoi mi piacciono, mi piacciono davvero tanto. «Hanno tutti dei significati particolari come quello li?» gli chiedo indicando il tatuaggio che forma una chitarra, «si più o meno si» dice sorridente, «allora, ti spiego, l'8 è per il mio gruppo di amici, ci chiamiamo "squad 8 table" ,lunga storia» dice divagando sulla fine, aw, ha dedicato un tatuaggio agli amici, «poi quest'elefantino, vedi,ho provato a convincere mia mamma a farsi un tatuaggio con me per taaaanto tempo, qualcosa che ci, come dire, qualcosa che ci unisse e dato che le piacciono tanto gli elefanti ci siamo tatuati entrambi questo, ho provato a proporle tantissime cose ma diceva sempre di no, questo era l'unica cosa che si sarebbe tatuata e quindi eccomi qua con un elefante nel dito» ride, la trovo una cosa dolcissima, proprio come la sua risata.
«Questo invece è una rondine,la rondine ha un significato particolare per se, insomma, la rondine è libera,vola lontana però alla fine torna sempre a casa» ciò...ciò vuol dire che...che tornerà presto in Canada?! «Oh...» dico dispiaciuta, cavolo, non so tenermi un cece in bocca, «che c'è? Che succede?»mi chiede preoccupato notando la mia espressione del viso, «emh, niente, tranquillo, continua» gli rispongo sforzando un sorriso, «sicura?» mi chiede prendendomi per l'ennesima volta le mie mani, «s-si, tranquillo, continua, era interessante» riesco a dire a stenti, mi guarda e mi abbraccia, in un primo istante rimango immobile ma poi ricambio l'abbraccio e sorrido. «A volte c'è solo bisogno di un abbraccio» dice, «non so che frulla nella tua testa ma quando hai bisogno sono qui, beh, abitiamo nella stessa casa» finisce e io mi sciolgo, «idem per te» rispondo, sorride, «ora ti prego continua, manca solo un tatuaggio, sono una ragazza curiosa e impaziente, su su» dico e lui ridacchia, «ho notato» continua a ridere, «bene, ultimo ma non meno importante, rullo di tamburi, la lampadinaaa. Allora, questi blu sono i fiori preferiti di mia mamma, poi la lampadina è dedicata al mio ecco, al mio grande sogno e infine le radici per farmi tenere i piedi per terra» conclude, «due cose, uno: grande sogno? Due: dovrei tatuarmi delle radici anche io, ho sempre la testa sulle nuvole» dico facendo ridere ancora, «il mio grande sogno è cantare, cantare davanti a un pubblico vero, riempire le mie arene con milioni e milioni di persone, non tanto per la fama ma per la liberà di poter fare quel che amo, vedi, se il mio sogno si realizzasse chiamerei un possibile album "illuminate", ecco il perché della lampadina...e lascia perdere i tatuaggi,tu vai bene così» dice, sorrido come un'ebete per la sha ultima affermazione. «Quindi ti piace cantare? Dai, ora sarò il tuo pubblico, canta! Certo, non sono milioni e milioni di persona però per ora devi accontentarti, vedrai che un giorno riuscirai a realizzarlo» cerco di incoraggiarlo, «va bene, così mi dici anche che ne pensi di questa canzone, l'ho scritta io, si chiama "Life of the party"» dice con aria felice prima di prendere la chitarra dalla custodia e iniziare a cantare le prime strofe. «I love it when you just don't care, I love it when you dance like there's nobody there, so when it gets hard, don't be afraid,we don't care what them people say. I love it when you don't take no,I love it when you do what you want cause you just said so,let them all go home, we out late,we don't care what them people say.
We don’t have to be ordinary, make your best mistakes, 'cause we don’t have the time to be sorry, so baby be the life of the party.» canta con una voce davvero bellissima, sono affascinata, non avevo mai sentito una persona cantare così bene, «I’m telling you to take your shot it might be scary, hearts are gonna break, 'cause we don’t have the time to be sorry,so baby be the life of the party.Together we can just let go,pretend like there’s no one else here that we know,slow dance fall in love as the club track plays,we don’t care what them people say.We don’t have to be ordinary,make your best mistakes, 'cause we don’t have the time to be sorry, so baby be the life of the party.I’m telling you to take your shot it might be scary,hearts are gonna break, 'cause we don’t have the time to be sorry,so baby be the life of the party.» no, sul serio, è bravissimo, la sua voce accompagnato dal suono della chitarra è qualcosa di magnifico e sapere che questa canzone l'ha scritta lui mi fa venire i brividi, ho la pelle d'oca. Chissà se l'ha dedicata a qualcuno. A questo pensiero tutto mi si appesantisce, come un masso che mi schiaccia proprio sopra al petto, che cavolo mi prende? «Come out tonight, come out tonight,there’s no one standing in your way,come out tonight, come out tonight,we don’t care what them people say,we don’t care what them people say, se do-» viene interrotto dal rumore di chiavi e infine della porta dell'appartamento che si apre, «siamo arrivatiiii» gridano Annabeth e Alex.

Room Mates||Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora