- Tutto bene? Sembri scossa- mi chiede Elena seduta al bar del museo apparentemente da sola.
- Tutto bene, ho solo avuto una conversazione strana con un signore - spiego, ancora esterrefatta - Cosa ci fai qui da sola? - continuo.
- Aspetto Martina. Cosa ti ha detto? - domanda, allarmata.
- No no niente di che, solo cose che non hanno senso - la tranquillizzo, anche se sto quasi iniziando a pensare fosse uno stalker. Vengo distratta dai miei pensieri dall'entrata di alcuni ragazzi al bar, e subito mi colpisce uno sguardo inconfondibile. Resto impietrita. Quegli occhi blu li conosco benissimo, fanno parte dei miei sogni da settimane ormai.
- Ma guarda un po' che bei tipetti - sento la voce di Elena. La guardo e noto che sta osservando con interesse il gruppo di ragazzi che è appena entrato. Io non riesco a dire nulla, voglio solo vedere a chi appartengono quegli occhi blu. Il ragazzo è alto, con un fisico asciutto, muscoloso, capelli neri scompigliati. Bellissimo insomma. Alza lo sguardo sentendosi osservato e mi fissa intensamente, con quei suoi bei occhi blu, in cui mi perdo, come se fossi sola nell'oceano. Mi fa un sorrisetto malizioso e io abbasso gli occhi, imbarazzata, sperando non sia diventata rossa come un pomodoro. Nessun ragazzo mi ha mai fatto un effetto simile prima d'ora.
- Guarda che occhi! - continua Elena - non ne ho mai visti di un colore così bello -.
- Già, neanche io - rispondo, non sapendo che altro aggiungere. Il gruppo si siede qualche tavolo più in là del nostro, alle mie spalle. Meglio così, ho la scusa per non guardarlo. Il problema è che in questo modo hanno tutta l'attenzione di Elena, che non si lascia sfuggire un ragazzo carino nemmeno fosse ad un chilometro di distanza.
- Emma, sono uno più bello dell'altro. Penso vadano in palestra insieme e si sono conosciuti lì. Guarda che muscoli! Quel bel moretto me lo mangerei! -
Alzo gli occhi al cielo, Elena è partita con i suoi commenti.
- Ti prego Ele, non iniziare la solita storia. Non mi interessa granchè...- anche se in effetti vorrei sapere del ragazzo dagli occhi blu, non per niente ma lo sogno in continuazione. Ovviamente non posso dirlo a Elena, altrimenti mi spedirebbe lì a presentarmi, e sarebbe un suicidio. Già mi immagino lì a boccheggiare come un pesce, facendo la figura dell'idiota.
- Ecco il tuo caffè, Elena -. La voce di Martina mi riporta alla realtà. Non mi sono accorta del suo arrivo.
- Manca una sedia. - evidenzia Martina, una bionda piccolina socievole con tutti. Non conosco nessuno a cui stia antipatica. Elena coglie la palla al balzo per la mossa che, sono certa, aveva intenzione di fare
- Vado a prendere una sedia a quel tavolo - e si alza. Mi giro e ovviamente il tavolo in questione, guarda un po', è quello dove sono seduti i ragazzi. Sorrido, solo lei è in grado di fare queste cose.
- Salve, ragazzi! Scusatemi è libera questa sedia? - la sento da qui, tutta gentile per fare colpo. Ma lei se lo può permettere: bionda, alta, magra, occhi verdi. Il ragazzo con gli occhi blu si sporge verso di lei e le fa un sorriso provocatorio.
- Solo se ti siedi tu qui con noi. - le fa l'occhiolino. Il mio cuore galoppa come se lo avesse fatto a me, e lo odio per questo. Elena intanto tira fuori uno dei suoi sorrisi più belli, ma parte con la sua tattica che ormai conosco alla perfezione.
- Beh, non posso lasciare le mie amiche ora. Ma magari...più tardi - inizia Elena. Occhi-blu ha già cambiato idea e mette i piedi sulla sedia. Inclina la testa con aria di sfida.
- In effetti, ora che mi ci fai pensare... no non è libera! Mi dispiace - risponde, ridendo. Tutti scoppiano a ridere, mentre Elena rimane di stucco. Ed io ancora di più. Mai nessuno ha preso in giro Elena. Così d'istinto mi alzo e vado da loro, completamente ripresami dall'imbarazzo.
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BLUE ESSENCE
FantasyEmma è una ragazza di diciassette anni alle prese con i tipici problemi adolescenziali. La sua vita tranquilla è sconvolta da incubi ricorrenti che ormai non la fanno più dormire e la assillano anche di giorno. Sono tutti accomunati da qualcosa, o f...